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Credenti e non credenti a confronto

Concluso il convegno interdisciplinare organizzato da Ufficio Scuola della Diocesi e Messaggero di sant’Antonio con la tavola rotonda tra Ritanna Armeni, Ritika Handa e Nader Akkad, e l’incontro con l’autore Matteo Righetto

8 Settembre 2018| di Sara Melchiori - Alessandra Sgarbossa

Dopo aver indagato ieri “chi è l’altro da me?”, stamattina a “Tra l’altro. Crescere nella diversità”, convegno interdisciplinare organizzato dal Messaggero di Sant’Antonio e Ufficio Scuola della Diocesi di Padova, con la tavola rotonda “Visti dagli altri” ci si è interrogati su “chi sono io, visto dai tuoi occhi, che hanno altre leggi, altra cultura, altra religione?”, su identità e diversità, conflitti e abbracci nella letteratura.

Sollecitati dalle domande di Sabina Fadel, caporedattore del mensile «Messaggero sant’Antonio», la giornalista e scrittrice Ritanna Armeni, l’induista Ritika Handa e l’imam di Trieste Nader Akkad, non credenti e credenti non cattolici, hanno messo sotto la lente di ingrandimento i cristiani e la cultura dell’incontro nella tradizione occidentale, oggi a confronto con un dinamismo culturale, religioso e di pensiero che chiede continuo confronto con l’altro, diverso – per qualche aspetto – da me.

L’imam Akkad ha spiegato con citazioni dal Corano che l'islam, al di là di molte semplificazioni che spesso sentiamo, è la religione più vicina al cristianesimo: crede in Maria Vergine, unica donna citata nel Corano, e attribuisce anche a Gesù caratteristiche uniche. Il testo sacro dell’islam vede i cristiani come gente che accoglie, che ha amore, che non ha superbia e la storia ce lo raccomanda. Alla domanda su cosa si aspetta dal mondo occidentale, considerando anche il clima di paura conseguente ad attentati terroristici di matrice pseudo-islamica, Akkad ha risposto: «Per noi è importante che l’Occidente non perda la fiducia nelle altre culture e religioni, perché la paura crea diffidenza e la diffidenza crea muri. Desidero che l’Europa mantenga saldi nel cuore i suoi valori principali: amore per il prossimo e per il diverso. Come musulmano vedo nella diversità un dono di Dio e conoscersi significa aprirsi l’un l’altro».

Handa ha parlato della propria esperienza in Italia come immigrata e come induista, una religione che è ancora poco conosciuta. Da mamma, considera la scuola come strumento principe di conoscenza e incontro con le altre culture. Handa ha spiegato che l’induismo prima di chiedere all'altro cosa può dargli, sollecita a chiedersi cosa si sta dando. Tra i suoi suggerimenti, la proposta di creare momenti di incontro e conoscenza tra le realtà territoriali delle diverse religioni specie per i bambini, per aiutarli a capire le diverse tradizioni.

Armeni, recuperando il suo vissuto di laica non credente e di donna di sinistra, cresciuta in un’epoca in cui il cristianesimo era parte integrale della vita di ciascuno e del Paese, ha evidenziato il cambiamento storico avviatosi fin dagli anni 80 con la globalizzazione, che ha avuto un effetto dirompente e di rovesciamento tra gli “uni” (i cattolici) e gli “altri” (non credenti). Oggi gli “altri” sono i credenti cattolici, che sono minoranza ma vogliono ancora utilizzare un pensiero critico, a fronte di un pensiero unico dominante e diffuso. La vera sfida attuale rispetto al rapporto con l’altro, secondo la giornalista, è rappresentata dalle migrazioni, su cui anche il mondo dei credenti è spaccato.

Il convegno si è concluso con il dialogo tra Davide Penello e lo scrittore Matteo Righetto, che attraverso i suoi romanzi indaga il rapporto tra diversità e identità, che è rapporto tra umani ma anche tra uomo e natura. «Noi da soli non esistiamo – ha chiosato l’autore – e la letteratura è una forma di comunicazione in cui c’è un confronto continuo con l’altro. La letteratura rende consapevoli».

Tra l’altro. Crescere nella diversità ha il patrocinio di: MIUR - Ufficio scolastico regionale per il Veneto, Facoltà Teologica del Triveneto, Istituto Superiore di Scienze Religiose – Padova, FIDAE Veneto, FISM Veneto, Fondazione “G. Bortignon” per l’educazione e la scuola, Fondazione “Lanza”, Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, ed è sostenuto dal contributo di Mediagraf Spa, Fism provinciale di Padova, Banca Sella.

 

Ufficio stampa Messaggero di Sant’Antonio - Alessandra Sgarbossa – cell. 380-2038621 - ufficiostampa@santantonio.org

Ufficio Stampa Diocesi di Padova - Sara Melchiori – cell. 347-3367977 - ufficiostampa@diocesipadova.it

 

 


Allegati disponibili


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