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Gli esodi del passato con protagonisti gli italiani e due storie di emigrazione moderne dal Giappone e dalla Germania

Storie di emigrazione di ieri e di oggi nelle pagine del «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di ottobre

4 Ottobre 2018| di Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Ha raccolto per anni il racconto di chi ha dovuto lasciare il proprio Paese, di quando, sulle navi o varcando i confini, i migranti eravamo noi. Francesca Massarotto Raouik, antropologa, giornalista e scrittrice, è stata per decenni collaboratrice del «Messaggero di sant’Antonio». Nicoletta Masetto la ricorda nell’articolo “Francesca Massarotto e i suoi migranti” a un anno dalla morte, andando a rileggere gli intensi racconti di emigrazione, raccolti con passione e rigore in una vita di lavoro, viaggiando alla ricerca degli ultimi testimoni del grande esodo di inizio ’900 e di memorie importanti che altrimenti sarebbero andate perdute. Un lascito prezioso, quello della giornalista, alla luce delle grandi migrazioni di oggi.

Laura Imai Messina, scrittrice e docente in vari atenei giapponesi, vive a Tokyo da anni ed è conosciutissima per il suo blog “Giappone Mon Amoir”, diventato un punto di riferimento non solo per la comunità italiana emigrata ma anche per i turisti. Nell'articolo “Sol Levante Mon Amour” Luisa Santinello racconta la vita in Giappone della blogger, la sua visione della cultura italiana e di quella giapponese. «Qui vivo la vita che ho sempre desiderato» - racconta -, merito di quella “cultura dell’armonia” che considera il punto di forza della sua nuova patria.

Nella città di Karlsruhe, in uno dei länder più prosperi della Germania, vive una folta comunità d'italiani. Enzo Esposito lavora per la AFB, azienda di promozione per l’occupazione che offre un servizio di impiego e consulenza, sia per i giovani che passano dalla scuola al lavoro, sia per gli adulti disoccupati. Non si tratta più, come una volta, di andare in Germania e lavorare nelle gelaterie senza qualifica e con scarse prospettive: oggi c'è un sistema che garantisce al contempo lavoro e professionalizzazione. In “Lavoro, la qualità italiana” Michela Manente spiega come funziona.

 

 


Allegati disponibili


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  • p42-giappone_l.santinello.pdf
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  • p44-germania_m._manente.pdf
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