Giugno Antoniano 2017 | ComunicatoStampa

“O gloriosa Domina”, presentazione storico-fotografica all’Arcella per scoprire le vicende del luogo in cui sant’Antonio morì, intimamente connesse con la storia della città di Padova

Il Santuario antoniano dell’Arcella ospita un incontro culturale sulla trasformazione dall’antico convento di Santa Maria de’Cella all’attuale santuario del Transito

15 Giugno 2017| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

 

“O Gloriosa Domina” è il titolo dell’incontro di sabato 17 giugno alle 21.00 al Santuario antoniano dell’Arcella. Si tratta di una presentazione storico-fotografica con Leopoldo Saracini, esperto di storia locale e direttore del Museo Antoniano, che illustra i cambiamenti avvenuti nei secoli che hanno trasformato l’antico convento francescano di Santa Maria de’ Cella nell’attuale santuario antoniano del Transito. Nel corso della serata il maestro Simone Forin eseguirà intervalli musicali all’organo Mascioni. L’iniziativa è proposta dall’Associazione "Palio Arcella" e dal Santuario Antoniano dell'Arcella.

Le origini dell’insediamento francescano dell’Arcella e dell’attuale santuario, che custodisce il luogo in cui sant’Antonio spirò il 13 giugno 1231, vengono fatte risalire da numerose fonti storiche al passaggio di san Francesco d’Assisi di ritorno dal viaggio in Terra Santa, intorno al 1220. La tradizione pone in tale occasione anche l’accoglienza nel convento francescano dell’Arcella, direttamente da parte del Poverello di Assisi, sia di Luca Belludi, sia di Elena Enselmini. Il complesso conventuale di Santa Maria de’ Cella era infatti formato, fin dalle origini, da due case religiose: il convento dei frati minori, che officiavano la piccola chiesa dedicata alla Vergine, e il monastero delle Clarisse. Il complesso venne sicuramente visitato da sant’Antonio in occasione della sua visita canonica in qualità di ministro provinciale svoltasi intorno al 1227. Probabilmente frate Antonio si fermò a Santa Maria de’ Cella durante l’inverno di quell’anno dedicandosi alla stesura dei Sermones.

Subito dopo la morte del Santo iniziò la venerazione popolare per il luogo del suo “transito”, tanto che il Comune di Padova nel 1275 deliberò di prendere sotto la sua diretta protezione e di ricostruire in muratura l’intero complesso conventuale. Fu probabilmente in questa occasione che la cella del transito venne trasformata in un templiculum, un sacello memoriale.

Nel 1509 convento dei frati e monastero delle clarisse vennero abbandonati per fuggire dall’esercito dell’imperatore Massimiliano d’Asburgo, che occupò il complesso facendone il proprio quartier generale durante l’assedio posto alla città dalla Lega di Cambrai.

Tra il 1520 e il 1530 l’intero insediamento francescano venne raso al suolo per ordine delle autorità veneziane che stabilirono l’abbattimento di ogni costruzione per un raggio di circa un miglio intorno alle nuove mura difensive della città: era il cosiddetto “Guasto”. Ciononostante, già all’indomani della demolizione dei fabbricati conventuali, i devoti di sant’Antonio, sfidando il divieto militare, ricostruirono un memoriale sul luogo del Transito del francescano, con il tacito assenso della Serenissima. Nel 1670, attenuatosi il vincolo militare sull’area, il “Benedetto Loco” venne compreso in un piccolo ma elegante santuario popolarmente chiamato Sant’Antonino”, ossia Sant’Antonio piccolo, per distinguerlo dalla grande basilica nel centro di Padova. Nel 1792 il santuario fu restaurato e venne aperto un viale campestre per collegarlo alla strada pubblica per Camposampiero, oggi il viale dell’Arcella (in tale occasione ha origine la “Sagra delle noci” che tutt’ora si celebra a settembre). La Festa Liturgica di Sant’Antonio all’Arcella verrà riconosciuta da una “bolla Papale” di Pio VII il 16 luglio 1816. Con la soppressione napoleonica delle corporazioni religiose del 1806/1810 il santuario, passato al demanio, venne acquistato dal vescovo di Padova, monsignor Modesto Farina, che nel 1831 chiese al rettore della Basilica del Santo di ricostituirvi una comunità di Frati Minori Conventuali, eredi anche dei beni delle soppresse Clarisse della beata Elena Enselmini.

