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La dignità della diminuzione, ovvero le rinunce che riempiono la vita, sul «Messaggero dei Ragazzi» di marzo

Tra gli altri temi l’inchiesta sulla violenza sulle donne realizzata insieme ai giovanissimi; le proposte per un ambientalismo coerente; la ricerca di un lavoro da amare

6 Marzo 2021| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Chiama in causa direttamente i ragazzi il MeRa di marzo che, nel nuovo numero, lancia alcune proposte per un mondo migliore. A partire da qualche rinuncia, sia essa nel senso di digiuno, quello quaresimale visto il periodo, sia di eliminare il superfluo dalle nostre case e dalle nostre vite. Il direttore del mensile francescano per i giovanissimi in “La dignità della diminuzione” invita a scoprire o riscoprire il piacere di “stare senza”, perché i gesti di “diminuzione”, che creano spazi vitali “vuoti” nelle nostre giornate e nelle nostre case, insegnano di più di come siamo o cosa potremmo fare rispetto alla nostra compulsione a prendere, avere, comprare. E forse impareremmo anche che una vita intensa e bella è possibile seppur nelle avversità.

In “Telefonate per un mondo migliore” fra Fabio Scarsato invita alla coerenza i giovani dei Fridays for future che, in era pre-covid, avevano riempito le piazze di tutto il mondo. La tutela dell’ambiente è sicuramente un diritto, ma oltre alla protesta perché non impegnarsi di persona con qualche gesto concreto, come rinunciare al telefonino di ultima generazione e rigenerare il modello in uso? Dei 10 milioni di apparecchi di telefonia mobile venduti nel mondo dal 2007, solo il 15% è stato riciclato e 14 milioni di “vecchi” smartphone giacciono nei nostri cassetti, anche se potrebbero ancora funzionare. Questi “rifiuti speciali” sono causa di inquinamento e di notevoli emissioni di Co2 secondo l’Onu, e alcuni metalli tra i loro componenti sono estratti da miniere dove non si rispetta non solo l’ambiente ma nemmeno i diritti umani e dei lavoratori, spesso bambini.

Tema forte, anzi fortissimo, è quello che affronta l’inchiesta di Davide Penello “È ora di dire basta”alla violenza contro le donne. Un fenomeno a dir poco allarmante: ogni tre giorni una donna è vittima di femminicidio (dati Istat ed Eures 2019/2020). Come di consueto, l’autore interpella direttamente gli adolescenti a partire da un miracolo di sant’Antonio rivisto alla luce dell’attualità. In questo caso, quello in cui il Santo salva una moglie ridotta in fin di vita dalle percosse del marito violento. E come in molte altre puntate della serie di inchieste i giovani si dimostrano consapevoli, informati e sensibili. Come Pietro (15 anni): «mi sembra ci siano ancora troppi casi in cui gli uomini maltrattano, violentano e uccidono le donne, soprattutto tra le mura domestiche. Dobbiamo dire basta e per farlo dobbiamo fare un profondo lavoro culturale all’interno della nostra società. Non è sufficiente parlarne solo il 25 novembre di ogni anno, ogni giorno dovrebbe essere una giornata internazionale contro la violenze sulle donne». Gli adulti dovrebbero prendere appunti.

Sul mensile si affronta anche il tema delle professioni, come invito a pensare a un futuro lavoro da fare con passione (LavoriAmo). In questo numero si parla di medici, con interviste a chi questo lavoro lo fa sul serio, sia nel nostro Paese che in missione (“Perché non fare il medico?” di Laura Pisanello). Ma anche di nuovi lavori, come quello dei tree climbers (scalatori di alberi), che si prendono cura delle “colonne che sorreggono il cielo”, gli alberi, giganti verdi che continuano a offrirci ossigeno, aria pulita, frutti, biodiversità, ombra. Il pezzo “L’età degli alberi” è di Antonio Gregolin.

 

Su Meraweb.it l’indice completo del nuovo numero: https://www.meraweb.it/messaggero-dei-ragazzi-marzo-2021/


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