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Un dossier per accompagnare nel lutto, il (sano) arretramento dell’amore romantico, il Bangladesh visto con gli occhi di sant’Antonio

Le novità dell’edizione nazionale del «Messaggero di sant'Antonio» di novembre

31 Ottobre 2017| di Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

“Hic sunt dracones!” (dal latino «qui sono i draghi») è il titolo dell’editoriale di novembre di fra Fabio Scarsato. Prendendo spunto dall’indicazione delle antiche mappe che segnava il limite delle terre all’epoca conosciute e l’inizio di quelle inesplorate, il direttore riflette sul nostro limite di uomini che, allo stesso tempo, ci apre all’infinito. «E se sorella morte non fosse altro che l’ennesimo “hic sunt dracones”?».

La copertina e il dossier “Rimani con me” di Giulia Cananzi e Nicoletta Masetto sono dedicate al lutto. Come si supera il dolore per la morte di una persona amata? Si trova il modo per venirne a patti? Con l’aiuto di Diego De Leo, psichiatra affermato che ha perso entrambi i figli in un incidente d’auto, e padre Angelo Pangrazi, sacerdote con esperienza pluriennale di accompagnamento nel lutto, le due giornaliste del «Messaggero» guidano i lettori in una ricerca di senso. Il dossier è completato da due focus, uno su un master in accompagnamento spirituale nella malattia e nel morire, a Prato, rivolto in particolare a medici, operatori sanitari e parenti, l’altro sul percorso di ascolto e sostegno spirituale a genitori che hanno perso un figlio della Basilica di Sant’Antonio a Padova.

“Il (sano) arretramento dell’amore romantico”, a firma di Alberto Friso, è un viaggio nelle trappole dell’amore romantico e nelle sue differenze rispetto all’amore cristiano, che impone un cambiamento culturale nelle relazioni di coppia. La caduta dell’idealizzazione dell’altro - da principe azzurro o principessa delle fiabe a persona vera - è un passaggio decisivo: è qui che inizia l’amore.

In “Cinema du Desert” Alessandro Bettero racconta l’omonima esperienza avviata otto anni fa da Davide Bortot e Francesca Truzzi, lui scenografo e tecnico delle luci, lei sociologa, insieme nella vita e nel lavoro, che girano il mondo per portare la magia della settima arte tra i più poveri. Il loro cinema è un camion con pannelli solari e un impianto di proiezione eco-compatibile, straordinario strumento itinerante di divulgazione culturale e aggregazione sociale.

Alla vigilia del viaggio pastorale che a fine novembre vedrà papa Francesco in Bangladesh e Myanmar, fra Alessandro Ratti e fra Paolo Floretta ci conducono a conoscere il Bangladesh, terra da loro visitata all’inizio di quest’anno per portare le reliquie del Santo a migliaia di devoti cattolici, indù e musulmani. “Antonio e papa Francesco in Bangladesh”, a metà strada tra diario di viaggio e reportage, racconta l’incontro del Santo con i pellegrini, la povertà dello stato asiatico e l’ospitalità delle sue genti, l’emergenza umanitaria dei profughi Rohingya in fuga dal Myanmar.

“Cambiare l’ordine delle cose” è il titolo dell’intervista di Michela Manente al regista Andrea Segre. L’occasione della presentazione della sua ultima fatica cinematografica, L'ordine delle cose alla 74° Mostra del Cinema di Venezia, è il là per farsi raccontare da lui l’attualità dei fenomeni migratori tra Libia e Italia.

Infine, Andrea Semplici con “Il Santo della gente” porta i lettori ad Accettura in Basilicata e ad Atena Lucana in Campania, due paesi sull’Appennino, dove ogni anno si svolgono processioni in onore del Santo, molto raccolte e partecipate.

Il sommario su www.messaggerosantantonio.it.

 

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