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Marta e Maria, un volume fa riscoprire le due forme di contemplazione francescana

L’eremitismo francescano raccontato da un frate conventuale

14 Luglio 2016| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Marta e Maria, della collana SmartBooks delle Edizioni Messaggero Padova, è un testo sui generis perché è un’analisi storica sul tema della vita in solitudine condotta su ambiti e in tempi diversi da tre religiosi. Al centro vi è uno studio di fra Fabio Scarsato dedicato al rapporto stretto tra eremitismo ed evangelizzazione vissuto da Francesco e da Antonio da Padova. Seguono, a mo’ di due appendici, due brevi testi scritti quasi cinquant’anni fa da due monaci benedettini, Thomas Merton e Jean Leclercq, e inseriti come ampliamento di quanto proposto nel primo articolo. Nella sua introduzione Pietro Maranesi contestualizza il ruolo importante dell’eremitismo nella vocazione francescana e la sua principale caratteristica: la contemplazione. O, meglio, per usare un neologismo inventato da uno degli autori, Scarsato, la «vita contemplattiva».

Una rivisitazione della relazione tra Francesco e Antonio rivela come i due santi siano concordi nel proclamare che l’andare tra la gente e lo stare nel silenzio dell’eremo appartengono allo stesso desiderio, alla stessa identità, allo stesso progetto minoritico. Francesco e Antonio parlano lo stesso linguaggio, sebbene con accenti spirituali un po’ diversi, entrambi espressione di un eremitismo profondamente evangelico e sempre aperto al mondo. I due grandi santi francescani ricordano a noi che l’identità del frate minore e di ogni cristiano non può che essere «contemplattiva».

 

GLI AUTORI

JEAN LECLERCQ (1911-1993), benedettino dell’Abbazia di Saint-Maurice-et-Sain-Maur de Clervaux (Lussemburgo), storico e studioso della cultura monastica alto-medievale, si è formato all’École pratique des hautes études di Parigi, è stato membro dell’École française di Roma (EFR), della British Academy e professore presso l’Ateneo Sant’Anselmo, l’Università Gregoriana e l’Università Lateranense di Roma.

THOMAS MERTON (1915-1968), monaco trappista, in seguito alla pubblicazione della sua autobiografia, La montagna dalle sette balze, si fece conoscere al grande pubblico. Negli anni Cinquanta e Sessanta si avvicinò alla tradizione spirituale dell’Oriente cristiano e alle grandi religioni dell’Asia, maturando la consapevolezza delle forti contraddizioni della società occidentale in generale. Da queste esperienze Merton uscì profondamente cambiato e i suoi scritti raggiunsero una profondità capace di parlare ancora oggi, a uomini e donne, con estrema verità.

FABIO SCARSATO, francescano conventuale, dal settembre 2013 è direttore editoriale del «Messaggero di sant’Antonio» e delle Edizioni Messaggero Padova. Tra le sue ultime pubblicazioni Francesco d’Assisi e Etty Hillesum (EMP 2013), Wanted. Esercizi spirituali per ladri e briganti (EMP 2016).

 

Abstract scaricabile al link:
http://www.edizionimessaggero.it/ita/catalogo/scheda.asp?ISBN=978-88-250-4066-1

 

Titolo: Marta e Maria
Sottotitolo: L'eremitismo francescano

Autori: Fabio Scarsato - Jean Leclercq - Thomas Merton

Editore: Edizioni Messaggero Padova

Collana: Smart books francescani

Pagine: 120
ISBN: 978-88-250-4066-1


Allegati disponibili


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