 

Didascalie foto:

Foto 1 – Veduta prospettica di Padova (A. Maggi 1449 ca.). A circa metà dell’immagine, in basso a destra compare il monastero della “Bia Lena”, cioè della beata Elena Enselmini, ossia Santa Maria de’ Cella. Nel ‘400 veniva indicata anche come “Beata Elena” per il culto della clarissa ivi morta e sepolta.

Foto 2 – Stampa da incisione di Johan Burgmayr (Insbruk 1509 ca.). L’assedio di Padova da parte delle truppe di Massimiliano d’Asburgo della Lega di Cambrai nel 1509. L’accampamento e il quartier generale dell’imperatore (indicato con lo stendardo imperiale con l’aquila) è posto dove c’era il monastero dell’Arcella.

Foto 3 – Incisione di Vincenzo Coronelli (1665 ca.) il santuario dell’Arcella “Sant’Antonino” ricostruito nel 1600 dopo il “Guasto” con il lascito di Baldassarre Dondi Dell’Orologio.

Foto 4 - Il Santuario dell’ Arcella ricostruito nel 1842 ca. in forme neoclassiche dall’arch. G.B. Trevisan. I Frati Minori Conventuali erano ritornati all’Arcella nel 1831.

Foto 5 – Il completamento della navata neogotica con le absidi e la cupola per il VII Centenario della morte del Santo. La cupola sarà inaugurata nel 1931.


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Il Giugno Antoniano è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica del Santo, Provincia di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Coordinamento di Pastorale cittadina della Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani. La realizzazione è stata possibile grazie al contributo di Fondazione Cariparo (Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo), Cassa di Risparmio del Veneto, Fondazione Antonveneta. La rassegna ha ricevuto il patrocinio di Nuova Provincia di Padova, Comuni di Camposampiero e di Anguillara Veneta, Dipartimenti dei Beni Culturali e di Scienze Storiche Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova.

 

Contatti stampa Giugno Antoniano 2017
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Giugno Antoniano 2017 | ComunicatoStampa

Le celebrazioni religiose della Solennità del Santo e il tamburino degli eventi culturali da mercoledì 14 a sabato 17 giugno

Gli appuntamenti della settimana antoniana

12 Giugno 2017| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

MARTEDÌ 13 GIUGNO – Solennità di Sant’Antonio
Martedì 13 giugno saranno 11 le Sante Messe in programma in Basilica del Santo. La prima alle 6.00 del mattino; l’ultima che conclude la giornata alle 21.00. Tra le principali celebrazioni si segnala alle 10.00 la Santa Messa degli Associati al «Messaggero di Sant’Antonio», alle ore 11.00 la Santa Messa Pontificale presieduta dal Vescovo di Padova monsignor Claudio Cipolla, alle ore 13.00 la Santa Messa della Missione Cattolica Albanese d’Italia e alle 17.00 la Santa Messa Solenne presieduta dal Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali padre Giovanni Voltan, che precede la Solenne Processione delle Reliquie e della Statua di Sant’Antonio per le vie della città di Padova. Le celebrazioni delle ore 10.00 e 17.00 saranno trasmesse in streaming dal sito Santantonio.org (www.santantonio.org/it/live-streaming). Inoltre l'emittente Telechiara trasmetterà in diretta tv dalla Basilica e in streaming sul proprio sito la messa solenne e la processione, con inizio collegamento alle ore 16.50 e termine alle ore 20.00.
Vai al comunicato stampa integrale: http://www.santantonio.org/sites/default/files/cs_13_appuntamenti_tredicina_11_06_017.pdf

 

MERCOLEDÌ 14 GIUGNO ore 11.30 E VENERDÌ 16 GIUGNO ore 14.30
Padova, Basilica del Santo ore 11.30 – “Via Marialis”, itinerario artistico-simbolico tra le rappresentazioni di Maria nella Basilica antoniana

Prosegue il ciclo di visite guidate gratuite “Via Marialis”. Si tratta di un itinerario artistico-simbolico tra le rappresentazioni di Maria nella Basilica di sant’Antonio appositamente pensato per il Giugno Antoniano che, nell’edizione di quest’anno, ha nella figura della Madonna il suo leitmotiv. Il ciclo offre una poliedrica lettura in chiave simbolica e teologica dei principali capolavori artistici a soggetto mariano presenti in basilica. L’itinerario artistico-simbolico “Via Marialis” viene proposto dal Messaggero di sant’Antonio fino al 23 giugno, ogni mercoledì alle 11.30 e ogni venerdì alle 14.30. La visita dura circa un’ora. Prenotazione obbligatoria su www.santantonio.org/visiteguidate-ga2017.
Vai al comunicato stampa integrale: http://areastampa.messaggerosantantonio.it/content/marialis-le-madonne-del-santo-tra-arte-e-simbolo

