Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
Dal resoconto della Caritas Antoniana 2017 alle aziende family friendly, dal reportage sulle Filippine di Duterte alla riscoperta della fedeltà, fino al risveglio come momento per ripensare alla nostra identità
Questi i principali temi del «Messaggero di sant’Antonio» di febbraio
La copertina di febbraio è dedicata alle pagine di catechesi che il «Messaggero di sant’Antonio» quest’anno rivolge ai giovani in vista del Sinodo dei vescovi di ottobre. Il tema di fondo dell’ampia rubrica è il “tempo dei giovani” scandito attraverso i diversi momenti della giornata, per aiutare ragazzi e ragazze a ripensare alla propria vita, a come la si vive, a come la si vorrebbe. E, soprattutto, a come Dio entra in tutto ciò. Questo mese si entra nel vivo parlando del “Tempo del risveglio”: svegliarsi è come prendere coscienza dopo un lungo viaggio dentro noi stessi, è dover fare i conti con la nostra identità. Ad accompagnare i lettori nelle cinque pagine fra Daniele La Pera, suor Maria Gloria Riva, lo scrittore Alessandro D’Avenia, fra Fabio Scarsato e l’illustratrice Elena Mistrello.
Incentrato sulla Giornata mondiale del malato, che si celebra il prossimo 11 febbraio, è l'editoriale di fra Fabio Scarsato “Anteprime di paradiso” che si rivolge a quanti si prendono cura di un ammalato o di una persona in stato di bisogno.
L’ampio approfondimento “La grandezza nel piccolo”, a firma di Giulia Cananzi, ha come focus il resoconto della Caritas Antoniana 2017. L’organizzazione non-profit dei francescani conventuali del Nord Italia lo scorso anno ha avviato 129 progetti di sviluppo e assistenza, per lo più piccoli o piccolissimi, che hanno aiutato quasi un milione di persone nel mondo. Una grande solidarietà, resa possibile attraverso la generosità dei lettori, che ha permesso di raccogliere e investire nelle periferie di 33 Paesi dei cinque continenti in totale 3 milioni e 165mila euro. La classifica degli interventi vede al primo posto l’Africa con 68 progetti per 1.422.600 euro di finanziamento, al secondo l’Asia con 24 progetti per 879mila euro, al terzo l’Europa con 17 progetti (di cui 12 in Italia) per quasi 422mila euro, al quarto l’America latina con 17 progetti per 368mila euro e, infine, l’Oceania con 3 progetti per 73mila euro.
In vista del giorno di San Valentino, in “L’arte dinamica della fedeltà” Alberto Friso analizza, a partire dalla parola stessa, la fedeltà, spinta vitale per interpretare al meglio il proprio stare al mondo con fiducia e creatività, oltre i propri limiti e fragilità. Un tema che va però riannunciato con parole nuove nella nostra società, come fece Giorgio Gaber nel 1981 in concerto, introducendo la canzone Anni affollati: «Ma non ci è mai venuto in mente che è proprio nella fedeltà che si potrebbe trovare una risposta diversa? Non la fedeltà alle istituzioni, e neanche alle regole del buon senso antico, ma la fedeltà a noi stessi».
Alessandro Bettero, nell’articolo “La famiglia non è più un optional”, fa il punto sulle aziende “family friendly” che ottengono la certificazione Family Audit grazie alla loro capacità di armonizzare il lavoro con le esigenze dei dipendenti che hanno figli o che vogliono averne. L’esperienza nata in Trentino, ma che ora investe varie regioni italiane, ha messo a punto un sistema di rapporti virtuosi tra impresa, enti pubblici e lavoratori con ricadute positive sul tessuto sociale e sui conti pubblici. E se programmare il buon rientro dopo la maternità è uno dei cardini del progetto, si sta pensando ora anche ad accompagnare l’invecchiamento del personale.
Firmato da Ugo Lucio Borga e Antonio Storto è, infine, il reportage dalle Filippine “La via di Duterte”. Gli autori si soffermano sulla guerra del presidente-sceriffo Duterte contro i signori del narcotraffico, che sta causando decine di vittime innocenti: una “mattanza legalizzata” in continua violazione dei diritti umani.
Il sommario del nuovo numero su www.messaggerosantantonio.it.