Giugno Antoniano 2022 | ComunicatoStampa

Giugno Antoniano 2022, ultima settimana della rassegna in onore del Santo. Protagonisti la musica gospel del Summertime Choir, il Requiem di Cherubini, i restauri delle pitture di Giotto al Santo e della Tavola di Camposampiero

Tutti gli eventi del cartellone culturale da lunedì 20 a sabato 25 giugno. E sabato prossimo torna la santa messa dedicata a “Sant’Antonio Casamenteiro” per quanti cercano l’anima gemella

17 Giugno 2022| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio stampa Messaggero S. Antonio Editrice / Giuseppe Bettiol, Ufficio stampa Veneranda Arca S. Antonio

Lunedì 20 giugno, ore 17.30
Basilica del Santo, Sala dello Studio Teologico
Il restauro delle pitture di Giotto dell’intradosso dell’arco della Cappella della Benedizioni al Santo

Lunedì 20 giugno, alle ore 17.30, nella Sala dello Studio Teologico della Basilica del Santo a Padova, verrà presentato al pubblico il restauro delle pitture di Giotto dell’intradosso dell’arco della Cappella di Santa Caterina o delle Benedizioni. La conferenza vedrà la partecipazione di Monica Pregnolato, storica dell’arte per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso; Giovanna Valenzano, attuale Presidente della Veneranda Arca di S. Antonio e all’epoca del restauro responsabile scientifica dell’intervento; Cristina Sangati, AR Arte e Restauro, direttrice tecnica dello stesso. A seguire ci si sposterà nella Cappella delle Benedizioni in basilica per la visita guidata. Saranno illustrati i criteri, gli interventi di restauro, le scoperte effettuate con diapositive appositamente realizzate sui ponteggi durante il restauro.

L’intervento, terminato lo scorso gennaio e durato nove mesi, ha permesso la salvaguardia e lo studio di un’opera fondamentale per comprendere il percorso di Giotto da Assisi a Padova, una sorta di “prova generale” della Cappella degli Scrovegni. La straordinarietà del restauro sta nell’acquisizione di molti particolari usciti dalla mano di Giotto, che non erano più leggibili, sia per i danni del tempo, il denso strato di sporco, le efflorescenze dei sali a causa delle passate infiltrazioni di acqua e umidità, ma anche di svariate ridipinture che avevano ricoperto molte parti degli eleganti racemi stesi a mano libera su fondo rosso pompeiano direttamente confrontabile con quello dipinto dal Giovane Giotto ad Assisi e delle cornici prospettiche con motivi cosmateschi. Anche molti particolari dei volti delle sante dipinte entro quadrilobi dopo il restauro sono tornati a spiccare.

Il lavoro sugli affreschi giotteschi è stato il frutto di una sinergia tra la Delegazione Pontificia della Basilica (che ne aveva promosso il restauro sotto il diretto controllo della Soprintendenza), il Comune di Padova con l’Assessorato alla Cultura, l’Università di Padova e la Fondazione Cariparo.

L’evento del 20 giugno nell’ambito del Giugno Antoniano è organizzato dalla Delegazione Pontificia e Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso.

 

Martedì 21 giugno, ore 20.45
Basilica di S. Antonio
Requiem in do minore per coro misto e orchestra di Luigi Cherubini (1760-1842)

Coro Grande e Orchestra Concentus Musicus Patavinus - Università degli Studi di Padova
Coro Mortalisatis - Maserà di Padova
Coro Polifonico - Piove di Sacco
Coro Gaudeamus - Università di Vilnius

Maestro Sergio Lasaponara, Direttore

Oltre cento coristi e musicisti sotto le cupole del Santo per celebrare Sant’Antonio e gli 800 anni dell’Università di Padova in occasione della 28° edizione della Festa della Musica. Sarà un’occasione unica quella che si presenterà al pubblico martedì 21 giugno alle ore 20.45 nello straordinario scenario della Basilica di Sant’Antonio di Padova: l’esecuzione del celeberrimo Requiem in Do Minore per coro misto e orchestra, composto da Luigi Cherubini (1760 - 1842) nel 1816 a Parigi, per ricordare il ventiquattresimo anniversario della morte per decapitazione del re Luigi XVI a seguito dello scoppio della Rivoluzione francese.

Il Coro Grande e l’Orchestra del Concentus Musicus Patavinus dell’Università degli Studi di Padova, il Coro Mortalisatis di Maserà di Padova, il Coro Polifonico di Piove di Sacco e il Coro Gaudeamus dell’Università di Vilnius (Lituania), sotto la direzione del Maestro Sergio Lasaponara, vogliono così celebrare una triplice ricorrenza: il Giugno Antoniano, gli ottocento anni dell’Università degli Studi di Padova e la 28° edizione Festa della Musica promossa da MiC - Ministero della Cultura, SIAE e AIPFM, che hanno voluto inserire questo evento nel cartellone per l’alto valore artistico che esso rappresenta.

