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Storie di “rinascita” sul MeRa di aprile
Dal senso della Pasqua alla ricostruzione edilizia e sociale dopo i terremoti, da un’oasi naturalistica sorta alle porte di Roma su un’area industriale dismessa fino all’esperienza di un nuovo piccolo eroe che ha qualcosa da insegnare agli adulti
La Pasqua e il suo significato di rinascita sono il leitmotiv del numero di aprile del «Messaggero dei Ragazzi». Fra Simplicio, nel suo editoriale “Incredibile” intitolato “Qualcuno accenda la Luce!”, anche graficamente con le sue pagine nere rischiarate appena da una candela, spiega ai lettori il significato della resurrezione di Cristo: la luce che ha squarciato le tenebre della morte, il buio delle nostre vite di cui, più o meno direttamente, ognuno di noi, grandi o piccoli, ha avuto esperienza, nella sofferenza, nella solitudine, nella povertà, nei momenti di disagio, nelle ingiustizie del mondo, nelle catastrofi naturali.
È il caso, ad esempio, dei terremoti, a cui è dedicato il dossier del mese. “Un fenomeno senza meta!” di Maurizio Malè fa il punto sugli studi scientifici che indagano il fenomeno dei terremoti e come affrontarlo, prima e dopo. Seppur difficili da prevedere, gli strumenti per prevenire i danni dei sismi infatti ci sono, così come quelli, spesso tecnologici, per porvi rimedio. “Ripartire a suon di banda” di Laura Pisanello, invece, racconta l’esperienza di “rinascita” della Minibanda di Acquasanta Terme e Arquata del Tronto, composta da ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 14 anni che, dopo il terremoto, hanno ricominciato a suonare con più entusiasmo di prima, anche grazie a strumenti musicali donati da tutta Italia e alla tenacia del loro maestro Mauro Sabatini.
Una nuova vita, questa volta ambientale, è la storia raccontata da Alessandro Scotti, con le foto di Mario Paloni, in “La natura rinasce in pieno centro”. È quella di un’oasi naturale ricca di biodiversità, che ha preso la sua rivincita sul cemento e sulla cementificazione nella città eterna: il lago Sandro Pertini, nato nella periferia romana al posto di stabilimenti industriali e cantieri edili abbandonati. E ora questo bacino lacustre è animato da 180 specie di piante, 69 di uccelli, alcune protette, e… associazioni di cittadini che lo valorizzano e tutelano.
Seconda storia per la rubrica SuperMe della scrittrice per ragazzi Gigliola Alvisi, che ha debuttato sul MeRa il mese scorso. In “Non guardare!” l’autrice racconta di Giovanni un adolescente che ha rimediato un bel graffio in faccia perché, a scuola, ha difeso un compagno più piccolo dalle prepotenze di un bullo, senza far finta di non vedere. Una lezione di altruismo che è il ragazzino a insegnare alla mamma!
Inchiesta particolare questo mese. In “Che figura!…” Davide Penello si fa aiutare nientemeno che da san Francesco, che prende vita per l’occasione dalla matita dell’illustratore e fumettista Francesco Frosi, per raccontare come la paura di fare brutta figura in vari contesti (con i compagni di classe, con i prof, a casa coi genitori, in pubblico, nello sport) può diventare una risorsa. Come di consueto, l’inchiesta raccoglie le testimonianze di adolescenti, in questo caso degli alunni di una seconda di un istituto comprensivo del Padovano.
Sul versante dei fumetti, infine, tornano il monotavola “Alyssa”, sceneggiato da Isabelle Bauthian con disegni di Rebecca Morse, “Fra Mignolo” di Luca Salvagno e “La banda”, con i testi di Rudy Salvagnini e le tavole di Isacco Saccoman.
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Le anteprime del Messaggero dei Ragazzi di marzo
Bambine e ragazze libere di studiare… ma non in tutto il mondo; quante cose si imparano andando “a scuola di orto”; i giovanissimi SuperMe scovati dalla scrittrice Gigliola Alvisi; mai tirare la corda col perdono; parlare senza parole è possibile?