 

GIOVEDÌ 15 GIUGNO
Padova, Auditrium Centro Culturale Altinate – San Gaetano ore 21.00 –  Troppa grazia, spettacolo teatrale sulla figura di sant’Antonio

Dopo il successo della premiere lo scorso anno a Camposampiero, giovedì 15 giugno alle 21.00 verrà riproposto a Padova all’Auditorium Centro culturale “Altinate - San Gaetano”, lo spettacolo teatrale su sant’Antonio “Troppa grazia”, una produzione del Teatro Minimo per la regia di Umberto Zanoletti. In scena Bruno Nataloni e Francesco Maffeis. Nulla è scontato in questa storia apparentemente semplice. I due attori raccontano sant’Antonio e, in scena, lo fanno dal sagrato del Santo, ben prima di entrare in basilica, dove si può rischiare di perdersi nell’estasi della preghiera, anche solo degli altri. Insieme, ogni giorno, vedono centinaia di persone, diverse per età, provenienza e motivazione, varcare il portone di quel luogo santo nel quale loro due non sono mai entrati. I due protagonisti raccontano e aspettano, inconsapevolmente, che qualcosa accada. E qualcosa a scalfire le loro certezze e il loro scetticismo alla fine accadrà. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.

 

SABATO 17 GIUGNO - Sono molti gli appuntamenti di sabato 17 giugno, sia a Padova che a Camposampiero. Vediamoli nel dettaglio.

Padova, Museo antoniano, ore 9.00, 10.00 e 11.00 - “Museo Antoniano svela i suoi tesori”, visite guidate gratuite
Il “Museo Antoniano svela i suoi tesori” è il titolo delle visite guidate gratuite curate dalla Presidenza della Veneranda Arca di S. Antonio all’interno del Giugno Antoniano per sabato 17 giugno. Tre gli orari di visita, alle 9.00, alle 10.00 e alle 11.00, per un massimo di 30 persone ciascuno. È obbligatoria la prenotazione su www.santantonio.org/visiteguidate-ga2017.
Il Museo Antoniano è una vera e propria “stanza delle meraviglie” che raccoglie al suo interno tesori artistici realizzati nei secoli per la Basilica e per la Veneranda Arca: dipinti, sculture, gessi, paramenti sacri, arazzi, oreficerie. Il museo, nato alla fine del 19° secolo come raccolta di oggetti storico-artistici legati alla vita o al culto del Santo, venne chiuso nel 1940 e riaperto poi con l’attuale allestimento nel 1995, in occasione dell’8° centenario della nascita del Santo. Vi sono esposti autentici capolavori, tra cui la lunetta affrescata da Mantegna per il portale della Basilica, le tarsie lignee quattrocentesche, la preziosa Navicella di arte orafa tedesca del Cinquecento, le pale d’altare di Tiepolo, Carpaccio e Piazzetta, un raro paramento liturgico tessuto a Lione nel Settecento. Accesso dal Chiostro del Beato Belludi, in basilica.
Vai al comunicato stampa integrale: http://areastampa.messaggerosantantonio.it/content/il-museo-antoniano-svela-i-suoi-tesori

Padova, Oratorio di Santa Maria dei Colombini – Apertura straordinaria e visite guidate
Proseguono le aperture straordinarie dell’Oratorio di Santa Maria dei Colombini (via dei Papafava 6) nell’ambito del Giugno Antoniano. Sabato 17 giugno l’Oratorio sarà aperto dalle 9.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 17.30; alle 11.30 e alle 12.30 visite guidate gratuite a cura dell’Arciconfraternita del Santo. L’oratorio è un luogo carico di suggestione, dalla storia antica e custode di due importanti reliquie antoniane delle origini, forse oggi divenuto sconosciuto ai più dopo un lungo periodo di non utilizzo. Fu fatto edificare da frate Antonio nel 1227, al tempo della sua prima venuta a Padova, come luogo per gli incontri di preghiera di un gruppo di penitenti da lui convertiti e istruiti.
Vai al comunicato stampa integrale: http://areastampa.messaggerosantantonio.it/content/riapre-al-pubblico-loratorio-antoniano-dei-colombini-fu-frate-antonio-nel-1227-edificarlo

