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“Monasteri a rete per un cammino condiviso di civiltà”, se ne parla domani in Sala dello Studio Teologico del Santo a Padova
Relatori Giulio Pagnoni, abate di Santa Giustina, e Francesco Trolese, direttore del Centro Storico Benedettino italiano. Incontro promosso dall’associazione “Corsia del Santo – Placido Cortese”
Domani, martedì 6 dicembre, alle ore 20.45 in Sala dello Studio Teologico della Basilica di Sant’Antonio a Padova, secondo e ultimo appuntamento del ciclo “Comunità e ordini religiosi come generatori di umanità, nel nostro territorio e nel nostro tempo” promosso dall’associazione “Corsia del Santo – Placido Cortese”.
L’appuntamento avrà come tema il “Monastero a rete per un cammino condiviso di civiltà”. Due i relatori, Giulio Pagnoni, abate del Monastero di Santa Giustina, e l’abate emerito Francesco Trolese, direttore del Centro Storico Benedettino italiano. Con l’occasione verranno presentati per la prima volta al pubblico gli atti del Convegno internazionale di studi attorno all’Abbazia di Santa Giustina “Dalla Riforma di Santa Giustina alla congregazione cassinese. Genesi, evoluzione e irradiazione di un modello monastico europeo (sec. XV-XVII)”. A introdurre l’incontro sarà Patrizio Zanella, storico e vice presidente di “Corsia del Santo – Placido Cortese”.
«All’inizio del 1400, pochi anni dopo l’espansione veneziana in terraferma, dall’Abbazia di Santa Giustina in Padova si è irradiata una importante riforma monastica – spiega l’abate Giulio Pagnoni –. Nel volgere di un secolo decine di cenobi, appartenenti a differenti aree della penisola, e perciò dotati di sensibilità e caratteristiche molto diversificate, hanno irrobustito legami ideali, creato vincoli disciplinari e sviluppato scambi economici e artistici. Per secoli, la Congregazione di Santa Giustina ha rappresentato un modello “a rete” di equilibrio tra uniformità e differenza».
Ingresso libero.
Per informazioni: 049 8225652 - infobasilica@santantonio.org.