È una questione di vita e di morte il nuovo originale fumetto pubblicato in esclusiva sul MeRa e che accompagnerà i giovanissimi lettori da qui fino a tutto il prossimo anno. Si intitola “Alla scoperta del Dr. Forever” ed è disegnato dal fumettista Francesco Frosi e sceneggiato da Davide Stefanato, docenti della Scuola internazionale Comics di Padova. Protagonisti di questo fumetto tra il dark e il gothic sono una banda di ragazzini e ragazzine capitanati da Hope, figlia niente meno che della Morte, che vanno a caccia del misterioso Dr. Forever, che a sua volta vuole sconfiggere la Morte per comandare il mondo.

Hope e i suoi amici vivranno così rocambolesche avventure in giro per varie città e zone del mondo, quello di quassù e quello di laggiù (tra le mete che toccheranno ci saranno, ad esempio, Parigi e la British Library di Londra), dove conosceranno luoghi, tradizioni, paure e domande sulla morte. Il primo episodio della nuova serie si intitola “El dia de los muertos” e consta di 8 tavole. Da dicembre si passerà a 4 tavole per episodio.

A presentare “Alla scoperta del Dr. Forever” sul numero di novembre del mensile francescano è il mitico direttore fra Simplicio, che così spiega ai giovanissimi lettori l’iniziativa: «Siamo del tutto consapevoli che questo non è un tema frequentato da voi ragazzi e ragazze. O, meglio: per frequentarlo lo frequentate, e forse anche troppo. Ma abbiamo qualche dubbio che lo facciate nel modo giusto. E che noi adulti si sia davvero capaci, quand’anche ne avessimo la voglia, di aiutarvi a farlo: nel rispetto della vostra età e perciò di capacità di comprensione, ma anche senza girarci attorno. Insomma, rispettandovi ma pure provocandovi a pensare. Prima di tutto cominciando da un dato di fatto: la morte c’è. E se qualcuno vuole nascondervelo, vi sta solo imbrogliando. Eh sì, perché questo nuovo fumetto ha proprio come tema di fondo la morte. Perché non si può parlare di vita senza comprendere anch’essa. Che non è una bella cosa, anzi, provoca dolore a chiunque. Ma non per questo non è detto che non se ne possa parlare, per capire che ci stia mai a fare nel cuore della vita. Della nostra vita. Del resto, uno dei nostri “campioni”, san Francesco d’Assisi, osava persino chiamarla “sorella”, e per lei aveva composto una canzone: «Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra Morte corporale, da la quale nullu homo vivente po’ skampare!». E se è così, ed è così, allora abbiamo pensato che potevamo permetterci di parlarne anche in un modo un po’ più leggero e adatto a noi, persino di sorriderci sopra con il fumetto. I personaggi sono tutti inventati, e così la descrizione dell’al di là. Niente di scientifico, quindi, né a cui credere ad occhi chiusi. Niente neanche di cui aver paura, almeno non troppa. Un po’ dark e un po’ gothic, quanto basta. Ma l’argomento è più che reale. Direi... vitale».