Il Giugno Antoniano 2023 è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica di S. Antonio, Provincia di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, Museo Antoniano, con la collaborazione di Ordine Francescano Secolare di Padova, Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione culturale Palio Arcella.
La realizzazione della manifestazione è possibile grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Camera di Commercio di Padova, Confindustria Veneto Est.
Il Giugno Antoniano 2023 ha inoltre il patrocinio del Comune di Camposampiero (PD) e del Progetto Antonio 800 della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova.
La media partnership è in collaborazione con «Messaggero di sant’Antonio», «Messaggero dei Ragazzi», Telepace e Rete Veneta del Gruppo Medianordest.
A tutte queste realtà va il vivo ringraziamento di quanti promuovono la manifestazione.
Leggi la cartella stampa di lancio della manifestazione con tutti gli eventi
INFO GIUGNO ANTONIANO
www.santantonio.org – Facebook: Giugno Antoniano - www.padovanet.it
Tel. 049-8225652 - Email infobasilica@santantonio.org
Contatti per i giornalisti
GIUGNO ANTONIANO – Ufficio stampa Messaggero di sant’Antonio, Alessandra Sgarbossa – Mob. 380-2038621 - ufficiostampa@santantonio.org – https://areastampa.messaggerosantantonio.it/
TREDICINA – Ufficio stampa Cristina Sartori – Mob. 349-0051314 – studiocristinasartoripress@gmail.com
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«Antonio 20-22» - Progetto triennale
Celebra un triennio di anniversari antoniani, dalla vocazione francescana alla "svolta" di Forlì
«Antonio 20-22» si chiama così perché celebra un triennio di anniversari: nel 2020 la vocazione francescana di Antonio; nel 2021 il suo arrivo in Italia e il primo incontro con san Francesco d’Assisi; nel 2022 la svolta di Forlì, che lo fece «scoprire» al “grande pubblico”.
Il progetto triennale è voluto e ideato dai Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, in alcune delle principali sue diverse espressioni: la Basilica del Santo, il Messaggero di sant’Antonio, l’Associazione Cammino di sant’Antonio, il Centro Francescano Giovani - Nord Italia, la Peregrinatio antoniana.
Nel 2021 il progetto ha ottenuto il patrocinio diretto dell’intera famiglia francescana che vive e prega nel nostro Paese, ovvero i frati (conventuali, minori, cappuccini e il Terzo ordine regolare, con l'Unione Conferenze dei Ministri Provinciali della Famiglia francescana d'Italia); le clarisse (Federazioni delle Clarisse in Italia); le suore francescane di vita attiva (MoReFra, il Movimento delle Religiose Francescane); i laici francescani (OFS d'Italia, Ordine francescano secolare).
Per informazioni sul progetto ANTONIO 20-22:
Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio 20-22» – albertofriso@antonio2022.org
Il Giugno Antoniano 2020 è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica del Santo, Provincia di S. Antonio di Padova Frati Minori Conventuali, Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, con la collaborazione di Ordine Francescano Secolare di Padova, Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione Palio Arcella.
La realizzazione della manifestazione è possibile grazie al contributo di Fondazione Cariparo (Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo), Fondazione Antonveneta - Banca Monte dei Paschi di Siena e Camera di Commercio di Padova.
Il Giugno Antoniano 2020 ha il patrocinio di Provincia di Padova, Comune di Camposampiero (PD) e Comune di Anguillara Veneta (PD).
Contatti per i giornalisti
GIUGNO ANTONIANO – Ufficio stampa Messaggero di sant’Antonio, Alessandra Sgarbossa – Mob. 380-2038621 - ufficiostampa@santantonio.org
TREDICINA – Ufficio stampa Cristina Sartori – Mob. 349-0051314 – studiocristinasartoripress@gmail.com
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Giugno Antoniano 2019
Il Giugno Antoniano 2019 è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica del Santo, Provincia di S. Antonio di Padova Frati Minori Conventuali, Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, con la collaborazione di Ordine Francescano Secolare di Padova, Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione Palio Arcella.
La realizzazione della manifestazione è possibile grazie al contributo di Fondazione Cariparo (Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo).
Il Giugno Antoniano 2019 ha il patrocinio di Regione del Veneto, Nuova Provincia di Padova, Comune di Camposampiero (PD), Comune di Anguillara Veneta (PD), Dipartimento dei Beni Culturali - Università di Padova.
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Edizioni Messaggero Padova (EMP)
Le Edizioni Messaggero Padova (EMP) sono il settore librario della Messaggero di sant'Antonio Editrice che pubblica il «Messaggero di sant'Antonio», mensile diffuso in tutto il mondo, con le sue diverse edizioni in varie lingue, e il «Messaggero dei ragazzi».