Apprezzato e lodato da compositori quali Beethoven, Brahms e Schumann, il Requiem di Cherubini attinge a una dimensione superiore, a una commozione di natura universale. Il compositore sceglie il tono solenne e distaccato di una composizione scritta per l'umanità, espressione autentica di una collettività che si riflette nella rinuncia alle voci soliste per limitarsi solo al coro. Perché, per citare Beethoven «Un Requiem deve essere una commemorazione malinconica dei morti. Deve essere una musica calma; non c'è bisogno della tromba del Giudizio: la commemorazione dei morti non richiede strepito».

Il concerto si chiuderà con l’esecuzione di Da nobis pacem, Domine, Corale in mi bemolle maggiore per coro e orchestra di Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847).

 

Giovedì 23 giugno, ore 15.30-19.00
Basilica di S. Antonio, Sala dello Studio teologico
La tavola antoniana di Camposampiero. Storia, devozione, restauro

In occasione dell’ostensione nella Cappella del Tesoro della Basilica di Sant’Antonio della cosiddetta «Tavola di Camposampiero» (fino a domenica 9 ottobre), giovedì 23 giugno dalle 15.30 alle 19.00, in Sala dello Studio teologico al Santo, un convegno organizzato dal Centro Studi Antoniani (CSA), dal Museo Antoniano e dai Santuari Antoniani di Camposampiero illustrerà la storia, la devozione e il recente restauro di quest’opera che la tradizione ci ha consegnato come giaciglio di sant’Antonio.

A introdurre il pomeriggio di studi sarà padre Luciano Bertazzo, direttore del CSA. Seguiranno gli interventi di Giovanna Baldissin Molli, direttrice del Museo Antoniano («E il cielo per giaciglio». L’ultima tavola di sant’Antonio); di Elda Martellozzo Forin, specialista di storia locale (Camposampiero e devozione francescana osservante) e di Fabrizio Magani, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Venezia e per le provincie di Belluno, Padova e Treviso (Il restauro della Tavola camposampierese di Andrea da Murano).

La «Tavola di Camposampiero», nota anche come Sant’Antonio stante sullo sfondo di un paesaggio, è una tempera su tavola del pittore veneziano Andrea da Murano, datata 1486 e proveniente dalla Cella della Visione di Camposampiero.

Almeno dalla metà dell’Ottocento è riportata la tradizione che identifica la tavola con quella su cui il Santo era solito riposarsi, anche se non sono note le precise motivazioni per cui nel 1486 si decise di apporvi una pittura. Gli autori locali ottocenteschi riferiscono anche la tradizione di un’immagine impressa dal sudore del Santo, che avrebbe così lasciato la propria effigie sul legno. Tale leggenda avrebbe indotto i devoti a staccarne dei frammenti, da venerare come reliquie del Santo, generando un danno esteso soprattutto nella zona in basso a destra dell’opera.

L’«ostensione» allestita in Basilica valorizza anche altre «reliquie» antoniane che hanno accompagnato sant’Antonio negli ultimi giorni della sua vita: il saio (rinvenuto nella ricognizione del 1981 all’interno della piccola cassa del 1263, a sua volta contenuta nella cassa originaria del 1231); la pietra usata come guanciale (proveniente dall’antico monastero di Santa Maria della Cella a Capodiponte, ovvero Arcella, donata all’inizio dell’Ottocento da Elisabetta Speroni, badessa del monastero della Beata Elena); il cilicio utilizzato da Antonio (custodito in un reliquiario d’argento opera di Ambrogio di Cristoforo del 1510-1511).

L’importante reliquia sarà riportata nella sua sede originaria, il Santuario della Visione di Camposampiero, nella seconda metà del mese di ottobre; la ricollocazione sarà accompagnata da una serie di appuntamenti a carattere spirituale e culturale.

 

Venerdì 24 giugno, ore 21.00
Sagrato della Basilica del Santo
(in caso di maltempo in basilica)
Smile, Summertime Choir in concerto

La parola inglese «gospel» significa Vangelo, buona novella. E quale miglior genere musicale poteva essere, se non il gospel, a chiudere il Giugno Antoniano 2022 ispirato alla predicazione della Parola di Dio da parte di Antonio, negli 800 anni dalla predica di Forlì, che lo svelò al mondo come uno straordinario annunciatore del Vangelo?

Sarà infatti il concerto gospel dei Summertime Choir, venerdì 24 giugno alle ore 21.00 nel Sagrato della Basilica del Santo, il gran finale del cartellone culturale di questo Giugno Antoniano.

La formazione padovana diretta dal maestro Walter Ferrulli si esibirà con 35 coristi e 5 musicisti nello spettacolo di beneficenza intitolato “Smile”, promosso dall’Associazione Gattamelata, che riunisce gli operatori economici della zona del Santo a Padova, e dalla Veneranda Arca di S. Antonio.

