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Natale nella “Terra promessa”, dove la pace tra ebrei e arabi è possibile, sul «Messaggero di sant’Antonio» di dicembre

Tra le novità anche il focus sulle bioplastiche, il fotoreportage lungo le vie del racket della prostituzione a Castelvolturno, le interviste a Vincenzo Morgante di TV2000 e Nunzio Galantino

10 Dicembre 2019| di Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

È dedicato al Natale in Terra Santa il «Messaggero di sant’Antonio» di dicembre. Il dossier del mese “Terra promessa” racconta come si vive il Natale nei luoghi in cui è nato Gesù attraverso storie di solidarietà, vicinanza, promozione di pace e giustizia fra ebrei e palestinesi. I giornalisti del mensile sono andati a caccia di storie di perdono e amore che attraversano quella che un tempo era la terra del popolo eletto, mentre oggi è la terra perduta, sfigurata dall’odio e dalla violenza, come spiega il direttore fra Fabio Scarsato. C’è la cooperativa Syndianna di Galilea che promuove la cooperazione arabo-ebraica coltivando i vigneti nella Valle del Cremisan (“Olive e vino per lavare le ferite” di Nicoletta Masetto). La storia di Yehuda Stolov, che si è trasformato da ebreo radicale in fondatore di una delle più importanti esperienze di dialogo interreligioso in Terra Santa (“Nati per vivere assieme” di Giulia Cananzi). Il “prima” e il “dopo” degli israeliani Chen e Netta e dei palestinesi Mohamed e Osama che, da guerriglieri a vario titolo, uno contro l’altro, hanno riposto le armi e sono diventati attivisti dell’associazione Combatants for peace (“Combattenti per la pace” di Alberto Friso). Il modello di dialogo , rispetto e convivenza unico in Terra Santa del villaggio Neve Shalom – Wahat al-Salam, che significa Oasi di pace, a metà strada tra Gerusalemme e Tel Aviv dove ebrei e arabi palestinesi convivono insieme (“Abbattiamo i muri per incontrare l’altro” di Claudio Zerbetto).

A partire dal XX secolo la plastica è diventata uno dei materiali più presenti nella nostra quotidianità. Difficile farne a meno per la sua praticità di utilizzo, ma al tempo stesso le sue ricadute negative in termini di inquinamento sono pesanti. Che cosa fare? La ricerca scientifica è in grado di proporre alternative valide? In “Bioplastiche, queste sconosciute” Maria Giovanna Romanelli fa il punto della situazione sulla ricerca, guardando alle nuove normative europee sulle plastiche usa e getta che, a partire dal 2021, non si potranno più utilizzare.

La chiamano la «professione più vecchia del mondo», quasi a voler giustificare una pratica che è, in realtà, la forma più assoluta di sfruttamento di un essere umano. E che rappresenta, per le organizzazioni criminali, la terza fonte di guadagno dopo il traffico di armi e quello della droga. Nel fotoreportage “Le vie di Castelvolturno” Alessio Paduano ci porta nel comune della provincia di Caserta dove più della metà della popolazione è costituita da immigrati, per lo più irregolari, e dove le ragazze nigeriane, che arrivano in Europa convinte di costruirsi una vita migliore, vengono ridotte in schiavitù e costrette a prostituirsi. A loro è dedicato anche il box di Nicoletta Masetto “Medea in strada”, spettacolo teatrale itinerante lungo le strade della prostituzione in varie città italiane.

Al buon uso delle parole, nella vita quotidiana, nelle relazioni e in tv sono dedicate le due interviste di Sabina Fadel a Nunzio Galantino, nuovo presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Santa Sede, incontrato in Basilica del Santo in occasione di Solidaria 2019 (“Confini e sconfinamenti”), e a Vincenzo Morgante, direttore di Tv2000 e InBluRadio, realtà editoriali targate Cei, dove informazione e intrattenimento hanno il sapore e lo stile del Vangelo (“La televisione dei contenuti”).

«Il Signore vuole da tutti noi che si diventi sempre più grandi. Ecco il motivo delle prove: vivere, lasciando che tutto il senso della nostra vita lo sappia e lo conosca Lui solo». Così scriveva Benedetta Bianchi Porro, proclamata beata il 14 settembre scorso. In “Che sia Benedetta!” don Andrea Vena ripercorre la vita e la testimonianza di questa giovane donna, conosciuta attraverso i suoi scritti e i suoi famigliari.

Il sommario del nuovo numero su www.messaggerosantantonio.it.


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