Giugno Antoniano 2021 | ComunicatoStampa

I Solisti Veneti come da tradizione chiudono il “Giugno Antoniano”. Mercoledì 30 giugno concerto in basilica del Santo a Padova

Con l’orchestra padovana fondata da Claudio Scimone si esibirà il mezzosoprano Marta Pluda, dirige Giuliano Carella. Tutti esauriti i posti previsti. Diretta streaming web sul sito Santantonio.org e sui social del Messaggero di sant’Antonio

24 Giugno 2021| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

È diventata una tradizione la chiusura del “Giugno Antoniano” con la musica dei Solisti Veneti diretti dal M° Giuliano Carella. Sigillando l'ormai consolidata collaborazione con i Frati del Santo, mercoledì 30 giugno alle 21.00 in Basilica di Sant’Antonio a Padova l’orchestra fondata dal compianto M° Claudio Scimone si esibirà nel concerto finale dei festeggiamenti antoniani 2021, che vedrà la partecipazione del mezzosoprano Marta Pluda. Il concerto segna anche la conclusione del 250.mo anniversario della morte di Giuseppe Tartini, celebrazione iniziata nel 2020 e che quest’anno culmina con i 300 anni dall'investitura del grande musicista a “Primo violino e Maestro de' Concerti” ottenuta dal compositore Piranese nel 1721, che lo legò al santuario antoniano fino al 1770, anno della morte.

Tutti esauriti i posti a sedere previsti nel santuario in base alle norme anticovid per gli spettacoli. Il concerto sarà però trasmesso anche in diretta streaming web sul sito Santantonio.org e sui social del Messaggero di sant’Antonio: pagina Facebook Sant’Antonio – I frati della Basilica e canale YouTube Messaggero di sant’Antonio.

Il programma prevede, tra le altre, musiche di Tomaso Albinoni, nel 350.mo anniversario della nascita (Concerto op. 6 n. 11), Antonio Vivaldi (“Nisi Dominus” RV 608 Salmo in sol minore per mezzosoprano, viola d’amore, archi e basso continuo; “Invicti bellate” RV 628 Mottetto in sol maggiore per mezzosoprano, archi e basso continuo); Baldassare Galuppi (Sonata a quattro in re maggiore per archi e basso continuo) e ovviamente del “Maestro delle Nazioni” Giuseppe Tartini (Concerto in sol minore D 86 per violino, archi e basso continuo).

 

Marta Pluda è nata nel 1997 e dall’età di 5 anni studia pianoforte, danza classica e moderna.
Nel biennio 2016-2018 si è perfezionata all’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, partecipando alle produzioni del teatro interpretando Atala nel Vento della sera di J. Offenbach, Araspe nella Didone abbandonata di L. Vinci. Ha interpretato i ruoli di Annina e Flora in La traviata di G. Verdi con la direzione del M° Fabio Luisi e la regia di Francesco Micheli; di Contessa di Ceprano nel Rigoletto di G. Verdi con la direzione del M° Renato Palumbo, Kate Pinkerton in Madama Butterfly di G. Puccini, Bianca ne La rondine di G. Puccini con la direzione del M° Marco Armiliato, Prima Novizia in Suor Angelica di G. Puccini. Nel giugno 2018 vince il Concorso lirico Toti dal Monte come Cherubino per Le nozze di Figaro di W. A. Mozart. Nel novembre 2018 è Angelina in una riduzione de La Cenerentola di G. Rossini all’Opera di Firenze, ruolo che ricopre anche all’Auditorium Toscanini di Torino con l’Orchestra Sinfonica della RAI e presso il Teatro Massimo di Palermo. Nel marzo 2019 canta il Requiem di W. A. Mozart con l’Orchestra della Magna Grecia presso le cattedrali di Taranto e di Matera nell’ambito degli eventi di Matera Capitale europea della Cultura 2019. Nello stesso anno frequenta l’Accademia di Belcanto di Martina Franca, esibendosi al Festival della Valle d’Itria in Coscoletto e in Robinson Crusoe di J. Offenbach. E’ finalista al Concorso AsLiCo 2020 e idonea per il ruolo di Rosina ne Il barbiere di Siviglia. Nell’autunno 2020 frequenta l’Accademia rossiniana di Pesaro e debutta al ROF come Marchesa Melibea e Maddalena ne Il viaggio a Reims di G. Rossini. Per l’estate 2021 sarà Enrico in Elisabetta regina d’Inghilterra di G. Rossini al Rossini Opera Festival, dove parteciperà anche al Gala Rossini con Juan Diego Florez.

