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Cina tra opportunità e minaccia nel «Messaggero di sant’Antonio» di ottobre
Tra le novità anche il focus sul “land grabbing”, l’accaparramento di terre e materie prime dei Paesi ricchi a danno di quelli in via di sviluppo, e la storia del monastero benedettino trappista di Azer in Siria in territorio musulmano
È dedicato all’Impero celeste il dossier del mese “Cina, opportunità o minaccia?”. Alessandro Bettero firma l’approfondimento economico dove si mettono in luce punti di forza, rischi e fragilità dei rapporti cinesi con il resto dei paesi del WTO, l’Organizzazione mondiale del commercio. Se Pechino detta l’agenda geopolitica del mondo, infatti rimane largamente impermeabile al libero mercato occidentale, dove invece agisce da stato-imprenditore pigliatutto. A rimetterci di più l’Italia, i cambiamenti climatici e alcune terre africane, asiatiche e amazzoniche dove la presenza neo-colonialista cinese preme maggiormente. I focus di Sabina Fadel ripercorrono invece i rapporti cinesi con la Chiesa cattolica, dal delicato equilibrio con il Vaticano, in particolare la nomina dei vescovi cinesi ordinati autonomamente dal governo asiatico, fino alla presenza dei francescani in Cina dal medioevo a oggi: si deve infatti alla presenza dei frati minori la nascita ufficiale della Chiesa cattolica in quel Paese, poi avversata con l’avvento della Repubblica Popolare Cinese.
Il land grabbing, l’accaparramento di terre e materie prime da parte dei Paesi più potenti a danno di quelli in via di sviluppo, è un fenomeno sempre più ampio e pericoloso. Perché ruba storia, cultura, diritti, beni e, soprattutto, futuro. Luisa Santinello in “Ladri di terre” analizza come, mano a mano che spezie e materiali preziosi prima, metalli, cereali, carbone e petrolio dopo hanno preso peso sullo scacchiere internazionale, siano nate nuove contese alle spalle di popoli, animali e interi ecosistemi.
Nel mese missionario straordinario indetto da papa Francesco e in concomitanza con il Sinodo sull’Amazzonia - due eventi ecclesiali di grande portata - Alberto Friso in “Missione tutti inviati” intervista in esclusiva fra Dario Mazurek, polacco e missionario in Perù, nuovo segretario generale per l'animazione dei frati minori conventuali. Tra le diverse sfide la nuova evangelizzazione nelle terre di antica cristianizzazione (ovvero l’incontro con i migranti e con i battezzati che si sono allontanati dalla fede) e la presenza nei social media, il grande «continente virtuale».
Dalla Siria arriva la storia raccontata da Giulia Cananzi in “Nel mondo per pensare e far pensare”. Il titolo riassume il ruolo dei cristiani secondo suor Marta Fagnani, superiora del monastero trappista di Azer, al confine con il Libano del Nord. Dal loro piccolo eremo, in un territorio musulmano di una Siria pacificata ma ancora precaria, queste suore benedettine di clausura hanno vissuto gli orrori della guerra e sono diventate siriane tra i siriani.
Nicoletta Masetto in “Un granaio di inattesa umanità” racconta invece la storia di “suor Amazon”. Per un anno suor Marialaura Gatti, delle suore operaie della Santa Casa di Nazareth, ha lavorato in uno dei principali magazzini di Amazon in Gran Bretagna. All’interno del colosso del commercio on line ha conosciuto storie di sfruttamento e di speranza, toccando con mano le dure condizioni di lavoro di tanti operai e portando tra loro il messaggio anticonformista di un Dio grande per i piccoli.
Da segnalare infine la mostra al Forte di Bard (Aosta) sui tesori artistici del XIII e XIV secolo danneggiati durante il terremoto dell'Aquila, poi recuperati e restaurati (“L’Aquila, i tesori ritrovati” di Claudio Zerbetto); il reportage da Matera, capitale europea della cultura 2019 che sta vivendo un anno magico (“Viaggio nella città-ragnatela” di Andrea Semplici); il ricordo di padre Giovanni Vannucci, religioso coraggioso e libero che anticipò di quasi vent’anni lo spirito del Concilio (“La libertà del Vangelo” di Sabina Fadel).
Il sommario del nuovo numero su www.messaggerosantantonio.it.