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Bianca Jagger e la sua battaglia per i diritti umani nel «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di marzo

L’analisi di Maurizio Molinari tra imperi e democrazie, il senatore italo-canadese dei record, l’Associazione emiliano-romagnoli del Perù, l’Ente Bergamaschi nel mondo, Emma Fenu da Alghero a Copenhagen

27 Febbraio 2023| di Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice

Ritrae Bianca Jagger, paladina dei diritti umani, la copertina del «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di marzo, che in occasione della Festa della donna le dedica anche l’intervista del mese “Preghiamo per il Nicaragua” curata da Simon Caldwell L’attivista, attrice ed ex modella, già moglie del fondatore e frontman dei Rolling Stones, Mick Jagger, è a capo della Bianca Jagger Human Rights Foundation, impegnata a difendere i diritti umani, quelli delle popolazioni indigene e delle generazioni future, e a combattere la violenza di genere. Da tempo la donna sta denunciando anche le prepotenze di cui è vittima la Chiesa cattolica del suo Paese d’origine, il Nicaragua, dove la tensione politica e sociale è altissima, i diritti vengono violati e chi la pensa diversamente dal regime di Ortega viene perseguitato.

Un’altra intervista di stretta attualità, “Voglia di imperi” - questa volta al direttore de «La Repubblica», Maurizio Molinari, e curata da Alessandro Bettero -, denuncia come la guerra in Ucraina abbia violato un tabù. Secondo il direttore del quotidiano, autore del libro Il ritorno degli imperi edito da Rizzoli, Russia e Cina puntano a mettere all’angolo l’Occidente per avere il predominio sul mondo. Ma il presunto tramonto delle democrazie, preconizzato dalle autocrazie, è destinato a innescarne il riscatto. Mentre l’Italia resta l’ago della bilancia nel Mediterraneo.

Come di consueto, ricca di storie dei nostri compatrioti emigrati all’estero è la sezione del mensile Italiani nel mondo.

Vittorio Giordano con “Il senatore dei record” ci porta in Canada a conoscere Tony Loffreda, unico italo-canadese e primo nato oltreoceano degli attuali 93 membri del Senato del Canada, oggi vicepresidente del Gruppo interparlamentare Canada-Italia. Di origini campane, è stato commercialista, banchiere di successo e consigliere di amministrazione di una ventina di enti, oltre che un campione di solidarietà promuovendo raccolte fondi a favore di istituzioni benefiche. Un impegno che il Canada gli ha riconosciuto premiandolo con la Medaglia del Giubileo di Diamante della regina Elisabetta II, il Caring Canadian Award del governatore generale, la Medaglia del 150° anniversario del Senato del Canada e la Medaglia d’oro del Luogotenente governatore del Québec.

William Zanatta, presidente dell’Associazione emiliano-romagnoli del Perù, associazione nata nel 1991 con lo scopo di riunire corregionali emigrati nel Paese sudamericano, racconta la sua storia e quella dell’associazione che presiede a Generoso D’Agnese in “Emilia-Romagna, aria di casa”. Da oltre trent’anni in Perù, padre di due figli e tenace promotore dei prodotti tipici italiani e regionali, nella sua nuova patria attraverso l’associazione si dedica a diffondere la cultura italiana nelle scuole peruviane.

L’«emigrante» più famoso i Bergamaschi nel mondo lo festeggiano quest’anno con una serie di incontri online in occasione del 60° anniversario della sua morte. È papa Giovanni XXIII che spese quasi trent’anni della sua vita in attività diplomatiche all’estero. Ne parla in “Bergamaschi nel cuore” Alessandro Bettero con Carlo Personeni, presidente di Ebm (Ente Bergamaschi nel mondo), associazione vicina ai conterranei dal 1967. Oggi la comunità bergamasca nel mondo conta oltre 65 mila persone.

«Sono nata e cresciuta in Italia: l’identità mi scorre nel sangue e non è un ostacolo alla consapevolezza del valore della differenza. Proprio perché so da dove vengo e chi sono, mi sento pronta ad accogliere l’altro e a rispettarlo». Parola di Emma Fenu, sarda di origine e danese di adozione, autrice, insegnante, giornalista e promotrice culturale, in particolare di letteratura al femminile, che vive da 10 anni a 100 km da Copenhagen con il marito. “Italiano che passione” di Laura Napoletano ci fa conoscere la donna che lavora tra l’Italia e la sua nuova patria.


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