Veneranda Arca di sant'Antonio | ComunicatoStampa
Investimenti per oltre 1,4 milioni di euro in cinque anni, così la basilica continua a vivere
Il Santo, un’esperienza di comunione, domani una serata per ripercorrere l’attività della Veneranda Arca e ricordare padre Enzo Poiana
Un milione e 458mila euro per interventi di manutenzione e restauro conservativo eseguiti in basilica dal 2011 al 2016. È questa la cifra che la Veneranda Arca S. Antonio in questo ultimo quinquennio di attività ha investito nel complesso antoniano. E in oltre 600 anni di storia dell’ente due sole donne si sono sedute nel collegio di Presidenza, tra 1995 e 2005. Sono alcune anticipazioni e curiosità che si trovano nel volume Il Santo, un’esperienza di comunione che verrà presentato domani sera, martedì 4 ottobre, alle 20.45 in Basilica di Sant’Antonio a Padova.
Appena pubblicato da Veneranda Arca di S. Antonio e Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, per i tipi di Grafiche Turato Edizioni, il libro ripercorre la storia, i restauri, le proposte culturali realizzate nel quinquennio 2011-2016 dalla Veneranda Arca, l’ente che dal 1396 sovrintende alla manutenzione della basilica, ma anche la figura di padre Enzo Poiana, rettore del santuario dal 2005 sino al 16 agosto scorso, giorno della sua scomparsa improvvisa. Perché in questi undici anni, padre Poiana è stato molto più di uno dei sette membri della Presidenza dell’Arca. «Egli era colonna portante di questa antica istituzione, allo stesso modo in cui è stato perno fondamentale per la vita del santuario in una eccezionalità di quasi tre mandati consecutivi come rettore, il terzo mandato sarebbe scaduto nell’aprile 2017», ricorda il volume.
Tornando ai numeri, degli oltre 1,4 milioni di euro investiti dall’Arca nell’ultimo quinquennio, 124.458 euro sono derivati dall’utile annuale della gestione ordinaria dell’ente, come previsto all’art. 5 dello Statuto. Nel dettaglio annuale, il 2011 si è chiuso con 573.212 euro di interventi, il 2012 con 384.145 euro, il 2013 con 87.895 euro, il 2014 con 190.872 euro, il 2015 con 146.859 euro e l’ultimo anno con 125.399. Tra gli interventi più consistenti nel quinquennio si contano il restauro della facciata (246.182 euro) e la manutenzione straordinaria del grande organo (86.400 euro), realizzati nel 2011; il rifacimento dei tetti (88.589 euro) e la messa in sicurezza dopo i danni del terremoto (63.000 euro) realizzati nel 2012. Mentre nel progetto di catalogazione e riordino dell’Archivio storico della Veneranda Arca, realizzato per stralci, sono stati investiti complessivamente nel quinquennio 123.600 euro, comprensivi della pubblicazione del libro-inventario cartaceo e digitale.
Ciò è stato possibile grazie ai notevoli sforzi nella gestione ordinaria dell’ente e soprattutto grazie alla costante attività di ricerca fondi, come ha sottolineato il Delegato pontificio per la basilica, monsignor Giovanni Tonucci nell’introduzione del volume. «Le condizioni economiche, con una crisi che continua ad affliggere il mondo intero, hanno pesato negativamente sulle possibilità di azione della Veneranda Arca – ha scritto –. Il prestigio dell’istituzione, preservato grazie all’autorevolezza e alla competenza dei membri della sua Presidenza, ha permesso comunque di convogliare verso il santuario l’interesse generoso e fattivo di enti e di privati, i quali, esercitando il loro mecenatismo, hanno permesso interventi di restauro, necessari per la preservazione e la migliore visibilità di alcuni dei tanti capolavori, che rendono il Santo uno scrigno di storia e di bellezza».
La serata, con inizio alle 20.45, sarà moderata dalla giornalista Cristina Sartori; intermezzi musicali con padre Francesco Panizzolo e fra Alberto Tonello.
Scarica il comunicato stampa, il Bilancio di fine mandato 2011-2016 e la Cronotassi dei presidenti della Veneranda Arca di S. Antonio dall'area download in calce.
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