L’Orchestra de I Solisti Veneti, è fondata nel 1959 da Claudio Scimone. Ascesa rapidamente ai vertici della fama internazionale desta l’incondizionato entusiasmo del pubblico e della critica per la sua musica d’eccellenza. Ambasciatori della cultura e della musica veneta nel mondo con più di 6.000 concerti tenuti in oltre 90 nazioni, I Solisti Veneti hanno suonato nelle più importanti sale da concerto e per le più prestigiose istituzioni musicali, dal Festival di Salisburgo (dove sono stati presenti in più di 30 occasioni) alla Carnegie Hall di New York.

Contatti stampa per il concerto: Ufficio Stampa Orchestra “I Solisti Veneti”, Barbara Codogno, mob. 349 5319262

 

 

DIETRO LE QUINTE DEL GIUGNO ANTONIANO

Il Giugno Antoniano 2021 è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica del Santo, Provincia di S. Antonio di Padova Frati Minori Conventuali, Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, con la collaborazione di Ordine Francescano Secolare di Padova, Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione Palio Arcella.

La realizzazione della manifestazione è possibile grazie al contributo di Fondazione Cariparo (Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo), Banca Monte dei Paschi di Siena, Camera di Commercio di Padova, Assindustria Venetocentro.
Il Giugno Antoniano 2021 ha inoltre il patrocinio del Comune di Camposampiero (PD).

La media partnership è in collaborazione con «Messaggero di sant’Antonio», «Messaggero dei Ragazzi» e Rete Veneta del Gruppo Medianordest.

A tutte queste realtà va il vivo ringraziamento di quanti promuovono la manifestazione.

 

INFO GIUGNO ANTONIANO
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Tel. 049-8225652 - Email: infobasilica@santantonio.org
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Giugno Antoniano

Ufficio stampa Messaggero di sant’Antonio - Alessandra Sgarbossa

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Giugno Antoniano 2020 | ComunicatoStampa

“Solstizio in musica in onore di Sant'Antonio”, il concerto del 21 giugno dei Solisti Veneti in basilica chiude ufficialmente il Giugno Antoniano 2020. È tra i primissimi concerti in Italia con pubblico presente dopo la fine del lockdown

Alle 21.00 l’ensemble padovano diretto da Giuliano Carella con la partecipazione del rinomato flautista Roberto Fabbriciani. Sarà trasmesso in diretta tv su Rete Veneta e streaming web e social sui canali della Basilica. Posti in basilica esauriti

17 Giugno 2020| di Alessandra Sgarbossa - Barbara Codogno

Saranno “I Solisti Veneti” a chiudere domenica 21 giugno alle ore 21.00 in Basilica del Santo a Padova le celebrazioni per il Giugno Antoniano 2020 con l’unico concerto aperto al pubblico dell'intera manifestazione. Intitolato “Solstizio in musica in onore di Sant'Antonio”, il concerto sarà diretto dal maestro Giuliano Carella e vedrà la partecipazione del celebre flautista Roberto Fabbriciani, artista che ha innovato la tecnica flautistica, oggi internazionalmente riconosciuto tra i suoi migliori interpreti. Fabbriciani ha collaborato con alcuni tra i maggiori compositori del nostro tempo come Luciano Berio, Pierre Boulez, John Cage, György Ligeti e Bruno Maderna, tra i tanti altri.

A oggi, il concerto padovano del 21 giugno dell’Orchestra “I Solisti Veneti” - con la “Cherubini” diretta da Riccardo Muti sempre il 21 giugno a Ravenna - risulta tra i primissimi concerti con pubblico presente, a festeggiare la ripresa della musica dal vivo dopo la riapertura dei teatri avvenuta lunedì. Forse anche per questo motivo i posti disponibili nel santuario antoniano, limitati a 200 in ottemperanza alle disposizioni ministeriali, sono stati raggiunti in poche ore. Sarà comunque possibile seguire il concerto in diretta televisiva su Rete Veneta e in streaming web e social sui canali ufficiali della basilica.

Il programma scelto celebra Sant’Antonio e anche la storia musicale della Basilica del Santo. A partire dalla musica di Antonio Vivaldi che, sin da giovane, accompagnato dal padre – violinista della Cappella Musicale della Basilica di San Marco a Venezia - si esibiva nella Cappella Antoniana. Il Concerto RV 212 fu commissionato a Vivaldi nel 1711.

