Sono quasi 6500 gli italiani che oggi risiedono in Portogallo secondo la Fondazione Migrantes. Non soltanto pensionati, seppure questi siano molti. Ad attirarli non solo il clima mite e la buona qualità della vita, ma anche notevoli vantaggi fiscali. Luisa Santinello in “Trasferirsi a Faro: i consigli dell’esperta” intervista Maddalena Di Santo, classe 1982, originaria di Napoli, che nel Paese della penisola iberica si è trasferita in pianta stabile e ha aperto un’agenzia per quegli italiani che, come lei, vogliono mettere radici nell’antica terra dei lusitani.

In Basilica del Santo, a Padova, i confratelli lo chiamano ancora, con affetto e stima, frère Jean Paul, come facevano i tanti italiani che padre Gianpaolo Pinato ha seguito in oltre 50 anni di attività pastorale all’estero, in gran parte in Francia. Nell’articolo “La missione di frère Jean Paul” Nicoletta Masetto ricorda l’impegno per i nostri emigrati in Germania, Francia e Austria del francescano, che recentemente è stato premiato tra i “Padovani nel Mondo 2017”.

Non solo gli italiani nel mondo ma gli «italici», coloro cioè che si riconoscono nell’identità culturale italiana, sono una grande risorsa economica e intellettuale per il Bel Paese. Ne è convinto Piero Bassetti, imprenditore ed ex politico, primo presidente della Regione Lombardia nel 1970, che da 20 anni spende le sue energie per promuovere questa visione allargata dell’italianità nel mondo. La sua idea di global communities liquide, oltre gli Stati nazionali, è raccontata dagli USA da Vincenzo Pascale nell’articolo “Piero Bassetti: verso un Commonwealth Italico”.