Il MeRa di marzo è dedicato alla primavera e alla vita che si rinnova, sia negli orti, protagonisti di un approfondimento e della copertina (un acquerello di Andreina Parpajola), sia nell’anima. Il mensile francescano per i ragazzi si apre infatti con l’editoriale della rubrica Incredibile “Tirare la corda” in cui fra Simplicio invita i giovanissimi lettori a provare un tiro alla fune particolare, con la corda ripetutamente tagliata e riannodata. Un paragone originale per capire perché, anche se non facile, è importante perdonare o chiedere perdono.
“Libere di imparare” di Lichena Bertinato è il titolo del dossier che in occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, il MeRa dedica al lungo e travagliato cammino per il diritto all’istruzione delle ragazze. Un diritto in molte nazioni ormai scontato ma che in diverse zone è ancora un sogno da realizzare. Secondo l’Unesco Institute of statistics infatti sono 130 milioni le bambine che non vanno a scuola nel mondo e 70 i Paesi che espressamente vietano loro di frequentarla.
Laura Pisanello firma “Ortolani si diventa”, un viaggio che racconta, con la guida di alcuni esperti, come e perché piantare un orto in giardino, sul balcone e, soprattutto, a scuola. E proprio agli orti scolastici, progetti in continua crescita in tutta Italia, sono dedicati anche il poster “Almanacco dell’orto” con i lavori da fare, gli ortaggi da piantare e la foto della propria classe all’opera con zappa e sementi da incorniciare e il test “Sei un tipo terra terra?” di Giulia Baiocchi.
Debutta sul MeRa da questo mese la rubrica SuperMe di Gigliola Alvisi, la scrittrice per ragazzi che ha all’attivo numerosi libri e un palmares di premi letterari di tutto rispetto (Premio Battello a Vapore 2015 con il libro Piccolissimo me; Premio Matteotti 2016 con il libro Giacomo Matteotti. Una morte annunciata; finalista Premio Bancarellino 2011 e Premio Anna Maria Castellano 2012 per il libro Non sono una bambola!). Di mese in mese la scrittrice, come una sorta di talent scout, racconterà le esperienze di alcuni ragazzi e ragazze che ha conosciuto: piccoli eroi che hanno molto da insegnare anche agli adulti. In “A zero” sono i compagni di pallacanestro di un ragazzo detto Gigi, che gioca con la partita della chemioterapia e la conseguente perdita dei capelli, a “mettersi in testa” un’idea davvero originale per farlo sentire meno solo!
L’inchiesta di Davide Penello si occupa questo mese di comunicazione e sordità. In “Guarda che ti parlo!” si descrive la vita di una classe in cui gli studenti parlano con due compagni sordi dalla nascita senza usare la voce, ma utilizzando un linguaggio fatto di gesti, disegni, espressioni mimiche e corporee. Un’esperienza che ha fatto capire agli studenti quanto sia importante anche il silenzio nella comunicazione e quanto bisogno c’è di reimparare a guardarsi in faccia per dialogare davvero.
Partendo dal progetto thailandese Think space, fra Fabio Scarsato in “Lasciateci giocare!” racconta col suo stile non convenzionale altrettanto non convenzionali campi da calcio costruiti a Bangkok su terreni abbandonati e invasi dai rifiuti. E le misure non regolamentari di questi spazi recuperati non sono un problema per i giovani calciatori, perché per giocare è essenziale la passione e la voglia di stare insieme.
Non poteva mancare l’intervista al vincitore delle Nuove proposte di Sanremo Raffaele “Lele” Esposito (“Lele vincitore a Sanremo” di Claudio Facchetti) e i fumetti sempre molto apprezzati dai lettori e da estimatori del genere. Oltre al fumetto monotavola “Alyssa”, sceneggiato da Isabelle Bauthian con disegni di Rebecca Morse, che il MeRa pubblica dallo scorso mese in Italia, a “Il saio del Santo” su san Francesco di Maurilio Tavormina e a “Fra Mignolo” di Luca Salvagno, sull’edizione per i ragazzi compare per la prima volta “La Barca di Noè”, monotavola di Giuliano Dinon ripresa dal «Messaggero di sant’Antonio».
