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Parla italiano la ricerca scientifica inglese, l’intervista a Guarino sul «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di dicembre

Come vivono il Natale gli emigrati italiani negli States, Canada, Germania, Perù, Australia

3 Dicembre 2020| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

In Gran Bretagna vivono oltre cinquemila scienziati italiani. L’Associazione dei Ricercatori Italiani del Regno Unito ne raccoglie una fetta significativa, oltre 700, che lavorano in tutte le discipline scientifiche. Oggi si trova un italiano praticamente in ogni università britannica, da quelle londinesi fino a Cambridge, Oxford ed Edimburgo. “Ricerca, il modello inglese” è l’intervista realizzata da Alessandro Bettero ad Antonio Guarino, presidente dell’associazione, che traccia un bilancio dell’attività della nostra comunità scientifica oltre Manica.

Del Natale vissuto dai nostri connazionali all’estero parlano diffusamente le pagine della rivista Italiani nel mondo. Arriva dal Montana, negli Stati Uniti, la storia di padre Giuseppe Giorda, piemontese di origine, che sul finire dell’Ottocento gestiva una povera missione a Virginia City, città di frontiera e di cercatori d’oro, e di come riuscì a costruire una chiesa in appena 24 ore per celebrare la nascita di Gesù il 25 dicembre 1865. La racconta Generoso D'Agnese in “1865: il miracolo di padre Giorda”.

Il panettone è il dolce natalizio italiano più famoso all’estero. In America Latina, grazie ai milioni di emigrati italiani che hanno portato con sé l’amore per la cucina italiana, è parte della tradizione natalizia, tanto che non può mancare sulle tavole delle feste. In Perù, che ha già superato l’Italia come maggior consumatore al mondo, da questa tradizione è nata anche quella di acquistare il panettone per donare amore ai più bisognosi. In “Panettoni solidali” Marinellys Tremamunno descrive le numerosissime iniziative di solidarietà intorno a questo dolce.

Fulvio Pinna è l’unico nostro connazionale ad avere avuto l’onore, nel 1990, di dipingere uno dei murales del Muro di Berlino, per rappresentare la gioia dei cittadini tedeschi per la riunificazione. Ogni anno, in occasione del Natale, l’artista rinnova quell’emozionante esperienza attraverso una mostra nella capitale tedesca in collaborazione con la Missione Cattolica Italiana, il cui ricavato viene devoluto in beneficienza. Ce ne parla Andrea D'Addio in “Natale d’artista”.

Come si vive il Natale “down under”, in Australia, dove a dicembre si è nel pieno dell’estate e si pensa alle vacanze al mare? Sara Bavato in “Le mille luci dei Filippini” racconta come le luminarie e gli addobbi natalizi della casa dei coniugi Antonio e Matilde Filippini, originari di Lamezia Terme, richiamano ogni anno centinaia di visitatori, tanto da essere un evento pubblico seguito anche dalle tivù e dai giornali locali.

Il Presepe è una delle tradizioni natalizie italiane più nobili, antiche e autentiche. Vittorio Giordano in “Presepi in mostra” ci fa conoscere Alberto Di Giovanni, un collezionista di presepi, originario di Pescara e che dal 1963 vive in Canada. Una passione giovanile, la sua, che dopo l’arrivo Oltreoceano si è evoluta fino a diventare una mostra allestita a Toronto tra l’8 dicembre e l’Epifania. Dal 1985, la sua esposizione di Presepi ha visto, negli anni, aumentare l’interesse dei canadesi, che la visitano in migliaia.

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