Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
La storia dell’emigrazione italiana in Francia, le vacanze-lavoro nei musei inglesi, il Paese dei Maori visto da un altoatesino
Sono alcune delle storie dei nostri emigrati nel «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di luglio-agosto
Dalla Gran Bretagna arrivano le proposte di volontariato culturale suggerite da Luisa Santinello nell’articolo «Vacanze-lavoro al museo» che traccia una mappa dei progetti più interessanti. Molti musei inglesi offrono infatti ai giovani, ma non solo, la possibilità di fare volontariato al loro interno, dal Museum of London, il primo a essere stato accreditato per questo tipo di attività, al British Museum fino al Cinema Museum. Requisiti per partecipare? Passione e buona conoscenza della lingua.
Alessandro Bettero firma la recensione della mostra «Ciao Italia!», al Museo nazionale della storia dell’emigrazione di Parigi fino al 10 settembre. Italiani e francesi sono uniti inscindibilmente da storia e cultura; l’esposizione narra l’emigrazione italiana in Francia e i suoi protagonisti dal 1860 al 1960, dando conto di quanto sia stato importante l’apporto degli italiani al Paese d’Oltralpe. Un’epopea leggendaria fatta, tra gli altri, da nomi (e cognomi) come Yves Montand (Ivo Livi), Serge Reggiani e i Bugatti, come descrive l’articolo «Ciao Italia! 100 anni di emigrazione in mostra».
Dall’Alto Adige ad Aotearoa, il nome maori della Nuova Zelanda. È il viaggio di Luca Montagni, originario di Bressanone (BZ) e da dodici anni ad Auckland, in Nuova Zelanda, che fa da guida turistica alternativa in uno dei Paesi più incontaminati e suggestivi del mondo. La sua storia è raccontata da Sara Bavato nell’articolo «Alla scoperta di Aotearoa».
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