È di stringente attualità il dossier del «Messaggero di sant’Antonio» di marzo dedicato alla grave crisi tra Russia e Ucraina, da ieri scatenatasi in conflitto armato vero e proprio. In “La guerra sospesa” Fulvio Scaglione approfondisce i motivi delle origini della guerra tra le due nazioni, gli interessi internazionali che li sottendono e il ruolo degli USA. Trent’anni dopo il crollo dell’Urss, la Russia e i Paesi dell’Europa dell’Est sono tuttora prigionieri della loro storia comune. Con un focus sulla chiusura di Memorial, la storica ong per i diritti umani. Un’anteprima dell’approfondimento si può leggere sul sito Messaggerosantantonio.it: https://messaggerosantantonio.it/content/la-guerra-annunciata-0.

“Chi ha paura del lupo?” è il titolo dell'articolo di Luisa Santinello sulla presenza dei lupi in Italia, sempre più frequenti, e sulla paura veicolata dalla disinformazione che dilaga tra abitanti, turisti e allevatori. Ma questo animale selvatico è davvero una minaccia per noi? Che cosa c’è di vero nelle notizie che infestano il web e alimentano la paura?

“Un’artista in corsa” è l’intervista esclusiva a Nek, al secolo Filippo Neviani, di Stefano Marchetti. In gennaio, allo scoccare dei 50 anni, il cantautore, che ha recentemente scritto un libro, ha voluto raccontarsi al «Messaggero di sant’Antonio». Dalla musica alla fede, dall’esperienza nelle favelas brasiliane con la comunità Nuovi Orizzonti sino alla famiglia.

Un’insolita e per alcuni «poco ortodossa» Via Crucis con l’aggiunta di una quindicesima stazione perché «senza la speranza di Risurrezione non avrebbe senso alcuna Passione». È quella di Marco Toso Borella, eclettico artista veneziano, che ci fa conoscere Alvise Sperandio in “Il «Leonardo» di Venezia”. Dalla sua Via Crucis di vetro, unica al mondo, l’auspicio di una risurrezione della città lagunare e dell’isola di Murano, che sappia ripartire dalle persone. All’opera d’arte di Toso Borella è dedicata anche la copertina del numero “quaresimale”.

Dalle steppe della Mongolia alla depressione della Dancalia etiopica, le donne di terre estreme, in una resistenza quotidiana, generano e proteggono la vita. Nel reportage “Sorelle di terre estreme”, Caterina Borgato racconta in immagini e parole, le donne incontrate nel suo cammino. Una rivoluzione silenziosa della sorellanza, colta dall’obiettivo di una fotografa viaggiatrice.

L’articolo “Il sogno di Eyob” di Vanni Zagnoli ci fa scoprire la storia di Eyob Faniel Ghebrehiwet e, soprattutto, l’uomo dietro l'atleta. È la vicenda incredibile di riscatto di un giovane, giunto in Italia dall'Eritrea, e primo italiano ad aggiudicarsi il bronzo nell'ultima edizione della maratona di New York venticinque anni dopo il campione olimpico Stefano Baldini.

Siamo sicuri che le donne nel melodramma siano sempre e solo vittime? E che le tragedie, di cui sono ingiustamente protagoniste, non siano in realtà solo un modo per raccontarne lo spessore? “Donne all'Opera” di Sabina Fadel va a curiosare tra i personaggi femminili del Bel canto, scoprendo che dietro le loro storie spesso tragiche si nasconde l'intento di musicisti e librettisti di mostrare la superiorità dell'universo femminile.

Nelle pagine di cultura di questo mese da segnalare anche “L’arte medievale a Pistoia” di Claudio Zerbetto, dedicato alla prima grande mostra itinerante sulle arti figurative della città toscana, crocevia di artisti fra romanico e gotico.

Il sommario del mese sul sito del «Messaggero di sant’Antonio» dal 1° di marzo e in allegato nella Sala stampa del Messaggero.