Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa

Adolescenti oggi tra solitudine e relazioni difficili, il «Messaggero di sant’Antonio» di ottobre va alla ricerca di un nuovo paradigma educativo

Sessant’anni fa l’avvio del Concilio Vaticano II che rivoluzionò la Chiesa, il genio di Antonio Canova, il reportage dal Cilento resiliente, il tesoro d’arte del Rione Sanità, Ermes Ronchi spiega il “silenzio di Dio”

28 Settembre 2022| di Ufficio stampa Messaggero S. Antonio Editrice

“Amami per come sono” è da generazioni il grido silenzioso di ogni adolescente. Ma oggi, dopo la pandemia e con una guerra le cui conseguenze incombono sulla vita di tutti noi, i nostri adolescenti si sentono ancora più soli, con rapporti più difficili, temono il futuro e si rifugiano nella Rete, come sottolinea una recente ricerca condotta da Laboratorio adolescenza e Istituto Iard. Giulia Cananzi ne ha parlato con la psicologa Daniela Lucangeli. A questo tema è dedicata anche la copertina del mese di ottobre del «Messaggero di sant’Antonio».

Nell’editoriale “Non solo poesia”, il direttore, fra Massimiliano Patassini, sottolinea come il cuore del messaggio francescano sia tutt’altro che poetico e rassicurante, come a volte viene descritto. Ad approfondirlo anche solo un po’, infatti, esso mostra la sua vera anima: un interrogarsi profondo e serio sulla propria relazione con Dio e con gli altri.

In “Quell'11 ottobre” Raniero La Valle, all’epoca direttore de «L'Avvenire d'Italia» – quotidiano cattolico che più di altri seguì i lavori dei padri conciliari, rivoluzionando addirittura il rapporto tra Chiesa e stampa – ripercorre per noi la storica apertura, esattamente sessant’anni fa, del Concilio Vaticano II.

Fuggito dalle persecuzioni in atto nel suo Paese, il giovane curdo Mostafar Azimitabar (in arte Moz Azimi) si è ritrovato catapultato in un incubo: otto anni di detenzione in un centro per immigrati in Australia, dove solo l’arte l'ha tenuto in vita. Ce ne parla Stefania Di Pietro in “Quando l’arte salva la vita”.

Nicoletta Masetto in “Un genio a tutto tondo” si sofferma sui luoghi in cui visse Antonio Canova e sulle numerose mostre che in questi luoghi celebrano il grande scultore nel bicentenario della morte, rivelandone il genio immenso e poliedrico.

“Un tesoro nel cuore della Sanità” è il titolo dell’articolo che Luisa Santinello ha dedicato all’Ipogeo dei cristallini, un luogo magico che, nei sotterranei di un palazzo del Rione Sanità di Napoli, costituisce una preziosa testimonianza di arte ellenistica in Italia.

Nelle campagne di Caselle in Pittari, nell’entroterra cilentano, la cultura del pane è rinata grazie a un gruppo di giovani che ha scelto di fare della propria terra una fonte di sostentamento e un collante per la comunità. Lo racconta “Pane nostro”, il reportage di Antonio Oleari.

Infine, tra le rubriche che ogni mese ci fanno compagnia dalle pagine del «Messaggero di sant’Antonio», segnaliamo nel numero di ottobre In ascolto di padre Ermes Ronchi, dedicata questo mese al “Silenzio di Dio”. «Il silenzio – scrive il religioso dell’ordine dei Servi di Maria – non è assenza di suoni, ma grembo gravido da cui nasce la parola. È la prima espressione sensoriale dell’universo, l’istante che precede il big bang. In principio era il silenzio, inizio di ogni cosa».

 

Il sommario del mese in allegato e sul sito del «Messaggero di sant’Antonio» dal 1° ottobre.


Allegati disponibili


  • 2022_msa_naz_10.jpg
    277947 Kb


  • 54_cs_20220928_msa_ottobre.doc
    321536 Kb


  • messaggero_sa_2022_10_sommario_p03.pdf
    87936 Kb