
Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
Dal muro tra Stati Uniti e Messico al sosia abruzzese di Chaplin che affiancò l’attore nei suoi film
Sono alcune delle storie dei nostri emigrati nel «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di maggio
Si parla di un grande tema di attualità nel «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di maggio. Si tratta del muro tra Stati Uniti e Messico, che «di fatto già esiste». Parola di Paolo Mastrolilli, inviato del quotidiano «La Stampa» negli Usa, intervistato da Vincenzo Pascale in “Il muro dell’egoismo”. Mastrolilli ha visitato a lungo il confine tra i due Paesi e racconta al mensile francescano chi sono coloro che tentano di entrare negli States, qual è la situazione lungo il muro, quali potrebbero essere le ricadute a lungo termine delle scelte di Donald Trump, come un controllo politico, più che demografico, dei nuovi immigrati.
“L’ombra di Chaplin”, a firma di Generoso D’Agnese, ricorda la figura di Vincenzo Pelliccione, sosia di Charlot e ingaggiato dagli Studios di Hollywood come controfigura dell’attore nei suoi film, dal Grande dittatore a Tempi moderni, e per i lanci pubblicitari. Abruzzese emigrato negli States agli inizi del Novecento, Pelliccione si dedicò in seguito alla scenografia e agli effetti speciali, lavorando anche a Cinecittà.
Sara Bavato in “Quattro anni di Nomit”, la rete culturale e di servizio che informa e sostiene gli italiani che vivono in Australia, fa il punto del network nato a Melbourne quattro anni or sono dall’intuizione di sei giovani italiani. Da allora l’associazione è cresciuta e continua a offrire servizi per l’inserimento dei nuovi arrivati, anche con sportelli innovativi, come un help desk psicologico e seminari con una career coach.
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