Padova, Basilica del Santo, dalle ore 15.00 - “100 anni della Milizia dell’Immacolata”, pomeriggio spirituale e inaugurazione della mostra sulla figura di padre Kolbe
Dedicato a Kolbe, fondatore cento anni or sono del movimento spirituale della “Milizia dell’Immacolata”, l’appuntamento di sabato 17 giugno al Santo per i “100 anni della Milizia dell’Immacolata”. Da quel lontano ottobre 1917, un numero sempre crescente di fedeli si consacra all’Immacolata,facendo offerta totale di se stessi alla Beata Vergine Maria, come strumenti nelle sue mani e portano come segno di riconoscimento la medaglia miracolosa. Il pomeriggio kolbiano con consegna delle medaglie miracolose, inserito nel calendario del Giugno Antoniano 2017, prevede per sabato 17 giugno in basilica il rosario alle 15.00 e, a seguire, alle 16.00 in Sala dello Studio Teologico, l’inaugurazione della mostra fotografica sulla figura di padre Kolbe e sulla spiritualità che da lui è scaturita. Sarà presente l’autore, il fotografo Gabriele Toso. La mostra sarà visitabile fino al 24 giugno, quando sarà chiusa dopo la recita del rosario e la consegna delle medaglie miracolose.
A Padova la nascita della sede filiale della Milizia dell’Immacolata presso la Basilica del Santo risale al 14 dicembre 1931, nel febbraio dell’anno successivo venne pubblicata per la prima volta a Padova la rivista mensile “Il Cavaliere dell’Immacolata”. Il gruppo padovano della Milizia dell’Immacolata è strettamente legato alla vita della basilica, prendendo parte alle sue numerose iniziative. Conta attualmente una sessantina di persone attivamente impegnate. Dal 2009 i Militi di Padova, in occasione delle processioni e delle celebrazioni religiose al Santo, indossano un mantello bianco, con la sigla azzurra “M. I.”.

Camposampiero, Santuario del Noce ore 17.00 - “La segreta dolcezza”, concerto per il 50° del monastero delle Clarisse
Sabato 17 giugno
alle 17.00 al Santuario del Noce si terrà il concerto “La segreta dolcezza” per il 50° del monastero delle Clarisse: parole e musica si fondono insieme, con i testi di santa Chiara e l’accompagnamento musicale dell’Accademia Filarmonica di Camposampiero. Si tratta di un concerto di musica sacra inframmezzato dalla lettura di brani tratti dagli scritti di Santa Chiara nell’incanto del santuario del Noce. A organizzarlo il Comune di Camposampiero e il Monastero delle Clarisse, da mezzo secolo nel territorio dell’Alta Padovana. Ingresso libero.
Sarà anche l’occasione per ammirare quel piccolo gioiello che è il Santuario del Noce risalente alla prima metà del sec XV. Venne edificato sul luogo dove sorgeva l’albero di noce dal quale il Santo predicava alle umili genti di campagna. E’ uno dei santuari artisticamente più interessanti della provincia di Padova. Ampliato in tre momenti successivi, venne arricchito nella seconda metà del sec. XV da un ciclo di affreschi di Girolamo Tessari, detto Del Santo, che raffigura i più importanti miracoli di Sant'Antonio, di alcuni dei quali costituisce l’unica testimonianza iconografica. Pregevole all’interno anche la pala di Bonifacio De Pitati (1533), collocata nell’abside e raffigurante il Santo che predica dal noce. Info: Comune di Camposampiero, Ufficio cultura, tel. 049 9300255.

Padova, Santuario Antoniano dell’Arcella – “O gloriosa Domina”, presentazione storico-fotografica dall’antico convento di Santa Maria de’Cella all’attuale santuario del Transito
“O Gloriosa Domina”
è il titolo dell’incontro di sabato 17 giugno alle 21.00 al Santuario antoniano dell’Arcella. Si tratta di una presentazione storico-fotografica con Leopoldo Saracini, esperto di storia locale e direttore del Museo Antoniano, che illustra i cambiamenti avvenuti nei secoli che hanno trasformato l’antico convento francescano di Santa Maria de’ Cella nell’attuale santuario antoniano del Transito. Nel corso della serata il maestro Simone Forin eseguirà intervalli musicali all’organo Mascioni. L’iniziativa è proposta dall’Associazione "Palio Arcella" e dal Santuario Antoniano dell'Arcella.

 


 

Il Giugno Antoniano è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica del Santo, Provincia di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Coordinamento di Pastorale cittadina della Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani.

La realizzazione è stata possibile grazie al contributo di Fondazione Cariparo (Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo), Cassa di Risparmio del Veneto, Fondazione Antonveneta. La rassegna ha ricevuto il patrocinio di Nuova Provincia di Padova, Comuni di Camposampiero e di Anguillara Veneta, Dipartimenti dei Beni Culturali e di Scienze Storiche Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova.

 

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