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"Ero straniero e mi avete accolto", nel nuovo libro Anselm Grün spiega come affrontare la paura dell’altro
In libreria il volume pubblicato dalle Edizioni Messaggero Padova. Dalla storia alla psicologia fino alla fede, il monaco benedettino affronta un tema di scottante attualità
Fino a che punto siamo capaci di resistere alla diversità? Quanti stranieri può sopportare una società, senza perdere la propria identità? La lunga tradizione di ospitalità, che fin dall’antichità per i cristiani caratterizza la fede autentica, può affrontare i milioni di profughi o migranti che arrivano nei nostri paesi? Nel suo nuovo libro Ero straniero e mi avete accolto, per i tipi delle Edizioni Messaggero Padova, Anselm Grün, tra gli scrittori cristiani più apprezzati del nostro tempo, cerca di dare risposte a queste domande di così scottante attualità con la lucidità e la semplicità di linguaggio che lo contraddistinguono. L’autore esamina il tema dell’essere straniero dapprima partendo dalla storia, e poi studiandolo dal punto di vista della psicologia e della fede. La paura dell’altro non può essere affrontata né con appelli moralistici né con la propaganda dell’odio. Uno dei nodi da sciogliere è piuttosto quello identitario: una società che ha perduto la propria identità non è capace di accogliere stranieri e integrarli nel proprio tessuto vitale. «Lo straniero è uno specchio, in cui ci viene messo davanti agli occhi ciò che in noi stessi è estraneo, ciò che noi stessi non vogliamo accettare per vero a nostro riguardo. Quindi, non possiamo superare la paura dello straniero con appelli moralistici, bensì lo possiamo fare solo se ci confrontiamo con lo straniero che è dentro di noi – scrive l’autore nella Prefazione –. Non ho intenzione di giudicare le persone che mostrano ostilità verso gli stranieri. Mi interessa piuttosto fornire un aiuto sul modo in cui possiamo superare la paura dello straniero e considerarlo correttamente, così da poterlo trattare in modo adeguato. Solo la verità ci farà liberi».
Se oggi vogliamo riflettere sul nostro modo di affrontare i tanti stranieri che arrivano da noi come profughi o migranti, oltre a “guardarsi allo specchio”, per riprendere l’esempio di Grün, è cosa buona dare uno sguardo alla storia. Nel passato vi sono state integrazioni tra popoli ben riuscite e altre estremamente bellicose. Il modo in cui un popolo reagisce verso gli stranieri era anche nell’antichità un segno per valutare positivamente una civiltà, oppure l’assenza di civiltà. Ad esempio, gli ateniesi sostenevano di essere particolarmente aperti verso gli stranieri che giungevano nella loro città; al contrario, gli spartani si chiudevano, non accettandone nessuno, e nel corso del tempo questo auto-isolamento per loro risultò alla fine un danno. Al confronto dei numeri, vista la grande quantità di persone che oggi si spostano, la situazione attuale è più simile all’epoca delle migrazioni dei popoli, quando, tra la fine del quarto secolo dopo Cristo fino al sesto secolo, i Vandali e i Goti si trasferirono dal nord al sud dell’Europa. «Noi europei siamo il risultato di questi flussi di migrazione», ricorda l’autore.
L’AUTORE
Anselm GRÜN (Junkershausen 1945), monaco benedettino e consigliere spirituale, è tra gli autori cristiani più apprezzati e amati del nostro tempo. Molte delle sue opere, bestseller internazionali, sono state pubblicate in Italia dalle Edizioni Messaggero Padova.
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Ero straniero e mi avete accolto
Sottotitolo: Come affrontare la paura dell’altro
Autore: Anselm Grün
Editore: Edizioni Messaggero Padova - www.edizionimessaggero.it
Traduzione: Luigi Dal Lago
Collana: Anselm Grün
Pagine: 144
ISBN: 978-88-250-4615-1
Scheda libro e abstract del volume: http://www.edizionimessaggero.it/ita/catalogo/scheda.asp?ISBN=978-88-250-4615-1