Messaggero di sant'Antonio Editrice | ComunicatoStampa
Oceano, una docu-opera sulla diaspora italiana del Novecento in Sud America sul numero di novembre del «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero
Tra le novità, l’Istituto Italiano di Cultura in India che si promuove con il cibo italiano, il biologo milanese che salva dalla plastica la barriera corallina in Indonesia, la nuova cattedra universitaria di Comunità italica e glocalizzazione in Argentin
Un grandioso affresco corale sulla diaspora italiana del Novecento in Sud America, ispirato al romanzo Sull’Oceano di Edmondo De Amicis. È l’opera lirica Oceano, o meglio una docu-opera multimediale, con musica e regia di Girolamo Deraco e libretto di Giuseppe Nicolò. A presentarla sul «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di novembre è Alessandro Bettero in “Oceano, il belcanto dei migranti”. L’idea è nata lo scorso anno dall’incontro tra il regista-compositore di fama internazionale e l’ambasciatore d’Italia in Paraguay, Gabriele Annis. Un’opera corale anche per le prestigiose partnership che hanno contribuito a realizzarla: il Centro Cultural de la República El Cabildo con la sua direttrice generale Margarita Morselli, l’Orchestra Sinfonica del Congresso Nazionale del Paraguay, il Coro Asunción Lírica, il Gran Teatro Lirico «José Asunción Flores» del Banco Central del Paraguay, la Scuola Italiana Dante Alighieri.
In India la cultura italiana viene servita anche nel piatto, nel vero senso della parola. L’Istituto Italiano di Cultura a Nuova Delhi, infatti, per ricevere personalità ed esponenti di caratura della politica e della cultura indiana gioca la carta del «prenderli per la gola». Lo racconta in “Stregati dall’Italia” Michela Manente che ha parlato con Andrea Baldi, da due anni direttore dell’Istituto Italiano di Cultura nella capitale indiana: «Per farci accettare e benvolere, bisogna porci con rispetto, e noi lo facciamo cominciando da quello che è il gesto più nobile dell’ospitalità, offrendo buon cibo italiano». Un segno che per le pubbliche relazioni in India è apprezzatissimo e che può veicolare anche la promozione della nostra arte, lingua e musica. Nel servizio anche un box con la storia di due italiani che invece sono stati “stregati dall’India”: Alessia Garatti di Firenze, studentessa di Scienze internazionali all’Università di Torino, dopo un’esperienza all’ambasciata italiana di Nuova Delhi, e Gabriele Quaranta, studente del Liceo Scientifico Battaglini di Taranto, che in India sta frequentando una scuola internazionale nella città di Indore, selezionato per meriti scolastici dall’Associazione internazionale Intercultura (“Gabriele e Alessia: India che passione”).
In “Plastica, il resort salva barriera” Luisa Santinello ci porta in Indonesia alla scoperta di un diving-resort aperto non solo a turisti in cerca di relax, ma soprattutto a scienziati e studenti appassionati di barriere coralline. L’hanno fondato nel 2009 quattro giovani biologi marini, tra cui un milanese, Marco Segre Reinach, rimasto folgorato dalle bellezze di Bangka, nel Sulawesi Settentrionale, e deciso a combattere l’inquinamento da plastica sull’isola indonesiana. Inizialmente concepito come polo dove si scambiano idee e si sviluppano progetti, ospita anche escursionisti che, attraverso il loro soggiorno, contribuiscono alla causa. Ricerca scientifica e sensibilizzazione della popolazione locale, e non, al rispetto della cosiddetta Coral Triangle restano il modo più efficace per tutelare una delle aree con maggiore biodiversità marina al mondo.
Dopo i primi mesi d’attività della cattedra di «Comunità italica e glocalizzazione» istituita all’Università Nazionale di Mar del Plata, in Argentina, per rispondere alla grande domanda di italianità proveniente dagli studenti del Paese latinoamericano, il mensile francescano per gli italiani all’estero ha tracciato un primo bilancio di questo nuovo percorso di studi con il suo artefice, Riccardo Giumelli, sociologo dell’Università di Verona. Ne scrive Alessandro Bettero in “Italicità e glocalizzazione in cattedra”.