Messaggero dei Ragazzi | ComunicatoStampa

Quando l’impossibile diventa possibile sul MeRa di gennaio

Nel primo numero del 2021 il «Messaggero dei Ragazzi» presenta l’inchiesta ispirata all’attualità dei miracoli di sant’Antonio

2 Gennaio 2021| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Inoltre il nuovo racconto in esclusiva della scrittrice per ragazzi Gigliola Alvisi. Il focus sugli Yanomami, un popolo in pericolo. Quando la dignità passa attraverso un nome


«Si volta pagina. Si chiude un anno e ne inizia uno nuovo. Tempo perciò di propositi e bilanci. E più che mai questa volta non possiamo sottrarci impunemente né dagli uni né dagli altri. Perché effettivamente non ci scorderemo tanto facilmente del 2020, che probabilmente finirà diritto nei prossimi testi di storia. Eppure qualcosa dovremmo pur aver imparato anche da quest’anno così tormentato. Se vogliamo pensare di affrontare in maniera diversa e migliore non solo il 2021, ma tutta la nostra prossima vita. Se non altro per decidere come davvero ci interessa vivere». Con queste parole di augurio ai giovanissimi lettori fra Simplicio nell’editoriale dà il via al «Messaggero dei Ragazzi» del nuovo anno che si è appena aperto.

Uno straccio di nome e cognome lo si concede a tutti, persino al pesce rosso nell’angusta boccia di vetro, o al nostro cagnolino. Tanto più, quindi, dovrebbe succedere anche alle persone, visto che, come recita l’articolo 7 della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia, dal momento della nascita ogni bambino ha diritto ad avere un nome. Ma non è sempre così e a volte questo diritto fondamentale è stato conquistato con fatica e dopo tanto, troppo, tempo. Per la rubrica “Cose nostre”, intitolata questo mese “Chiamateci per nome”, fra Fabio Scarsato, direttore responsabile del mensile francescano, racconta il diritto al nome faticosamente conquistato recentemente dalle donne afghane, che avranno finalmente il loro nome sulle carte di identità. Un risultato straordinario: non più solo “madri di”, “figlie di”, e in pubbliche generiche “zie”, ma ognuna con il proprio nome, cognome e individualità.

Gigliola Alvisi, pluripremiata autrice per ragazzi, ha scritto in esclusiva per il MeRa un racconto molto duro e toccante sulla migrazione che ha per protagonista un adolescente, poi diventato adulto. Illustrata da Lucia Vender, “Alza gli occhi” è la storia di Tarib (nome di fantasia), un giovane ivoriano che ha fatto più di cinquemila chilometri, a piedi o con mezzi di fortuna, e diversi giorni in balia delle onde per poter realizzare il suo sogno: poter studiare. Ambientato tra l’Africa e la città di Padova, il racconto è ispirato sulla storia vera, di povertà, tortura, sfruttamento e riscatto, di un ragazzino della Costa d’Avorio assistito dalla stessa Alvisi che, tra un libro e l’altro, è anche una tutrice volontaria di minori stranieri non accompagnati.

Ha ancora senso parlare di miracoli? Al di là di credere o meno, certe esperienze possono davvero cambiare in meglio la vita? L’impossibile può trovare uno spazio possibile nella nostra quotidianità? A queste domande cercherà di rispondere nel corso dei prossimi numeri il nuovo ciclo di inchieste di Davide Penello, quest’anno ispirato ai miracoli di sant'Antonio. I singoli racconti stimoleranno l’approfondimento di molti temi di attualità e spiritualità da parte degli stessi ragazzi, secondo la consueta modalità che li vede protagonisti in prima persona nel costruire le inchieste. Al di là della forma del racconto letterario o artistico con cui i miracoli sono stati rappresentati nel corso dei secoli, ciò che interessa è la forza del messaggio. A gennaio in “L’impossibile diventa possibile” si partirà dal miracolo del piede riattaccato per parlare della violenza e del perdono.

Il focus del mese è dedicato agli Yanomami, che vivono nella foresta amazzonica in Brasile, ma rischiano l’estinzione. In “Yanomami, un popolo in pericolo” Massimiliano Patassini racconta la storia di questa popolazione, il cui nome significa semplicemente “esseri umani”, attraverso la forza della fotografia di Claudia Andujar, svizzera di origine ed emigrata poi in Brasile, raccolta in una mostra a Milano per dare loro voce.

Su Meraweb.it l’indice completo del nuovo numero: https://www.meraweb.it/messaggero-dei-ragazzi-gennaio-2021/


Allegati disponibili


  • cop-mera-01-2021-uff-stampa.jpg
    835778 Kb


  • 01_cs_20210102_mera_gennaio.doc
    795648 Kb