La serata dedicherà una particolare attenzione al progetto di sostegno dei profughi dell’Ucraina che Caritas Sant’Antonio, opera benefica dei frati del Santo, sta realizzando con l’aiuto dei frati minori conventuali dell’Ucraina, della Polonia e della Romania.

Dal 1991, anno di fondazione, il Summertime Choir ha viaggiato per l’Italia e l’Europa con i suoi concerti carichi di musica ed energia, coinvolgendo migliaia di spettatori in quello che ormai è diventato il secondo nome del coro, il “Treno dell’energia”. Per quattro anni la formazione è stata ospite di Papa Giovanni Paolo II per il concerto di Natale in Vaticano, ha partecipato a numerose altre trasmissioni televisive, tra le quali l’Ice Christmas Gala, davanti a 10mila persone al Mediolanum Forum e con milioni di telespettatori che hanno seguito la diretta TV, e la più recente apertura dell’ultima edizione di Italia’s Got Talent.

In caso di maltempo il concerto si svolgerà all’interno della Basilica.

L’ingresso è gratuito e libero fino a esaurimento dei posti.

 

Sabato 25 giugno, apertura ore 9.30 - 12.30, visita guidata ore 11.00
Padova, Oratorio dei Colombini (via dei Papafava)
Alla scoperta dell’Oratorio dei Colombini

Ultimo appuntamento nell’ambito del Giugno Antoniano 2022 con l’apertura straordinaria con visita guidata dell'antico Oratorio antoniano di S. Maria del Pianto detto dei Colombini, proprietà dal 1810 della Famiglia Papafava de Carraresi. Sarà possibile ammirare le reliquie antoniane custodite nell’Oratorio e il pozzo del miracolo del breviario e visitare anche l’attiguo giardino con il secolare platano Papafava. L’appuntamento del 25 giugno e gli altri che lo hanno preceduto sono stati promossi dall’Arciconfraternita di Sant’Antonio di Padova, che si prende cura dell’Oratorio dei Colombini dal 2017, e dall’Associazione Vecia Padova.

 

Sabato 25 giugno, ore 18.00
Basilica di S. Antonio
Santa messa dedicata a “Sant’Antonio casamenteiro”

Sabato 25 giugno alle ore 18.00 si celebrerà in Basilica di Sant’Antonio a Padova la santa messa dedicata a “Sant’Antonio casamenteiro”,  con benedizione per quanti cercano un senso alla vita, la propria strada, l’anima gemella. Un’occasione per rivolgersi al Santo con la tradizionale preghiera “Si quaeris miracula” (“Se cerchi i miracoli…”) per chiedere, con la grazia della fede, di “trovare”, oltre le cose perdute, anche ciò che è veramente importante per la propria vita, come ad esempio  l’anima gemella. Giunta alla quarta edizione, l’iniziativa rivolta in particolare a persone single dai 30 ai 50 anni che ha riscosso da subito una grande attenzione da parte dei devoti, prende spunto da una forma di devozione popolare particolarmente diffusa in Portogallo, terra natale di sant’Antonio, e nei Paesi dell’America Latina, in cui il Santo è invocato per trovare marito o moglie, ovvero per “accasarsi”, da cui l’appellativo di “casamenteiro”.

                 

INFO GIUGNO ANTONIANO

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Tel. 049-8225652 - infobasilica@santantonio.org

 

Contatti stampa

Giugno Antoniano
Ufficio stampa Messaggero di sant’Antonio - Alessandra Sgarbossa
Tel. 049-8225926 - Mob. 380-2038621 -
ufficiostampa@santantonio.org

Per info stampa sul concerto Requiem in do minore per coro misto e orchestra di Luigi Cherubini
Ufficio stampa Veneranda Arca di S. Antonio - Giuseppe Bettiol
Mob. 349-1734262 - comunicati@giuseppebettiol.it - www.giuseppebettiol.it

 

 

DIETRO LE QUINTE DEL GIUGNO ANTONIANO 2022

Il Giugno Antoniano 2022 è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica di S. Antonio, Provincia di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, con la collaborazione di Ordine Francescano Secolare di Padova, Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione culturale Palio Arcella e Rievocazione storica del “Transito di frate Antonio”.

La realizzazione della manifestazione è possibile grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Camera di Commercio di Padova, Assindustria Venetocentro.

Il Giugno Antoniano 2022 ha inoltre il patrocinio della Regione del Veneto, del Comune di Camposampiero (PD) e del Progetto Antonio 20-22 della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova.

La media partnership è in collaborazione con «Messaggero di sant’Antonio», «Messaggero dei Ragazzi», Telepace e Rete Veneta del Gruppo Medianordest.

A tutte queste realtà va il vivo ringraziamento di quanti promuovono la manifestazione.


Allegati disponibili


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  • giotto_cappella_benedizioni_santo_1.jpg
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  • locandina_concerto_21_giugno_2022.png
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  • locandina_ga_22_a3_convegno_tavola_con_loghi.jpg
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  • tavola_camposampiero.jpg
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