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L'EMP al Festival Francescano di Bologna il 29 settembre fa "Prove di dialogo"
Un incontro dedicato a tre personaggi "scomodi" che hanno saputo dialogare: il lupo, san Francesco e don Mazzolari. Con il direttore editoriale del «Messaggero di sant'Antonio», fra Fabio Scarsato, e un monaco del nostro tempo, Guidalberto Bormolini
«Per rendere nuovamente possibile l'incontro fra persone, occorre ritornare a usare parole che siano cariche di senso e gravi di responsabilità. "Attraverso parole" posso incontrare l'altro e "attraverso parole" per incontrare l'altro»: così intende il dia-logo il Festival Francescano 2019, ispirandosi all'incontro di 800 anni fa tra san Francesco e il sultano al-Malik al-Kamil nell'ambito della quinta crociata. Alle "prove di dialogo" è infatti dedicata l'undicesima edizione della manifestazione presentata questa mattina a Bologna e che si svolgerà nella “città delle due torri” dal 27 al 29 settembre, alla quale parteciperanno anche le Edizioni Messaggero Padova. E quale prova di dialogo è più impegnativa e stimolante di quella tra un santo e un lupo?
"Attenti al lupo!", che strizza l’occhio alla celebre canzone di Lucio Dalla, è infatti il provocatorio titolo dell'evento organizzato per domenica 29 settembre ore 18.00 a Palazzo D'Accursio dalla casa editrice padovana. Fabio Scarsato, direttore editoriale del Messaggero di sant'Antonio e di EMP, e Guidalberto Bormolini, monaco dei Ricostruttori nella preghiera, liutaio e teologo, rifletteranno su don Primo Mazzolari e il lupo di Gubbio, a partire dalle suggestioni di una conferenza che lo stesso Mazzolari tenne a Padova nel 1950, ospite dei frati del Santo, successivamente pubblicata nel volume Francesco d'Assisi e il lupo (ed. EMP, 2016).
«Prete scomodo» al regime fascista e agli stessi ambienti curiali per le sue idee pacifiste e di sostegno alle classi deboli, il sacerdote cremonese, prendendo spunto dal fioretto di san Francesco e il lupo di Gubbio, ne trattò collegando l'episodio al Vangelo e facendone una parabola esistenziale dei suoi tempi. «Solo chi ama il lupo può parlare al lupo – disse durante la sua trasferta padovana il 25 gennaio 1950 -. Noi cristiani ci siamo dimenticati di una cosa: gli uomini si amano come sono, non come dovrebbero essere». Un testo, quello di Mazzolari, che a distanza di quasi 70 anni si rivela tuttora attuale.
L'incontro nell'ambito del Festival Francescano ripropone tre personaggi a loro modo "scomodi": il lupo, san Francesco e, appunto, don Mazzolari. Ingresso libero.
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Francesco d'Assisi e il lupo
Autore: Primo Mazzolari
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Collana: Smart
Pagine: 82
ISBN: 978-88-250-3347-2 (LIBRO). Disponibile anche in formato digitale (PDF e EPUB).
Scheda libro cliccando su questo link.
L’AUTORE
PRIMO MAZZOLARI (1890-1959), sacerdote e scrittore, il parroco di Bozzolo, il «prete scomodo» al regime fascista e agli stessi ambienti curiali per le sue idee «sovversive», pacifiste e di sostegno alle classi deboli. Dopo il 1948 comincia a lavorare a fianco della Democrazia cristiana divenendone la coscienza critica. Nel 1949 inizia, con non pochi problemi, la pubblicazione, di «Adesso», un giornale per dare spazio alle avanguardie cristiane. Solo alla fine degli anni Cinquanta don Primo viene «riabilitato» dall’autorità ecclesiastica grazie all’intervento dell’arcivescovo di Milano Montini e a papa Giovanni XXIII.