Basilica del Santo | ComunicatoStampa
Il 27 gennaio al Santo il ricordo di quanti collaborarono con padre Cortese alla «catena di salvezza» di perseguitati e internati dal nazifascismo
Alla vigilia della «Giornata della memoria», in basilica si celebra la messa in ricordo dei collaboratori del Servo di Dio padre Placido Cortese, rapito e ucciso dalla Gestapo nel 1944
Giovedì 26 gennaio, alle ore 18, nella Basilica del Santo sarà celebrata la Messa in suffragio dei collaboratori e delle collaboratrici del Servo di Dio padre Placido Cortese, nella sua opera di soccorso dei prigionieri nei campi di internamento (in particolare in quello di Padova-Chiesanuova) e nella «catena di salvezza» dei perseguitati militari, civili, ebrei dal nazifascismo.
La celebrazione presieduta da padre Giorgio Laggioni, vicepostulatore della causa di canonizzazione di padre Cortese, rapito dal sagrato del Santo, torturato e ucciso dai nazisti nel novembre del 1944 nel bunker della Gestapo di piazza Oberdan a Trieste, sarà l’occasione per ricordare, alla vigila della «Giornata della memoria», persone tanto coraggiose ed esemplari nella loro attività, nascosta e preziosa, che portò in salvo molti perseguitati negli anni terribili 1943-1944, durante i quali la città di Padova conobbe sofferenze, violenze e lutti dolorosi.
In particolare sarà ricordata la padovana Teresa Martini Redetti, scomparsa il 24 dicembre scorso all’età di 97 anni, che dopo l’8 settembre del ’43 assieme alle sorelle Lidia, Carla Liliana e Renata e ad altre valorose giovani, collaborarono attivamente con padre Placido Cortese nell’eroica opera di salvezza di tanti perseguitati. Nel marzo del 1944, Teresa e Liliana vennero arrestate insieme ad altre donne, deportate nel lager di Mauthausen e, successivamente, spostate nel campo di lavoro obbligatorio di Linz. Rientrata a Padova al termine della guerra, Teresa sposò il medico Andrea Redetti, conosciuto nei campi di concentramento. Maestra per anni a Due Carrare e attiva politicamente, Teresa Martini Redetti soltanto molto tempo dopo, negli anni della vecchiaia, riuscì a parlare dei terribili mesi di prigionia nei campi nazisti e lo fece soprattutto con incontri rivolti a giovani e studenti.
Come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 25 aprile 2015, nel suo discorso a Milano, queste donne incarnarono la «dimensione popolare» e quella «fraterna collaborazione» tra persone di idee politiche diverse che, dopo l’8 settembre 1943 molto contribuì a recuperare nel nostro Paese la «dignità smarrita».
Al Santo nel 2014, nello stesso luogo in cui padre Cortese confessava e dirigeva le operazioni di soccorso ai perseguitati, è stato inaugurato il suo «Memoriale», visitato ogni anno da migliaia di persone. Molte le testimonianze annotate dai fedeli nel libro qui collocato, a dimostrazione dell’interesse, in costante aumento, verso il frate martire originario di Cherso.
A questo link le video-testimonianze di due sorelle Martini, Lidia (scomparsa) e Carla Liliana, tratte dal libro con dvd Padre Placido Cortese. Il Coraggio del Silenzio di Paolo Damosso (ed. EMP):
https://youtu.be/_B_t5LUZBNg
Le sorelle Lidia e Liliana Martini parlano del funzionamento della «catena di salvezza» coordinata da padre Cortese.