Giugno Antoniano 2016 | ComunicatoStampa
“Barocco padano e musici francescani”, concerto polifonico di musica barocca per coro e organo. Musiche di compositori francescani riscoperte dal Centro Studi Antoniani
Venerdì 1 luglio alle 21.00 – Basilica del Santo (Padova). Il concerto che chiude il Giugno Antoniano è l’evento di apertura di un convegno internazionale di musicologia con partecipanti da Stati Uniti, Australia ed Europa
Epilogo musicale di alto livello per il Giugno Antoniano venerdì sera. Venerdì 1 giugno alle 21 la basilica del Santo ospiterà il concerto polifonico “Barocco padano e musici francescani, l’apporto dei maestri conventuali” per coro e organo. A esibirsi i cori Gesualdo Consort of Gesualdo, Ars Cantica Choir ed elementi del coro della facoltà di Musicologia di Pavia-Cremona, diretti dal maestro Giovanni Cestino. All’organo Maurizio Manare, dirige Marco Berrini.
Il concerto vocale polifonico propone opere inedite o recentemente editate di autori francescani minori conventuali vissuti tra XVII e XVIII secolo. Sono compositori che in particolare hanno prestato il loro servizio musicale nella basilica di sant’Antonio o nelle più importanti chiese francescane d’Italia. Si tratta in genere di autori di pregevole estro musicale ma spesso sconosciuti al grande pubblico e talora appena nominati nelle enciclopedie. Tra questi, i francescani Martini, Vallotti (vicino al celebre Tartini), Porta, Calegari, Arconati, Urio, Trabattone, Ghizzolo e Ferrari detto il Mondondone.
Le loro opere sono state pubblicate via via nel Corpus Musicum Franciscanum, la collana di musicisti francescani edita dal Centro Studi Antoniani, l’istituto di ricerca scientifica della Provincia Italiana di Sant'Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali. Proseguendo nel recupero delle opere musicali di tanti francescani minori conventuali (oltre cento compositori che hanno composto musica tra il 1500 e il 1700), la collana si è sviluppata fino a raggiungere oggi oltre 100 volumi e 37 autori e si appresta a pubblicare l’Opera Omnia di fra Benedetti di Assisi (1683-1749). Queste musiche riscoperte diventano spesso il repertorio di gruppi vocali e concertanti in tutto il mondo.
Il concerto che conclude il Giugno Antoniano è l’evento di apertura del XVII Convegno internazionale di musicologia dedicato quest’anno al barocco padano (sec. XVII-XVIII) e si svolgerà dal 1 al 3 luglio nella Sala dello Studio teologico della basilica antoniana. La tre giorni è organizzata dal Centro Studi Antoniani e dall’associazione Antiquae Musicae Italicae Studiosi (Amis) che si occupa di recuperare e valorizzare la musica antica italiana. Attesi al Santo partecipanti da tutto il mondo, soprattutto dagli USA, ma anche Australia, Polonia, Croazia, Slovenia, Svizzera. La rete di studiosi internazionali che gravita intorno alle ricerche del Centro Studi Antoniani intende approfondire la grande stagione della musica barocca, che ebbe nei musicisti francescani conventuali importanti punti di riferimento per i compositori dell’epoca. Nella città del Santo veniva Mozart per incontrare e discutere con padre Vallotti, mentre a Bologna era padre Martini a indirizzare tanti musicisti italiani e stranieri. Una grande rete internazionale oggi come allora. E l’interesse non sembra scemare. Un primo convegno sulla musica barocca francescana era stato fatto già nel 2014.
Ingresso libero.
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