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Imparare ad amare gli altri nel «Messaggero dei Ragazzi» di febbraio
E ancora: il dossier sul tradimento, le maschere d’autore del Museo internazionale di Amleto e Donato Sartori, i Krampus che anticipano il carnevale tra i monti, il nuovo concorso rivolto ai lettori per le copertine del MeRa
Nel mese più breve dell’anno, il «Messaggero dei Ragazzi», dedica ampio spazio al tema del male che causiamo con il nostro comportamento, quando non siamo capaci di amare davvero gli altri, che vuol dire anzitutto rispettare la loro diversità e le loro scelte. Di questo scrive Davide Penello nell’inchiesta “L’amore deve crescere” realizzata con alcuni adolescenti di 15 e 16 anni. Il dramma di Giulia Cecchettin, alla fine dello scorso anno, è entrato con prepotenza negli smartphone di tutti, anche in quelli dei ragazzi, che si sono chiesti come un amore possa finire in delitto. Parole, silenzi, fiaccolate e tanti buoni propositi, non bastano per innescare un cambiamento capace di porre fine a comportamenti violenti nei confronti di chi diciamo di amare.
Gli fa eco il dossier “Voce del verbo tradire” di Maria Giulia Baiocchi con dati sulle relazioni e i comportamenti degli adolescenti. Parola molto antica che significa «consegnare ai nemici» (il traditore più famoso della storia è Giuda Iscariota che tradì Gesù), il tradire implica il venir meno della fiducia che ci lega alle persone più vicine a noi, causando ferite emotive difficili da rimarginare. Il tradimento non è solo all’interno di una coppia, ma può riguardare i rapporti tra amici, familiari, insegnanti e perfino la Patria. A questo argomento è dedicato anche il test “Sei un tradito o un traditore?” della stessa autrice.
In questo periodo di carnevale, a cui è dedicata la copertina del mese, il MeRa approfondisce il tema delle maschere, che in molti luoghi, sono diventate una tradizione che va ben oltre questo periodo. In “Maschere d’autore” Laura Pisanello conduce i lettori al Museo internazionale della maschera di Abano Terme (PD), fondato da Amleto e Donato Sartori. Le loro creazioni, vere opere d’arte portate nei più importanti teatri d’Europa da artisti del calibro di Dario Fo, Moni Ovadia, Jacques Lecoq e altri, vengono oggi utilizzate in produzioni teatrali, carnevali e nella Scuola di danza gestuale di Padova.
Antonio Gregolin nel fotoreportage “Krampus, brutti ma buoni?” racconta queste figure millenarie che anticipano il carnevale tra le valli montane. Tipiche della vigilia della festa di san Nicola (5 dicembre) e dall’infinita simbologia, i Krampus sarebbero stati sconfitti da san Nicola (il futuro Babbo Natale), e per poche notti l’anno sono liberi di scorrazzare per i borghi cadorini, friulani e triestini.
Laura Pisanello in “Il ritorno di un maestro” ha voluto ricordare Enrico Schiavinato (1925-2003), un artista che ha collaborato con la rivista soprattutto attraverso alcune bellissime illustrazioni finite spesso in prima pagina negli anni Sessanta. La Basilica di Sant’Antonio a Padova è stata per lui, fin da giovanissimo, un luogo caro, dove è “tornato” recentemente attraverso alcune sue opere a soggetto antoniano, donate dai suoi eredi alla Veneranda Arca di S. Antonio, l’ente che si occupa della conservazione del santuario.
E a proposito di copertine, il «Messaggero dei Ragazzi» lancia un nuovo contest tra i giovani lettori con la passione del disegno: inviare alla redazione le loro proposte che potrebbero diventare una prossima copertina.
Il sommario in allegato e sul sito del «Messaggero dei Ragazzi» dal 1° febbraio.