Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
Nel «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di novembre le interviste al soprano Chiara Isotton e al regista Mario Martone
L’eclettismo dell’artista Alessandra Vannucci in Brasile, la chitarrista Marina Tomei in Messico, la festa dell’emigrato italiano in Uruguay da Garibaldi ai nostri giorni, gli italiani in Namibia, l’immigrazione in Polonia vista da un italiano
È nata una stella della lirica! È Chiara Isotton, bellunese di nascita, che calca i più famosi palcoscenici del mondo interpretando le eroine del bel canto. Nell’intervista “Il soprano che incanta il mondo” di fra Mario Conte l’artista italiana svela le sfide e le soddisfazioni legate alla sua professione, e come la fede ispira la sua vita e la sua carriera. A lei, che nel marzo del 2024 sarà Minnie, la protagonista de La fanciulla del West di Giacomo Puccini all’Opéra di Lione, in Francia, è dedicata anche la copertina del «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di novembre.
Un’altra intervista – “Quel mondo chiamato Napoli” di Michela Manente – ci porta invece nel mondo di Mario Martone, regista e sceneggiatore, attivo nel cinema e nel teatro, che il 20 novembre festeggia 64 anni. Letteratura, teatro e cinema si intrecciano nella vita e nell’opera artistica del maestro che ha diretto, tra gli altri, Massimo Troisi (Laggiù qualcuno mi ama) ed Elio Germano (Il giovane favoloso). Ascendenze genovesi e sensibilità partenopea si fondono in una poetica che indaga i recessi più inesplorati dei nostri sentimenti.
Alessandro Bettero con “Talento e passione” racconta la storia di Alessandra Vannucci, originaria di Ivrea (Torino), ma cresciuta a Genova, laureatasi a Bologna e trasferitasi prima in Francia e poi in Brasile, dove risiede tutt’ora. Scrittrice, regista, drammaturga, cultrice del teatro italiano e latinoamericano, insegna all’Università Federale di Rio de Janeiro. Il suo originale eclettismo l’ha portata anche alla Columbia University di New York.
È l’unica donna a insegnare chitarra all’Universidad Nacional Autónoma de México ed è anche la più giovane a farlo. Lei è Marina Tomei, chitarrista e concertista piena di vitalità, che vive da dieci anni nel colorato Paese latinoamericano, dove la chitarra rimane lo strumento più popolare. Allieva del maestro Bruno Battisti D’Amario (storico chitarrista di Ennio Morricone), dopo il diploma al Conservatorio di Santa Cecilia e corsi internazionali e master, gira il mondo in diversi tour. La sua storia nell’articolo “Le corde del cuore” di Nicola Nicoletti.
Generoso D'Agnese con “Il Club italiano” ci porta in Namibia, una terra in gran parte sconosciuta al turismo di massa, e meta degli amanti dell’Africa più selvaggia. Sicuramente meno famosa del vicino Sudafrica e del Botswana, anche se non la pensano così i circa 300 italiani che hanno scelto questo angolo d’Africa per dare corpo ai propri sogni. Italiani che hanno investito il loro futuro su una terra ancora avvolta dal fascino dell’avventura.
“23 novembre. Día del Inmigrante Italiano” è il titolo dell’articolo di Giorgia Miazzo sull’immigrazione italiana in Uruguay. Il primo esodo verso Montevideo risale al periodo successivo ai moti indipendentisti del 1820-1821, che vide esuli, principalmente di origine ligure e piemontese, scappare dalla repressione delle insurrezioni. Tra questi anche l’«Eroe dei due Mondi», Giuseppe Garibaldi, che tra il 1841-48 prese parte alla guerra civile uruguaiana a favore dell’indipendenza dell’Uruguay.
Classe 1995, Alessandro La Mantia ha vissuto e lavorato in Italia, Germania, Polonia, Paesi Bassi. Una passione per l’Europa nata grazie ai progetti Erasmus dell’Orientale di Napoli, che lo hanno portato a Cracovia. Un’esperienza tanto positiva che lo ha fatto tornare per lavoro dopo la laurea. Il giovane analizza come è cambiata la città e la Polonia dal 2018 a oggi, con i tanti stranieri arrivati per lavorare nell’Information Technology, ma anche con i molti migranti da Paesi poveri o in guerra che hanno fatto crescere malcontento e razzismo. Andrea D’Addio in “Innamorato di Cracovia”.
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