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Le principali novità del "Messaggero dei Ragazzi" di febbraio
I clown da prendere sul serio, l’umorismo di Dio, due adolescenti innamorati si raccontano al MeRa, un ragazzino di dieci anni eroe di un film sul Kosovo post bellico: queste alcune novità sul «Messaggero dei Ragazzi» di febbraio. E sul fronte dei fumetti il debutto in Italia del fumetto monotavola Alyssa.
“Che c’è da ridere?” è il titolo della rubrica Incredibile di febbraio. Nel mese per antonomasia del Carnevale, fra Simplicio dedica il suo editoriale al potere della risata che facilita le relazioni tra le persone e all’umorismo del Signore, che è anche Dio della gioia. «Dio stesso è un grande, ineguagliabile umorista – scrive fra Simplicio – crede in noi, e per questo ha tanti motivi per ridere, sorridere e scherzare ogni giorno! E con Gesù possiamo ridere persino della morte, perché lui è risorto!».
E che ridere faccia bene al corpo e allo spirito nei momenti di difficoltà lo confermano anche i molti clown che troviamo (oltre che nei circhi) negli ospedali, nelle case di riposo, nei campi profughi, nelle città sotto assedio, a volte rischiando anche la vita. “I clown dal grande cuore” di Laura Pisanello racconta la storia di questi doctor clown che impiegano il loro tempo e le loro energie per far sorridere gli altri. Tra tutti, quella di Patch Adams, che sarà a Padova il 23 aprile prossimo. Il servizio traccia inoltre una panoramica delle principali associazioni italiane di clown umanitari con alcune curiosità: una breve intervista a Maria Grazia, signora di Casalserugo, nel Padovano, divenuta parente di Adams, anche lei clown contagiata dalla forza del sorriso donato al prossimo.
A tema carnevalesco anche la rubrica “Artifaccio” di Chiara Mario che insegna, questo mese, a creare una maschera trasformante e multiforme usando le impronte delle mani.
Nell’inchiesta di Davide Penello, intitolata “Due ragazzi innamorati”, Giulia e Alberto raccontano al MeRa la loro esperienza, da quando i loro sguardi si sono incrociati per la prima volta, a quando si sono messi insieme. Innamorarsi è una grande opportunità, che spalanca orizzonti infiniti: «diventa una grande palestra di vita che fa emergere la tua interiorità», sottolinea il giornalista, che ha dato voce anche ai genitori dei due adolescenti.
“Il mio migliore amico”, a firma di Gianluca Arnone, è la recensione del film Enclave di Goran Radovanović, premiato al Bergamo Film Meeting 2016. L’eroe di questa storia è un ragazzino di dieci anni che osa fare qualcosa di inimmaginabile in un villaggio albanese del Kosovo post bellico, dove le comunità albanese e serba, musulmana e cristiana, vivono di solitudini, separazioni, inimicizie. Osare per il giovane protagonista è cercare un amico nell’altra comunità. Un film, quello di Radovanović, pacifista, basato su una storia di perdono e amore.
Novità anche sul versante dei fumetti. Questo mese debutta sul MeRa il fumetto mono-tavola “Alyssa”, sceneggiato da Isabelle Bauthian con disegni di Rebecca Morse. Edito in Francia da Editions Soleil, e per la prima volta pubblicato in Italia dal «Messaggero dei Ragazzi», ha per protagonista un’adolescente con ottimi voti a scuola, insomma la classica “secchiona”, da poco trasferitasi con la famiglia in una nuova città. In questo numero Alyssa cerca di farsi accettare dai nuovi compagni di scuola. E non mancano le gag.
Proseguono anche i fumetti a puntate “Il Castello delle stelle” del francese Alex Alice, inedito in Italia e tradotto da Luisa Varotto, “Il saio del Santo” su san Francesco di Maurilio Tavormina e “Fra Mignolo” di Luca Salvagno.
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