E se l’aneddotica narra di un Vivaldi che non si sentiva all’altezza dell’impegno, certa ne è l’esecuzione, avvenuta nel febbraio del 1712, in occasione della festa liturgica della Lingua di Sant´Antonio. Si tratta di una delle pagine più brillanti e virtuosistiche del Prete Rosso. Non se ne ha prova assoluta ma è quasi certo che a interpretarlo sia stato lo stesso Vivaldi. In quell’anno Tartini, di cui nel 2020 ricorre il 250° anniversario della morte, non era a Padova: ci era rimasto fino al 1710, quindi era burrascosamente fuggito. Vi tornò successivamente e nel 1721 divenne Primo Violino e Maestro de´ Concerti della Basilica Antoniana. Incarico che mantenne fino al 1770, anno della sua morte. Alla Basilica di Sant´Antonio Tartini fu profondamente legato.

Ecco quindi il bel Concerto per flauto e archi, primo dei soli due che egli scrisse per flauto. Ecco anche la vivace Sinfonia in sol maggiore, anch’essa in certo senso una rarità, visto che ne scrisse solo tre.

Non mancano alcuni suggestivi paralleli sia con compositori contemporanei di Tartini, come Pergolesi, del quale verrà proposto il geniale Concerto in sol maggiore per flauto, archi e basso continuo, sia con interessanti compositori veneti del Novecento, come il chioggiotto Bruno Maderna del quale ricorre quest’anno il centenario della nascita. Di Maderna il flautista Roberto Fabbriciani eseguirà “Lamento” per flauto solo.

Autentica pietra miliare della letteratura flautistica barocca è il conclusivo Concerto in sol maggiore op. 10 n. 6 per flauto, archi e basso continuo di Vivaldi, ultimo dei sei concerti per flauto che il Prete Rosso pubblicò ad Amsterdam nel 1729 sotto il titolo di Opera Decima, preceduto da un altro immortale capolavoro vivaldiano: la celebre “Estate” delle “Quattro Stagioni”.

Il concerto alla Basilica del Santo segna anche l’apertura ufficiale del “Veneto Festival 2020 - 50.mo Festival Internazionale Giuseppe Tartini” che vedrà la partecipazione dell’orchestra fondata dal maestro Claudio Scimone.

 

IL PROGRAMMA

ANTONIO VIVALDI, Concerto in re maggiore “fatto per la Solennità della SS. Lingua di Sant´Antonio in Padua” RV 212 per violino, archi e basso continuo
GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI, Concerto in sol maggiore per flauto, archi e basso continuo
GIUSEPPE TARTINI (nel 250.mo anniversario della morte), Sinfonia in sol maggiore e Concerto in sol maggiore per flauto e archi
BRUNO MADERNA, “Lamento” per flauto solo.
ANTONIO VIVALDI, Dall’Opera Ottava “Il Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione”, Concerto n.2 in sol minore “L’Estate" per violino, archi e basso continuo e Concerto in sol maggiore op. 10 n. 6 per flauto, archi e basso continuo.

 

LE DIRETTE IN TV, WEB E SOCIAL

Per garantire la visione e l’ascolto a un vasto pubblico, il concerto verrà trasmesso in diretta televisiva e streaming web nei seguenti canali:

 

LE DISPOSIZIONI ANTI ASSEMBRAMENTO

Non per volere dei frati ma per precise disposizioni anti assembramento disposte dall’autorità governativa, dentro il Santuario, come nel caso della Tredicina, sono consentiti solo 200 posti distanziati. Ingresso soltanto alle persone che hanno ricevuto conferma dagli organizzatori.
IL LIMITE È IMPOSTO DALLE AUTORITÀ PUBBLICHE E NON STABILITO DAI FRATI CHE RINGRAZIANO PER LA COMPRENSIONE.

 

Il Giugno Antoniano 2020 è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica del Santo, Provincia di S. Antonio di Padova Frati Minori Conventuali, Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, con la collaborazione di Ordine Francescano Secolare di Padova, Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione Palio Arcella.
La realizzazione della manifestazione è possibile grazie al contributo di Fondazione Cariparo (Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo), Fondazione Antonveneta - Banca Monte dei Paschi di Siena e Camera di Commercio di Padova.
Il Giugno Antoniano 2020 ha inoltre il patrocinio di Provincia di Padova, Comune di Camposampiero (PD) e Comune di Anguillara Veneta (PD).
La media partnership è in collaborazione con
«Messaggero di sant’Antonio», «Messaggero dei Ragazzi» e Rete Veneta del Gruppo Medianordest.
A tutte queste realtà va il vivo ringraziamento di quanti promuovono la manifestazione.

INFO
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