Fino agli anni Cinquanta l’attività delle Edizioni Messaggero Padova era rivolta soprattutto ai devoti di sant’Antonio e al servizio della Basilica del Santo per cui si editavano testi sulla vita del Santo, sussidi devozionali e narrativa religiosa.
Negli anni successivi le Edizioni Messaggero Padova hanno sentito la necessità di ampliare sempre più il loro catalogo.
Oggi l’EMP sforna ogni anno oltre un centinaio di novità, senza contare ristampe e nuove edizioni e vanta un catalogo di libri disponibili che supera di gran lunga il migliaio. Attualmente i settori in cui si divide il catalogo sono bibbia, teologia, liturgia, spiritualità, francescanesimo, attualità, ragazzi e grafologia. Le collane più scientifiche sono in collaborazione con la Facoltà teologica del Triveneto e con l’Istituto di liturgia Pastorale S. Giustina di Padova. Una collana sull’etica civile è in collaborazione con la Fondazione Lanza di Padova.
L’EMP pubblica anche la rivista bimestrale di divulgazione teologica «Credere oggi».
Edizioni Messaggero Padova
Tel. 049-8225000
emp@santantonio.org – www.edizionimessaggero.it
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«Messaggero di sant’Antonio», una rivista per la famiglia
Il mensile «Messaggero di sant’Antonio» è una presenza particolarmente significativa nel panorama dell’editoria italiana e internazionale.
Nasce nel 1898 come bollettino devozionale, foglio di collegamento tra la Basilica e i devoti del Santo sparsi nel mondo. Negli anni ’70, poi, registra una svolta importante che sviluppa appieno le grandi possibilità del bollettino con la sua capillare presenza nel Paese, imboccando una nuova strada che lo trasformerà da strumento devozionale in un veicolo di comunicazione moderno, agile, disposto a dibattere idee, novità, stimoli che agitano il Paese. Tenendo sempre come punto di riferimento il messaggio evangelico, la Dottrina della Chiesa, nelle linee segnate dal Magistero, comportamento coerente come appunto aveva fatto sant’Antonio.
Oggi, il «Messaggero di sant’Antonio» gode di una sicura autorevolezza nella realtà cattolica, ma anche di rispetto e attenzione da parte del mondo laico con il quale si confronta e dialoga.
La rivista è diffusa in tutto il mondo con circa 450 mila copie per 6 edizioni in 5 lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, rumeno) con lettori in 145 Paesi dei cinque continenti. L’edizione principale è quella italiana: 350 mila copie, diffuse su tutto il territorio nazionale, con punte percentuali molto alte in Puglia e Lombardia.
Dopo più di un secolo di vita, l’«antonianità» – motivo ispiratore e animatore della pubblicazione – si è trasformata da forma di espressione esteriore della devozione a più concreta esigenza di trasmettere il messaggio evangelico. Immutati, invece, l’amore e l’attenzione ai problemi degli uomini di oggi, che sono rimasti gli stessi che avevano animato Antonio ai suoi tempi.
Ogni anno arrivano al Direttore della rivista più di 30 mila lettere per chiedere un consiglio, un aiuto nei momenti di sofferenza fisica e spirituale. Segno di un forte legame tra il «Messaggero di sant’Antonio» e suoi abbonati.
Saper leggere il presente con un’ottica diversa
L’impegno di quanti operano all’interno della rivista, è quello di far crescere i lettori, aiutandoli a leggere i segni dei tempi, a maturare la loro fede e la coscienza critica offrendo elementi utili a giudicare gli avvenimenti della Chiesa, i fatti della società e della politica. Ma anche di essere portavoce delle esigenze spirituali dei devoti del Santo che nella sua Basilica hanno un punto di riferimento sicuro e dei poveri, promuovendo la solidarietà.
Una sfida e un impegno che continuano ancor oggi, sotto la guida di fra Fabio Scarsato, direttore responsabile della rivista dal 2013, con una redazione formata da laici, coinvolti nel comune sforzo di sottrarsi all’omologazione che coinvolge gran parte dei media. Come? Dando spazio ad avvenimenti, personaggi, situazioni e drammi che gli altri non accolgono o dimenticano perché non fruibili da una logica giornalistica attenta solo a chi cerca lo scandalo pur di vendere qualche copia in più del proprio giornale. Riproponendo, invece, i grandi valori della fede, carità giustizia, dignità della persona e con una accentuata attenzione alla pluralità delle voci presenti nella Chiesa e sempre aperta al dialogo con il mondo dei credenti o diversamente credenti.
