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Lo chef di tre papi nel «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di dicembre

Italiani in fuga dal Regno Unito, l’intervista in esclusiva al nuovo presidente OSDIA che rappresenta i cittadini americani di discendenza italiana, la ricercatrice italiana che in Canada studia l’elettronica “verde”

1 Dicembre 2021| di Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

«Il cibo parla a chi lo servi e a chi lo prepara, ma la vera gioia sta nel condividerlo», parola di Sergio Dussin, divenuto famoso in tutto il mondo per essere lo chef di tre papi. Trevigiano, 65 anni di età, di cui quasi venti trascorsi in Vaticano nelle cucine della residenza dei pontefici. «Papa Giovanni Paolo II amava gli asparagi, papa Benedetto XVI non rinuncia a una fetta di Sacher, e papa Francesco mangia anche pane e buon formaggio o una pizza – confessa –. L’emozione più grande? Il pranzo per 1.500 poveri». La sua storia e quella della sua famiglia è stata raccolta da Nicoletta Masetto in “Sergio Dussin. Chef di tre Papi”.

La Brexit e il Coronavirus hanno generato un’onda di ritorno di italiani dal Regno Unito. Lo rivela il secondo Rapporto curato dal Comites di Londra e dall’Associazione Manifesto di Londra. Alessandro Bettero in “Addio Londra” analizza il destino degli italiani in Gran Bretagna: «se fino a pochi anni fa, il Regno Unito era in cima ai sogni dei giovani italiani per le opportunità di studio e di lavoro, oggi quel mito sembra crollato sotto i colpi di una quotidianità cruda e ostile a cui molti hanno deciso di rinunciare».

“Sardegna cuore del Mediterraneo” di Luisa Santinello recensisce la mostra itinerante sull’antichissima cultura sarda a partire dal Neolitico medio che fino all’11 settembre 2022 attraversa Germania, Russia, Grecia per poi tornare in Italia. Inaugurata a Berlino lo scorso 30 giugno, la mostra «Sardegna Isola Megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo» mira a raccontare la cultura sarda anche a chi in Sardegna non è mai stato, facendo da ponte tra diverse culture e scoprendone, di tappa in tappa, le connessioni.

Vittorio Giordano in “Siamo l’orgoglio dell’America”, intervista in esclusiva per l’edizione italiana per l’estero del «Messaggero di sant’Antonio» l’avvocato Robert A. Bianchi, nuovo presidente dell’OSDIA, l’Ordine dei Figli e delle Figlie d’Italia in America, il più antico organismo a supporto dei cittadini americani di discendenza italiana. Sollecitato dalle domande del giornalista, il neo presidente rivendica il diritto degli italoamericani di essere trattati come comunità, contro pregiudizi e stereotipi basati su film e serie tv.

In un mondo sempre più digitale, l’uso generalizzato dei dispositivi elettronici comporta un crescente impatto ambientale, oltre all’esaurimento dei minerali alla base degli elementi chimici necessari per l’industria dell’elettronica. Clara Santato, rodigina di origini, marchigiana di adozione e ora in Canada in qualità di docente al Politecnico di Montréal, si occupa di ricerca sulla biodegradabilità dei materiali elettronici, una soluzione che renderebbe più sostenibile un settore industriale ormai imprescindibile. Ne parla sempre Giordano in “L’elettronica verde di Clara Santato”.

Da oltre due decadi il 31 dicembre a dare il primo benvenuto al nuovo anno è la baia di Sydney in Australia, illuminata a festa da migliaia di fuochi d’artificio, le cui immagini fanno puntualmente il giro del mondo. Un incredibile spettacolo pirotecnico diretto da una famiglia italo-australiana: i Foti. I due fratelli Vince e Sam vantano una tradizione in ambito pirotecnico di secoli: l’attività dei loro avi ebbe infatti origine nella Sicilia di fine Settecento. Sara Bavato ricostruisce la loro storia in “Sydney, i fuochi dei Foti”.

Laura Napoletano con “I murales di Sally” ci porta in Cile a conoscere Sally Lattanzi, giovane artista di murales di origine italiana che vive nella Patagonia cilena. In sette anni, toccando cinque Paesi dell’America Latina, dall’Argentina all’Uruguay, Sally ha dipinto oltre sessanta murales, il più alto dei quali si trova a Rosario, in Argentina.

“La scelta di Emilio” di Andrea D’Addio è la storia di Emilio Spanu classe 1982, nato e cresciuto a Cagliari, uno degli oltre 6 mila italiani ufficialmente residenti in Polonia. L’uomo, che lavora a Varsavia, racconta la sua vita nella capitale e il suo rapporto con i cittadini polacchi che sono in generale a favore dell’integrazione europea, benché a livello politico il governo non abbia ancora chiaro che rapporto voglia avere con l’UE.

 

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