Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
Ayrton Senna campione di umanità nel «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di settembre
E ancora: il centenario della morte di Puccini, l’Istituto Italiano di Cultura a Miami, le associazioni di italiani in Istria, la brindisina in Austria, i 40 anni di Familia veneta in Argentina, l’Associazione San Giorgio Martire di Sydney
È un omaggio ad Ayrton Senna, campione di umanità, la copertina del numero del «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di settembre. All’interno, nell’intervista “Il cuore di Senna batte ancora” di Alessandro Bettero, il pilota italo-brasiliano è ricordato nel trentennale della morte attraverso il dialogo con Carlo Cavicchi, a lungo direttore di Autosprint e amico di Senna, nonché curatore della mostra “Ayrton Senna forever” al Museo nazionale dell’automobile di Torino fino al 13 ottobre. Oltre che campione nella Formula 1, Senna era un uomo di profonda religiosità, che in vita e dopo, attraverso una fondazione a lui dedicata, si è distinto per l’impegno sociale a favore dei bambini bisognosi.
Tra gli anniversari da ricordare anche il centenario della morte di Giacomo Puccini, il compositore lirico più eseguito al mondo e tra i più amati dal pubblico, nonostante sia stato a lungo e ingiustamente snobbato da alcuni critici. A ripercorrere la sua vita e le sue opere è Stefano Marchetti in “Puccini, il sublime”.
In “Miami, hub dell’italianità” Alessandro Bettero intervista Stefano Cerrato, il direttore del nuovo Istituto Italiano di Cultura di Miami. Il quarantanovenne, piemontese nato ad Asti e laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Torino, racconta al mensile antoniano come la Florida e il Sud-est degli Stati Uniti siano un’area fortemente legata all’Italia e ricettiva delle eccellenze italiane. Dall’arte al design, dal cibo alla moda, dalla musica alla lingua, fino alla scienza.
Nelle pagine dedicate agli italiani nel mondo, si parte dalla Croazia, con “Istria, i custodi della tradizione” di Michela Manente. In Istria meridionale, dove si parla l’istrioto e si mantengono tradizioni e usanze italiane prima del passaggio alla Jugoslavia, sono infatti attive numerose associazioni di italiani, tra cui quella di Dignano con 1.200 iscritti, presieduta da Maurizio Piccinelli, e quella di Umago con 3.000 aderenti, presieduta dalla vicesindaco Floriana Bassanese Radin.
Dall’Austria arriva invece la storia di Andrea D'Addio “Scrittura e… bollicine”. Organizzare incontri di scrittura creativa in italiano a Vienna è una delle attività della brindisina Francesca Romana Cordella, dal 2009 nella capitale austriaca. Già blogger di turismo enologico e appassionata di vino e vigneti, la giovane lavora anche per un e-commerce di vini. Lei è una dei circa 40 mila nostri connazionali in Austria.
Generoso D’Agnese porta i lettori in Argentina con “La Familia veneta ha 40 anni”. Era il 9 settembre 1984, quando a Rosario, un gruppo di italiani originari del Veneto fondò l’associazione Familia veneta, che oggi conta più di 200 soci. A raccontare le molte attività – dai corsi di lingua e cultura italiana, a quelli di imprenditorialità in collaborazione con l’Università di Padova e la Fondazione Nord-Est – il presidente Mauro Testa, figlio e nipote di emigrati italiani nati a Codiverno di Vigonza (Padova).
Il giro del mondo attraverso il «Messaggero di sant’Antonio» termina in Australia con “Martonesi dal cuore d’oro” di Gerry Gerardi. Il 29 settembre, il comitato dell’Associazione San Giorgio Martire di Sydney si riunisce a Kenthurst, a 40 chilometri a nordovest di Sydney, per commemorare le tradizioni culturali e religiose della comunità di Martone, in Calabria, ma anche per raccogliere fondi a favore dei bambini malati di cancro, una delle tante opere di beneficenza portate avanti dal gruppo fondato nel 1977 da emigrati calabresi.
Pdf articoli integrali scaricabili dall’area download "Allegati disponibili”
È consentita la ripresa in toto o in stralcio degli articoli sui propri organi di stampa, con obbligo di citazione di fonte «Messaggero di sant’Antonio», titolo e autore/autrice. Si ringrazia per la collaborazione.