Alcuni dei nostri più brillanti cervelli lavorano all’estero. Ma sanno fare rete. Lo ha dimostrato la XVII Conferenza dei ricercatori italiani nel mondo svoltasi a Philadelphia, in Pennsylvania. Ci racconta questo importante meeting Alessandro Bettero in “La ricerca italiana nel mondo”, dove ha raccolto anche le storie di cinque di loro: Antonio Giordano, Antonio Colaprico e Francesco Randi, di stanza negli Stati Uniti, Emanuele Giorgi che lavora in Messico, e Alessia Zamborlini in Francia.

Da oltre mezzo secolo, a metà giugno, i devoti di sant’Antonio di tutta l’arcidiocesi di Adelaide si riuniscono a Payneham, sobborgo orientale della capitale del South Australia, per pregare il Santo di Padova. Tutto iniziò con un prete italiano che aveva notato la grande devozione a sant’Antonio dei suoi parrocchiani. Da allora, anche se il programma devozionale e spirituale segue la tradizione, la festa è diventata multiculturale, con messe in inglese, italiano, tagalog (lingua più parlata nelle Filippine), indiano e, da quest’anno, anche il konkani, lingua di una minoranza dell’India occidentale. Sara Bavato in “Sant'Antonio a Payneham”.

Papa Urbano VIII, al secolo Maffeo Barberini, intuì che la promozione della cultura ripaga l’azione politica e di governo. In “Barberini, la fede e l’arte” sempre Bettero guida i lettori del mensile che vivono all’estero all’interno della mostra “L’immagine sovrana. Urbano VIII e i Barberini” visitabile a Palazzo Barberini a Roma fino al 30 luglio.

Londra non ha dimenticato il terribile incendio alla Grenfell Tower in cui morirono anche due giovani italiani. Familiari, superstiti e cittadini si stanno adoperando in varie attività perché quella tragedia sia di monito e di insegnamento. In attesa che la giustizia faccia il suo corso. Lichena Bertinato ripercorre quel tragico evento in “Marco e Gloria, vivi nei nostri cuori”.

Ci si sposta in Canada con Vittorio Giordano e il suo “Dante a fumetti”. Perché la Divina Commedia, l’opera più rappresentativa della letteratura italiana, in terzine di endecasillabi a rime incatenate, è stata raccontata attraverso la tecnica narrativa più espressiva e moderna del fumetto. Come «Drawing Dante – La Divina Commedia a fumetti», la mostra a Québec City, aperta fino al 22 settembre, promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Montréal.

In Messico da quindici anni, ma con la Sicilia nel cuore, Giuseppe Lo Brutto, è titolare della cattedra di Sociologia politica dello sviluppo alla Benemerita Università di Puebla, ateneo che vanta docenti da tutto il mondo, e fa parte dell’organizzazione dei ricercatori italiani in Messico. A raccontare la sua storia è Nicola Nicoletti in “La mia terra promessa”.

«Ora sono professore associato di Diritto ambientale presso la University of South Eastern Norway, a Oslo. Ogni traguardo è stato sofferto, ma basato solo sulle mie forze. La mia esperienza può essere d’esempio per altri giovani». Parola di Rosa Manzo, tarantina di nascita, arrivata in Norvegia con un master in diritto internazionale incentrato sui temi dei cambiamenti climatici e ambientali, e divenuta in poco tempo un punto di riferimento nel mondo accademico norvegese. Ce la fa conoscere Generoso D’Agnese in “Dai Tamburi a Oslo”.

Pdf articoli integrali scaricabili dall’area download ALLEGATI - Sala Stampa on line del Messaggero.