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Le novità del MeRa di dicembre
La guerra in Siria vista attraverso i bambini di Aleppo e il loro parroco. Due compagni di scuola, un italiano e un marocchino, dialogano su accoglienza e diversità. Ultima puntata per il fumetto antropologico “L’acchiappanuvole”
Qualcuno pensa che siano “regalare” e “fare festa” i verbi classici del Natale. E invece è “cercare” il verbo per antonomasia di questo periodo, spiega Fra Simplicio, nella sua rubrica Incredibile. In “Chi cerca è trovato!” il direttore racconta di come tutti a Betlemme, in quei giorni di 2000 anni fa, cercassero qualcosa: Maria e Giuseppe un alloggio, i pastori e i re magi un neonato, Erode di uccidere uno sconosciuto bambino che temeva come potenziale usurpatore.
Come hanno vissuto la quotidianità della guerra in Siria, devastata da sei anni di conflitti, i tanti ragazzini di Aleppo, coetanei dei lettori del MeRa? A raccontarcelo Laura Pisanello che nel dossier “Un nuovo colore per Aleppo” raccoglie la testimonianza di padre Ibrahim Alsabagh, francescano siriano, parroco di San Francesco ad Aleppo. Nella città simbolo della Siria ha contribuito a far tornare la speranza a dispetto dei bombardamenti, organizzando aiuti di prima necessità e oratori estivi con più di mille partecipanti. Un piccolo miracolo! Il MeRa che ha incontrato il francescano nei mesi scorsi racconta il tema della guerra siriana adattando il linguaggio ai giovanissimi.
Davide Penello firma l’inchiesta “Accogliersi nella diversità!”. Come dietro a una telecamera il MeRa fa incontrare due sedicenni, Amine, nato in Italia con origini marocchine, e Carlo, italiano di nascita e di famiglia. Si conoscono da tre anni, ma mai avevano passato un pomeriggio insieme per parlare di sé, di accoglienza e diversità. E di come si vedono l’un l’altro. «Mi accorgo che ci sono degli stranieri quando per strada incrocio il loro sguardo. Un volto pieno di tanti perché! A volte mi piacerebbe sapere cosa pensano, cosa hanno vissuto, come sono arrivati a decidere di lasciare la propria terra», inizia Carlo. «Per me non esistono stranieri, ma persone, che tentano di vivere la propria vita con coraggio e dignità», risponde Amine. Vale la pena di scoprire come finisce questo dialogo…
Sul versante fumetti, infine, da segnale l’ultima delle tre puntate di “L’acchiappanuvole”, ambientato nella tribù dei Dogon, una popolazione del Mali. Il protagonista è un adolescente di nome Amakala. La storia dei francesi Beka e Marko, della casa editrice Dargaud, tradotta per la prima volta in Italia sul MeRa da Luisa Varotto, ha un taglio antropologico e si sofferma sulle tradizioni religiose, sociali e ambientali dei Dogon. Mentre “Fra Mignolo”, con disegni e sceneggiatura di Luca Salvagno, ci regala in quattro tavole dal sapore jacovittiano “Mignolata natalizia”, un fumetto sulla realizzazione di un presepe speciale.
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