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Salute pubblica a rischio nello speciale del «Messaggero di sant’Antonio» di ottobre

Devozione vs indifferenza, a 60 anni dal Vajont, l’intervista in esclusiva al nuovo delegato pontificio per il Santo, la montagna di Segantini, vivere con la paraplegia

29 Settembre 2023| di Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice

E ancora le rubriche Semi di guerra, semi di pace con il filosofo Grandi e Sorriso d’Africa di Albanese


È dedicata alla sanità pubblica la copertina di ottobre del «Messaggero di sant’Antonio», così come l’articolo di avvio della rivista, scritto a quattro mani da Giulia Cananzi e Sabina Fadel, dal titolo “Salute pubblica: una questione di scelte” (pdf in allegato in anteprima). Il nostro Sistema sanitario nazionale è a rischio: personale insufficiente, tempi di attesa insostenibili, difficoltà di accedere a strumenti di diagnosi e cura. Come siamo giunti a questo punto? E come uscire da questa situazione? Un invito a farsi carico di un problema che tocca tutti, ma che coinvolge drammaticamente soprattutto le fasce più fragili e povere della popolazione.

Per questo l’articolo è il naturale rimando dell’editoriale del direttore, fra Massimiliano Patassini, “Vivere con amore”, che suggerisce una riflessione sulle modalità con cui compiamo le nostre azioni quotidiane e invita a non lasciarci avvolgere dall’indifferenza: «san Francesco parla di lavorare con devozione (e fedeltà): che cosa vuol dire? Che ci metti tutto te stesso in quello che fai, non solo la mente, ma anche gli affetti, la passione; che non lo fai solo per te stesso, ma per gli altri. Allo stesso tempo, però, la devozione nel lavoro non deve spegnere lo spirito di devozione: perché il lavoro non è Dio, ma è a servizio degli altri e di Dio».

A sessant’anni dalla tragedia del Vajont, la rivista ripercorre tale drammatico disastro nel dossier “Sopravvivere alla memoria” firmato da Alessandro Bettero (pdf in allegato in anteprima). Il 9 ottobre 1963, una frana cadde dal Monte Toc nell’invaso della diga del Vajont, affacciata sul Piave, nel Bellunese. E fu la catastrofe. Come si può sopportare per una vita intera il peso di una tragedia annunciata? E chi ne preserverà il ricordo? Il giornalista riporta anche le storie di sei superstiti.

L’8 ottobre farà il suo ingresso nella Basilica di Sant'Antonio a Padova monsignor Diego Giovanni Ravelli, arcivescovo titolare di Recanati, nominato lo scorso giugno da papa Francesco nuovo Delegato pontificio per il Santuario antoniano. Lo intervista in esclusiva per il mensile Sabina Fadel in “Un nuovo Delegato per la Basilica” (pdf in allegato in anteprima).

Nella sezione cultura, l’ampio servizio Paesaggi dell'anima” di Luisa Santinello è dedicato alla mostra «Orizzonti di luce» sul maestro divisionista Giovanni Segantini aperta fino al 22 ottobre ad Arco (TN). L’artista dipinse la montagna raccontandone la vita degli abitanti con una spontaneità a tutt’oggi insuperata.

Da segnalare la toccante storia di Giulia Lamarca raccontata da Stefania Di Pietro nell’articolo “Due ruote non mi fermeranno”. La giovane donna, che a 19 anni ha perso l’uso delle gambe in un tragico incidente, dopo aver attraversato il dolore, la depressione, l’anoressia, si è come risvegliata, perché – spiega lei stessa – «quando capisci quello che non puoi più fare, comprendi bene anche tutto quello che invece puoi ancora fare».

Tra le rubriche, Semi di guerra, semi di pace è affidata questo mese alla penna di Giovanni Grandi, professore associato di Filosofia morale all’Università degli Studi di Trieste, dove insegna Etica pubblica e conflitti, Giustizia e pratiche riparative. Nel suo intervento, dal titolo “Scegliere l'incontro” il docente sottolinea come la costruzione della pace, cioè la continua riparazione delle fisiologiche micro-fratture che si verificano nelle relazioni, passa attraverso la consapevolezza di ciò che fa bene e di ciò che fa male alle persone, ma discende anche e soprattutto da un costante lavoro su se stessi, sul proprio modo di reagire a quel che importuna, scomoda, avvilisce o che persino ferisce.

Infine, da segnalare anche la rubrica “Sorriso d’Africa” redatta come di consueto da padre Giulio Albanese e intitolata questo mese “La logica dello scambio”. L’autore parla della Giornata missionaria mondiale 2023 del prossimo 22 ottobre dal tema «Cuori ardenti, piedi in cammino», soffermandosi sul senso della cooperazione missionaria: «Le chiese africane hanno ancora oggi un bisogno estremo di affermare la cooperazione missionaria secondo la logica dello scambio, quella del “dare” e del “ricevere”», sottolinea il comboniano.

Il sommario del mese in allegato e sul sito del «Messaggero di sant’Antonio» dal 1° ottobre.

 

NOTA PER LA STAMPA

Al comunicato stampa sono allegati in anteprima anche alcuni articoli integrali del mensile per cui è consentita la ripresa in toto o in stralcio sui propri organi di stampa, con obbligo di citazione di fonte «Messaggero di sant’Antonio», titolo e autore/autrice. Si ringrazia per la collaborazione.


Allegati disponibili


  • 63_cs_20230929_msa_ottobre.doc
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  • 2023_msa_naz_10.jpg
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  • sanita_pubblica.pdf
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  • vajont.pdf
    1629592 Kb


  • intervista_mons_ravelli.pdf
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  • messaggero_sa_ottobre2023_sommario.pdf
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