Nel segno del dialogo
Molte persone, anche lontane dal mondo cattolico, sfogliando il «Messaggero di sant’Antonio» riconoscono alla rivista un taglio laico, aperto, mai dogmatico ma sempre dialogico pur nel rispetto del Magistero ecclesiale.
In questi ultimi anni, la rivista è stata arricchita di numerose firme prestigiose del panorama editoriale italiano: da Aldo Maria Valli a Goffredo Fofi; da Michela Murgia a Fulvio Scaparro; da Luigi Accattoli a Lucetta Scaraffia; da Antonia Arslan ad Ada Fonzi; da Chiara Giaccardi a Ritanna Armeni.
Tra le firme del mondo ecclesiale ricordiamo: padre Ermes Ronchi, padre Giulio Albanese, padre Bernardo Cervellera, monsignor GianCarlo Bregantini.
Tematiche a 360 gradi
Il «Messaggero di sant’Antonio» è suddiviso in alcune aree tematiche. Dopo l’editoriale e la sezione delle lettere al direttore, una delle più lette della rivista, continua con le pagine connotate con la sezione 360 gradi: cinque rubriche formate quasi esclusivamente da articoli veloci, brevi, che parlano di Chiesa, esteri, politica, economia, costume, con una particolare attenzione ai giovani.
La rivista prosegue poi con temi di attualità, inchieste, interviste, pagine estero, storie di vita (esperienze significative vissute da persone uscite da situazioni di difficoltà che hanno trovato la forza per dare una svolta alla propria vita).
La sezione centrale della rivista è costituita dal Dossier, un articolo molto ampio che approfondisce un tema di attualità o che comunque cerca di rispondere indirettamente (fornendo chiavi di lettura e spunti per approfondimenti), a quella ricerca di senso che emerge più spesso come una delle più impellenti necessità dei nostri giorni.
Una catechesi per l’uomo d’oggi
Con particolare evidenza si sviluppa poi la sezione Chiesa, con le Pagine di Catechesi. Nel corso di tutto l’anno viene sviluppato un tema legato alla formazione e all’educazione alla fede. Nel 2013 ci si è occupati delle opere di misericordia corporale, mentre a partire dal 2014, è stato avviato un percorso biennale in vista del quinto Convegno ecclesiale nazionale della Cei (Firenze, novembre 2015), sul tema In Gesù cristo un nuovo umanesimo. Nel 2014 si è parlato dunque di Beatitudini, mentre nel 2015 si sta affrontando il tema de I Volti del Figlio. I temi delle pagine di catechesi sono affrontati volutamente in tono divulgativo e attento all’attualità, sviluppati da esperti e docenti universitari.
Antonio oggi: è lo spazio privilegiato, la parte antoniana per eccellenza, anche se, come si diceva all’inizio, tutto il mensile si ispira ai valori antoniani. In esso trovano spazio notizie dalla Basilica del Santo, una rilettura attualizzata della vita di sant’Antonio, le pagine dedicate alla Caritas antoniana.
Chiesa domani, oltre ai contributi di padre Ermes Ronchi e monsignor GianCarlo Bregantini e alla rubrica Direfarepregare, dedicata alle famiglie religiose nell’anno dedicato alla vita consacrata, propone testimonianze o interviste dedicate a un tema legato alla realtà ecclesiale.
Si prosegue poi con la sezione Cultura, inaugurata dalla rubrica Ciak bioetica, che esplora i temi della bioetica in chiave divulgativa, a partire da come essi sono stati trattati al cinema. Questa sezione propone articoli di arte, costume e storia. Al suo interno vi è anche una rubrica di recensioni librarie, e una pagina curata da Lorena Bianchetti, volto noto della televisione italiana.
A servizio della famiglia
Il «Messaggero di sant’Antonio» si chiude con la parte che riguarda più strettamente il vivere quotidiano, Vivere insieme, riguardante l’educazione, i rapporti tra generazioni, la disabilità; Giorno per giorno, con le rubriche cucina, spesa, salute, idee per la casa. E, infine, il saluto finale, lasciato alla penna di Lucetta Scaraffia: un editoriale su un tema di attualità sempre ben argomentato e che lascia ampio spazio ad approfondimenti.
Con queste premesse e con questi contenuti il «Messaggero di sant’Antonio» si sta sempre più connotando come una rivista che si rivolge alla famiglia nella sua totalità: punto fermo nell’ideazione e stesura di ogni numero, infatti, è l’attenzione a far sì che tutti (persone colte o meno, credenti e non, giovani e anziani) trovino articoli di loro interesse e alla loro portata, scritti in modo semplice e chiaro. Mai banale.
