Giugno Antoniano 2016 | ComunicatoStampa
L’archivio storico della Veneranda Arca del Santo, un “tesoro di carta” da valorizzare
Giovedì 23 giugno alle 17.30 nella Sala dello Studio teologico, Basilica del Santo (Padova) - Un convegno sui risultati del progetto di riordino e inventariazione dei documenti storici del complesso antoniano
L’Archivio storico della Veneranda Arca del Santo è un “tesoro di carta e di carte” di oltre 600 anni. Basti pensare che in esso si possono rintracciare non solo informazioni sul complesso antoniano, sulla devozione al frate portoghese, sulla storia della comunità francescana e del suo Studium teologico, ma anche una miniera di notizie su tutti quegli artisti che, nel corso dei secoli, hanno contribuito con il loro lavoro e il loro talento alla bellezza della basilica e dei suoi chiostri. Giovedì 23 giugno alle 17.30, nella Sala dello Studio teologico della Basilica, nell’ambito del convegno intitolato “Il progetto di riordino e inventariazione dell’archivio storico della Veneranda Arca”, il Centro Studi Antoniani e la Veneranda Arca di S. Antonio illustreranno risultati e prospettive di valorizzazione culturale dei documenti storici dell’archivio, oggetto di un massiccio lavoro che ha caratterizzato la direzione dell'ente negli ultimi cinque anni.
Il progetto di riordino e inventariazione da poco concluso ha visto la luce nel gennaio del 2010 grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e alla collaborazione del Centro Studi Antoniani, un’istituzione scientifica che dal 1959 promuove lo studio della storia religiosa e artistica del complesso conventuale del Santo. La supervisione scientifica è stata affidata a Giorgetta Bonfiglio Dosio, già professore ordinario di Archivistica all'Università di Padova, la realizzazione a Giulia Foladore, dottore di ricerca in Storia del cristianesimo e delle chiese medievali del medesimo ateneo.
I lavori del convegno saranno aperti alle 17.30 da padre Enzo Poiana, rettore della Basilica del Santo, da Gianni Berno, presidente capo della Veneranda Arca di S. Antonio, da Elio Armano, presidente dell’Arca con referato all’archivio. Seguirà l’intervento di padre Luciano Bertazzo, direttore dell’Associazione Centro Studi Antoniani, sulla creazione di un polo della cultura antoniana che abbia come fulcro da un lato l’Archivio storico della Veneranda Arca e dall’altro il Museo Antoniano. I risultati del progetto di riordino e inventariazione saranno descritti da Giorgetta Bonfiglio Dosio, mentre Giulia Foladore illustrerà le nuove prospettive di valorizzazione culturale, anche digitale, che oggi l’archivio storico, dopo il corposo e certosino riordino archivistico e filologico, può offrire non solo agli studiosi ma alla comunità.
Il patrimonio archivistico della Veneranda Arca di S. Antonio documenta più di 600 anni di storia del convento, del santuario antoniano, della città di Padova e del suo territorio, dal XIV secolo fino ai giorni nostri. I documenti più antichi sono gli statuti dell’ente che risalgono al 1396, appena un secolo e mezzo dopo la morte di Antonio.
L’archivio è costituito da oltre ben 250 metri lineari di documentazione, fino a qualche anno fa parzialmente descritti da due volumi, non in linea con gli attuali standard internazionali di descrizione archivistica. Proprio in considerazione di questa disorganicità e dell’importanza dell’archivio, la Veneranda Arca, l’ente che da oltre 800 anni si occupa della conservazione e della manutenzione del complesso del Santo e del suo inestimabile patrimonio storico-artistico, dal 2010 ha commissionato questo importante lavoro di analisi, riordino e descrizione con criteri scientifici del proprio complesso documentale di inestimabile rilevanza storica per la basilica di Sant’Antonio e per la città di Padova.
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