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Il cammino della vita, tra radicamenti e strappi nel «Messaggero di sant’Antonio» di novembre

Tra le novità anche il dossier sulla gentrificazione delle “città Disneyland”, i 30 anni dalla caduta del muro di Berlino, le donne che si affrancano dalla violenza dei partner, l’intervista al comico che ha fatto di san Francesco il suo personaggio

31 Ottobre 2019| di Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

La copertina del «Messaggero di sant’Antonio» di novembre racchiude il file rouge dell’intero numero - il tema della morte e del cammino della vita, tra radicamenti e strappi – come “strappati” sono gli uomini e le donne, con la valigia sempre stretta nella mano dello scultore Bruno Catalano, che abitano una mostra diffusa a Venezia e la prima pagina del mensile. In questo mese in cui commemoriamo i defunti, a queste opere fortemente simboliche sul destino dell’essere umano rimanda all’interno l’articolo “Il viaggio della vita” di Luisa Santinello.

Nell’intenso reportage di Sabina Fadel “Le immagini dell'addio” si racconta l’arte al servizio dei malati terminali. Le attività artistiche in corsia e negli hospice diventano vere e proprie terapie per far emergere le emozioni legate alla morte, quando questa è molto più che una lontana possibilità. È quello che fa ogni giorno con dedizione Stefania Romano, arte terapeuta dell’associazione fiorentina «La Finestra».

Il camposanto è luogo d’incontro tra vivi e morti, ma non sempre è così. A Merna-Miren, paesino al confine tra l’Italia e l’ex Jugoslavia, per separare le due nazioni dopo la Seconda guerra mondiale una barriera di filo spinato divise a metà pure le lapidi. E ancora sull’isola di Santo Stefano, nel Mar Tirreno, i detenuti erano condannati all’ergastolo pure dopo morti, in un cimitero inaccessibile ai parenti. Nicoletta Masetto in “Ricordati di me” svela questi luoghi simbolo dove oggi si cerca di ricucire le memorie divise e di restituire ai defunti la pietà negata.

Il dossier del mese “Benvenuti nelle città Disneyland” di Giulia Cananzi è dedicato alla “gentrificazione”, fenomeno planetario che sfrutta le città come miniere d’oro. Voli low cost, il ciclone Airbnb, milioni di annunci di affitto sulle piattaforme turistiche, speculazioni immobiliari, il commercio che cambia pelle, le case per i residenti che spariscono, mentre i quartieri si spopolano e perdono l’anima. Perché un luogo non è fatto solo di piazze e monumenti, ma dalla vita che brulica attorno.

Il fotoreportage “Tren’anni senza muro” di Mauro Guglielminotti ricorda un anniversario importante per la storia recente dell’Europa e del mondo intero. Nel novembre del 1989 cadeva infatti la barriera di cemento e filo spinato che per 28 anni aveva diviso Berlino Est da Berlino Ovest. Ad abbattere quel muro migliaia di cittadini della Repubblica democratica e della Repubblica federale tedesche.

“Cuoca combattente” di Michela Murgia è la storia di Nicoletta Cosentino, una donna che si è affrancata dalle violenze del partner, che dimostra come, solo riprendendo il controllo della propria vita e del proprio reddito, le vittime possano uscire dalle violenze domestiche e diventare donne libere.

“Sequestrato da san Francesco” è l’intervista di Alberto Friso a Giovanni Scifoni, quarantenne attore romano, noto per la sua partecipazione a fiction televisive, che sul web valorizza il lato più sorridente e umano dei santi, in una sorta di ri-sacralizzazione. Ed è proprio il fondatore dei francescani il più ostico santo con cui l’artista si è dovuto misurare.

Il sommario del nuovo numero dal 1° novembre su www.messaggerosantantonio.it.


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