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La pietà popolare in nome del Santo nello speciale Veneto del «Messaggero di sant’Antonio»

A novembre 12 pagine collegate al progetto Antonio 20-22 con servizi, interviste, approfondimenti dal Veneto

25 Ottobre 2021| di Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Il mensile francescano dallo scorso gennaio ripercorre il cammino di Antonio lungo la penisola a 800 anni dal suo arrivo. Ogni mese una regione toccata dal Santo e un tema a lui caro che la contraddistingue


 

Continua il viaggio del «Messaggero di sant’Antonio» sui passi del Santo a 800 anni dal suo arrivo in Italia, nell’ambito del progetto “Antonio 20-22” (www.antonio2022.org). Lo speciale di 12 pagine del numero di novembre è dedicato alla “pietà popolare” e tocca il Veneto.

A introdurre lo speciale di 12 pagine l’articolo “A chi tocca, tocca” del direttore fra Fabio Scarsato che analizza il cosiddetto “gesto del pellegrino”, quello che compiono i moltissimi devoti una volta raggiunta l’Arca del Santo con le spoglie di Antonio, luogo per eccellenza di pietà popolare. «Lui, che tutti ora “toccano” nella sua tomba, ha toccato per primo i cuori di uomini e donne. Un tocco benedetto, il suo, che ha scatenato guarigioni di corpo e spirito – scrive il francescano – Un gesto egualitario, che accomuna vescovi, frati, uomini e donne di ogni età, nazionalità, cultura, persino religione. Un gesto molto umano. Non ci si vergogna a compierlo e neppure ha bisogno di spiegazioni: dice tutto il nostro bisogno di appoggiarci a qualcun altro, di sentirlo concretamente accanto a noi. Appunto, quasi di toccarlo. Non è un meno di fede, semmai è ribadire tutta la concretezza del nostro credere».

Che senso ha la pietà popolare per i ragazzi e le ragazze di oggi? Sabina Fadel nell’articolo “Venezia. In cammino con Maria” si sofferma sul pellegrinaggio a piedi dalla Basilica di San Marco alla Chiesa di Santa Maria della Salute la sera del 20 novembre, vigilia della festa della Madonna della Salute. L’esperienza del patriarcato veneziano affonda le sue radici nella grande storia di Venezia: il voto alla Madonna di far cessare la terribile epidemia di peste bubbonica del 1630-1631 da parte del patriarca Giovanni Tiepolo e del doge Nicolò Contarini. L’attuale pellegrinaggio risale agli anni ’80, quando la pastorale giovanile si sviluppò in diocesi come realtà autonoma. Fu voluto dall’allora patriarca Marco Cè per aiutare i ragazzi e le ragazze a vivere un loro personale atto di affidamento alla Madonna. E ancora oggi richiama moltissimi giovani e giovanissimi, confermando l’appeal della proposta. Quest’anno il tema del pellegrinaggio sarà la centralità dell’esperienza di fede come fondamento della vita cristiana, anche e soprattutto in tempo di crisi.

In “Benvenuti alla casachiesa”, Giulia Cananzi presenta il progetto di Caritas Sant’Antonio di questo mese, che beneficerà una realtà di Facen di Pedavena (BL) per ragazzi in difficoltà (la Comunità Villa San Francesco) e per persone con disabilità mentale (la cooperativa Arcobaleno) dopo mesi di difficoltà umane ed economiche dovute alla pandemia. Un’esperienza ecclesiale tra le più interessanti e innovative, quella della casa chiesa, che al suo interno ospita il Santissimo Sacramento, la cucina per gustare caffè e torte solidali, aula studio con pc per lo smartworking, biblioteca e pure due originalissime collezioni museali.

Focalizzati sul tema della pietà popolare sono anche gli articoli di fra Danilo Salezze (“L'olio che unge e illumina”) e di Sabina Fadel (“Il luogo più amato”).

Il primo ricorda come sant’Antonio non abbia mai perso di vista la “sua” Padova: segno plastico di questo legame è la statua bronzea di sei metri che, in vetta al campanile dell’Arcella, dove il Santo sostò ormai morente nel giugno 1231, benedice la città. «Non più la città contenuta nel perimetro murario duecentesco, ma quella che ormai gli è cresciuta intorno in una sequenza di trasformazioni e di sviluppi urbanistici, sociali e culturali inaspettati e non facili da integrare. Decine e decine di nazionalità diverse hanno ormai ridisegnato a fondo questo crogiuolo multietnico di religioni, culture e stili di vita che è l’Arcella, vero e proprio “laboratorio” di umanità. Molti, alzando gli occhi verso quella statua benedicente, forse oggi non capiscono più perché lo sguardo del Santo punti proprio in quella direzione e che cosa questo suggerisca all’attuale città».

La seconda ripercorre la storia, l’arte e la vita della Cappella dell’Arca, cuore pulsante della Basilica antoniana, frequentato da devoti di tutto il mondo. Qui sono conservate le spoglie mortali di Antonio e qui i pellegrini vengono a deporre affanni e speranze, perché sia lui a portarli al Signore.

 

Il «Messaggero di sant’Antonio» media partner del progetto “Antonio 20-22”

Il «Messaggero di sant’Antonio» è media partner del progetto “Antonio 20-22” (www.antonio2022.org), con cui la Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei frati minori conventuali vuole ricordare gli ottocento anni della vocazione francescana di Antonio e del suo incontro con Francesco d'Assisi (“Antonio 20-22” è in fase di rimodulazione del proprio calendario a causa degli eventi pandemici). Mese dopo mese sulla rivista le pagine “Sui passi di Antonio” e “Antonio oggi” saranno dedicate a una differente regione italiana (o a un territorio antoniano significativo) e declinate attraverso un tema caratterizzante e un luogo di devozione popolare legato al Santo, ripercorrendo idealmente il cammino fatto da Antonio in Italia. Di seguito il piano editoriale:

MESE

REGIONE/TERRITORIO

TEMA

Gennaio

Sicilia

Accoglienza

Febbraio

Calabria

Legalità

Marzo

Basilicata

Il Creato

Aprile

Campania

Periferie

Maggio               

Umbria

Incontro

Giugno

Toscana

Silenzio

Luglio-Agosto

Emilia Romagna/1

Parola di Dio annunciata

Settembre

Emilia Romagna/2

Economia (usura)

Ottobre

Friuli Venezia Giulia

Missionarietà

Novembre

Veneto

Pietà popolare

Dicembre

da Padova al Mondo

Universalità del messaggio di Antonio


Allegati disponibili


  • 68_cs_20211025_msa_in_veneto_pieta_popolare.doc
    364544 Kb


  • messaggerosa_11_2021_suipassiantonio_veneto_pp45-58_estratto.pdf
    1030602 Kb