Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
L’Egitto dopo il viaggio di papa Francesco, la legge sulla legittima difesa raccontata con il graphic journalism, il 25° anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio
Le novità dell’edizione nazionale del «Messaggero di sant'Antonio» di luglio-agosto
La storia di copertina di questo numero è dedicata all’Egitto dopo il viaggio pastorale di papa Francesco al Cairo. Sullo stesso tema, all’interno, il giornalista e fotografo freelance Gilberto Mastromatteo firma il reportage “L’estremista della carità”: è il racconto della storica visita di Bergoglio vista con gli occhi degli egiziani – cattolici e copti, giornalisti, prelati e gente comune – tra messaggi di speranza e un rinnovato impegno per il dialogo interreligioso.
Decisamente originale per il mensile francescano il dossier. Utilizzando il linguaggio del graphic journalism, Mattia Moro, un giovane illustratore, ha realizzato “In tempo di notte”, che analizza cosa cambia e perché con la legge sulla legittima difesa approvata a maggio dalla Camera e ora in attesa di passare al Senato.
“Essere social” è il titolo dell’editoriale di fra Fabio Scarsato. In tono ironico il direttore responsabile del «Messaggero» lancia alcune riflessioni su come le nuove modalità comunicative, tanto care non solo ai giovanissimi ma anche agli adulti, possono influenzare le relazioni face to face.
Continua il viaggio attraverso l’Italia e non solo alla ricerca delle tracce della devozione antoniana. Questo mese con il fotoreportage “Mandi, sant’Antoni di Glemone” Andrea Semplici porta i lettori del «Messaggero» a Gemona, in Friuli, per scoprire una storia di fede secolare. Sarebbe stato addirittura il Santo in persona a sovrintendere alla costruzione del primo santuario francescano che, secondo un antico manoscritto inglese, potrebbe essere la chiesa dedicata a sant’Antonio più antica del Bel Paese.
Cosa rimane delle stragi di Capaci e via D’Amelio, doloroso spartiacque nel nostro Paese? Quale memoria restituire alle giovani generazioni? Per il 25° anniversario degli omicidi di Falcone e Borsellino, Nicoletta Masetto ripercorre in “Venticinque anni dopo” le vicende dei due giudici attraverso gli occhi di uno dei loro più stretti collaboratori. Un faccia a faccia con quanti, ancora oggi, testimoniano che un’alternativa alla mafia è possibile. A partire dagli oltre 7.500 visitatori, soprattutto giovani e studenti, che in meno di un anno hanno visitato il Palazzo di giustizia di Palermo in ricordo di Falcone e Borsellino.
Alessandro Bettero, nella storia di vita “La musica della pace”, narra la scelta musicale (e di vita) dell’americana Diane Kaplan che con l’araba Meera Eilabouni e l’israeliana Dana Keren forma il gruppo musicale “Three Women, Three Mother Tongues” cantando in ebraico, arabo e inglese. Messaggere di pace e dialogo attraverso la musica che affratella e unisce cristiani, ebrei e musulmani.
Negli ultimi decenni si sta approfondendo un filone della scrittura che favorisce non solo l’autocoscienza e la consapevolezza di se stessi, ma addirittura veri e propri percorsi di guarigione. Sabina Fadel in “Il potere della scrittura” analizza le diverse tipologie di “scrittura terapeutica” e intervista alcuni pionieri di queste tecniche. Tra le esperienze raccolte anche quella veneziana della scrittura in carcere con i ragazzi (“Narrarsi per ritrovarsi” di Michela Manente).
RespirArt, in Val di Fiemme, è uno dei parchi d’arte più alti del mondo, nel quale installazioni e paesaggio si fondono in un’opera viva. In “Quando l’arte si respira ad alta quota” Luisa Santinello racconta questo museo naturale a cielo aperto e a duemila metri di altezza che, per l’estate 2017, propone anche una rassegna musicale.
Sul mensile anche le consuete rubriche curate, tra gli altri, da Goffredo Fofi, Ritanna Armeni, Alessandro D’Avenia, Chiara Giaccardi, GianCarlo Bregantini, padre Ermes Ronchi, Giulio Albanese.
Il sommario su www.messaggerosantantonio.it.