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“Tuo figlio vive!”, l’8 aprile al Santo una messa solenne per quanti hanno subito la morte di un figlio

Parteciperanno le associazioni che supportano i famigliari colpiti dal lutto. La messa alle ore 11.00 sarà trasmessa in diretta streaming sul sito www.santantonio.org

26 Marzo 2018| di Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

È stata chiamata “Tuo figlio vive!” ed è una messa solenne dedicata a tutti coloro che hanno perso un figlio o una figlia, il dolore più grande per dei genitori. Si celebrerà nella Basilica di Sant’Antonio domenica 8 aprile alle 11.00 e l’invito è esteso a parenti e amici che sono stati segnati da questo tipo di lutto così traumatico. La messa sarà trasmessa in diretta streaming sul sito www.santantonio.org.

La stessa data dell’iniziativa, ideata per la prima volta lo scorso anno dai frati del Santo, l’Ottava di Pasqua e giornata della Divina Misericordia, vuol dare un messaggio forte legato alla Risurrezione e all’affidarsi al cuore misericordioso del Signore per trovare conforto.

Sono state invitate alla celebrazione diverse associazioni che supportano, praticamente o moralmente, le famiglie colpite dalla morte prematura di un figlio, sia essa per malattia, incidente o suicidio. Tra queste l’Associazione italiana familiari e vittime della strada, la Comunità figli in cielo, L’Associazione piccoli angeli, l’Associazione Genitori sempre, l’Associazione Gruppo eventi, l’Associazione Ciao Lapo, la De Leo Fund Onlus (nata su iniziativa dei padovani Cristina e Diego De Leo, genitori di Nicola e Vittorio, tragicamente scomparsi nell’aprile 2005), L’Isola che c’è, Associazione Hospice Pediatrico Padova onlus. Le associazioni contattate si sono dimostrate molto colpite dalla proposta dei francescani della Basilica pontificia di Sant’Antonio di offrire il santuario antoniano come luogo di preghiera e di incontro con tutti coloro che hanno vissuto lo stesso dramma.

«In questi anni ho avuto modo di incontrare famiglie che hanno vissuto la dolorosa esperienza della perdita di una figlia o di un figlio e con loro ho condiviso la ricerca di un senso nello sguardo di Gesù misericordioso, alla ricerca di una condivisione fraterna, di uno spiraglio di luce, di parole di verità e di consolazione – commenta il rettore del Santo, padre Oliviero Svanera, che presiederà la celebrazione –. Come frati abbiamo perciò deciso di invitare tutti coloro che sono stati colpiti dalla perdita di un figlio a celebrare questa messa nella nostra basilica a Padova. Desideriamo in tal modo essere vicini a chi sta vivendo, o ha vissuto, questa dolorosa esperienza perché nessuno sia solo in un momento così difficile e delicato. Capisco che sia difficile pregare quando il cuore è ferito e la tentazione è di chiuderci in noi stessi. Vogliamo però insieme aprire il nostro cuore al cuore di Dio con sincerità, con fiducia, nella verità che ci portiamo dentro. Nella celebrazione verrà rivolta una supplica particolare a sant’Antonio, che ha stretto tra le braccia il Bambin Gesù proprio come un padre e una madre fanno con i loro figli, e verrà impartita ai presenti una speciale benedizione perché si ravvivi la fede nella Risurrezione, la speranza nel futuro e la solidarietà fraterna».


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Basilica del Santo | ComunicatoStampa

“Tuo figlio vive!”, domenica 23 aprile al Santo una messa solenne per quanti hanno subito la morte di un figlio

Parteciperanno le associazioni che supportano i famigliari colpiti dal lutto. La messa sarà trasmessa in diretta streaming sul sito www.santantonio.org

19 Aprile 2017| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio

È stata chiamata “Tuo figlio vive!” ed è una santa messa solenne dedicata a tutti coloro che hanno perso un figlio o una figlia, il dolore più grande per dei genitori. Si celebrerà per la prima volta nella Basilica di Sant’Antonio domenica 23 aprile alle 11.00 e l’invito è esteso a parenti e amici che sono stati segnati da questo tipo di lutto così traumatico. La messa sarà trasmessa in diretta streaming sul sito www.santantonio.org. La stessa data della nuova iniziativa ideata dai frati del Santo, l’Ottava di Pasqua nonché giornata della Divina Misericordia, vuol dare un messaggio forte legato alla Risurrezione e all’affidarsi al cuore misericordioso del Signore per trovare conforto.

Sono state invitate alla celebrazione diverse associazioni che supportano, praticamente o moralmente, le famiglie colpite dalla morte prematura di un figlio, sia essa per malattia, incidente o suicidio. Tra queste l’Associazione italiana familiari e vittime della strada, la Comunità figli in cielo, la De Leo Fund Onlus (nata su iniziativa dei padovani Cristina e Diego De Leo, genitori di Nicola e Vittorio, tragicamente scomparsi nell’aprile 2005), L’Isola che c’è - Associazione Hospice Pediatrico Padova Onlus. Le associazioni aderenti hanno risposto all’invito scrivendo di essere «molto colpite dalla sensibilità dimostrata nei loro confronti» da parte dei francescani della Basilica pontificia di Sant’Antonio, che hanno offerto il santuario antoniano come luogo di preghiera e incontro con tutti coloro che hanno vissuto il loro stesso dramma.

«In questi anni ho avuto modo di incontrare famiglie che hanno vissuto la dolorosa esperienza della perdita di una figlia o di un figlio e con loro ho condiviso la ricerca di un senso nello sguardo di Gesù misericordioso, alla ricerca di una condivisione fraterna, di uno spiraglio di luce, di parole di verità e di consolazione – commenta il rettore del Santo, padre Oliviero Svanera, spiegando l’iniziativa -. Come frati abbiamo perciò deciso di invitare tutti coloro che sono stati colpiti dalla perdita di un figlio a celebrare questa messa nella nostra basilica a Padova. Desideriamo in tal modo essere vicino a chi sta vivendo, o ha vissuto, questa dolorosa esperienza perché nessuno sia solo in un momento così difficile e delicato. Capisco che sia difficile pregare quando il cuore è ferito e la tentazione è di chiuderci in noi stessi. Vogliamo però insieme aprire il nostro cuore al cuore di Dio con sincerità, con fiducia, nella verità che ci portiamo dentro. Lui ci accoglierà».

Durante il rito, preparato insieme alle associazioni di genitori, verrà rivolta una supplica particolare a sant’Antonio, che ha stretto tra le braccia il Bambin Gesù proprio come un padre e una madre fanno con i loro figli, e verrà impartita ai presenti una speciale benedizione perché si ravvivi la fede nella Risurrezione, la speranza nel futuro e la solidarietà fraterna.


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