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MeRa, il Messaggero dei Ragazzi
Il «Messaggero dei Ragazzi» è il mensile per ragazzi e ragazze edito dall’editrice Messaggero di Sant’Antonio. Il target è quello tra i 9 e i 14 anni.
Il MeRa (così chiamato in modo simpatico dai suoi lettori) accompagna da oltre 94 anni generazioni di giovanissimi.
Nel 1922 nasce una rivista per i più piccoli che si chiama «Sant’Antonio e i fanciulli», ospitata come supplemento tra le pagine del «Messaggero di Sant’Antonio».
Nel 1963 la testata cambia il nome in «Messaggero dei Ragazzi» e diventa una pubblicazione autonoma a cui collaborano grandi fumettisti tra cui il famoso Dino Battaglia, Sergio Toppi, Hugo Pratt, Giorgio Cavazzano, Giorgio Pezzin, Lino Landolfi e l’indimenticabile Jacovitti.
Da sempre, la realizzazione della rivista è coordinata da fra Simplicio, nome convenzionale del direttore che è sempre stato un frate francescano della Basilica del Santo di Padova.
Lo scopo del MeRa è sempre stato quello di stare a fianco dei giovani, ascoltare i loro problemi, aiutarli a diventare protagonisti della propria vita, offrire loro uno strumento piacevole di comunicazione per e tra i ragazzi, interessante moderno e sicuro.
Nel 2003 un’importante operazione di restyling della rivista ha fatto diventare il MeRa quello che oggi conosciamo.
Nello stesso anno il MeRa sbarca nella rete con il portale www.meraweb.it caratterizzato da una grande interattività. Attraverso il sito, i ragazzi possono scrivere alla redazione, richiedere una copia omaggio o abbonarsi, mettersi in contatto direttamente con fra Simplicio, inviare messaggi e disegni. Uno spazio speciale è riservato ai forum nella pagina “Detto tra noi”.
LA RIVISTA
Aree tematiche:
- fumetto, presenza tradizionale con firme d’autore e con grande attenzione alla scelta di fumetti articolata tra storie adatte ai ragazzi, ma nello stesso tempo educative e di intrattenimento. Il «Messaggero dei Ragazzi» si propone, in questo senso, come vetrina per fumettisti e illustratori di talento esordienti.
- approfondimento di avvenimenti sociali recenti. Accanto a essi vengono inoltre affrontate anche problematiche correlate all’attualità, con agganci agli interessi dei giovani, sviluppate con contenuti precisi e trasmesse con un linguaggio accessibile ai ragazzi. Ampio spazio è riservato all’utilizzo del linguaggio fotografico che consente un’immediata comunicazione con i ragazzi in sintonia con i loro gusti e modi di esprimersi.
- dialogo, sezione centrale del progetto editoriale per la valenza educativa a cui la rivista non ha mai rinunciato: la continua corrispondenza fitta di confidenze, messaggi, richieste che in questi 100 anni di esistenza del MeRa i ragazzi inviano a fra Simplicio è il segno della sua capacità di interessare e dialogare su tutti gli argomenti tipici del mondo adolescenziale: amicizia, sessualità, famiglia, scuola, ecc.
- cultura, con pagine dedicate al sapere, alla curiosità, all’informazione, all’arte e alla storia, alla scienza e alla letteratura, il tutto raccontato con un linguaggio e uno stile giovane e immediato, e con l’ausilio di illustrazioni e fotografie.
- intrattenimento, che cattura gli argomenti dell’universo giovanile quali la musica, il cinema, la radio, i libri, internet, i videogiochi, moda e bellezza, lo sport, il mondo dello spettacolo con un occhio attento alle novità e alla curiosità in ogni settore: ogni argomento si propone vari livelli di valutazione così da stimolare nei ragazzi autonomia di giudizio, di scelta e di uso dei media.
- giochi, dai test ai cruciverba, dai quiz alle barzellette, dai concorsi al bricolage, per stimolare creatività e manualità, abilità e intelligenza. In quest’ottica il MeRa diventa uno strumento da utilizzare attivamente insieme alla lettura piacevole e interessante.
Il linguaggio veloce e immediato rende agevole la lettura, accompagnando i giovanissimi nella comprensione dei vari argomenti, sia più impegnativi che di intrattenimento.
Ma la componente fondamentale resta l’interazione tra lettori e redazione, secondo una delle caratteristiche che dal 1922 a oggi hanno reso il «Messaggero dei Ragazzi» uno dei mensili più letti dalle giovani, e non più giovani, generazioni.
L’attuale direttore responsabile è padre Fabio Scarsato.