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"Ricordati che devi morire!" (ed. EMP), come e perché la consapevolezza della morte insegna a vivere appieno

Con stile leggero il nuovo libro di Guidalberto Bormolini propone l’attualità delle intuizioni di sapienti e profeti antichi come antidoto alla rimozione della morte nella nostra società

24 Luglio 2020| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Presentazione del libro lunedì 27 luglio 2020 dalle ore 19.00 alle 19.30 in diretta sulla pagina Facebook TuttoèVita. Domenica 26 luglio alle 17.15 al Festival Biblico a Pedescala (VI) l’autore dialogherà con il pubblico sul tema "Parole di vita. Parole di morte"


«Ricordati che devi morire!» dice il frate nel celebre film scritto, diretto e interpreto da Massimo Troisi e Roberto Benigni. Che abbia avuto ragione Troisi a rispondere: «Mo’ me lo segno»? Forse conviene a tutti segnarselo? O sarebbe più sano vivere senza porsi domande, magari rimandando i quesiti fondamentali a cui forse non c’è nemmeno risposta? Ricordati che devi morire!, nuovo volumetto della collana “TuttoèVita Formazione” delle Edizioni Messaggero Padova, scritto da Guidalberto Bormolini che della collana è direttore, affronta il tema del prepararsi alla morte nelle grandi tradizioni sapienziali, secondo cui senza consapevolezza della morte non c’è consapevolezza della vita.

Oggi abbiamo completamente dimenticato quest’arte, eppure autorevoli studi scientifici confermano che l’evitamento è difficilmente una strategia vincente, e sul tema della morte questo fallimento è ancora più significativo. Ignorare la morte, in altre parole non ne allontana l’angoscia, semmai ne aumenta il terrore, lasciandoci soli con i nostri fantasmi. In queste pagine l’autore propone l’attualità delle intuizioni di sapienti e profeti, santi e filosofi antichi: non dimenticare la morte, imparare ad amare la vita fino in fondo, e arrivare così forse a scoprire che la morte non esiste, esiste solo vita, perché Tutto è Vita.

Tuttavia sociologi, antropologi e psicologi ci allertano sul fatto che l’uomo occidentale contemporaneo ha rimosso completamente l’idea della morte dalle rappresentazioni culturali. «Tutto ciò che riguarda la morte è un argomento pressoché impronunciabile, generando un problema serio perché impedisce di prepararsi all’evento più certo della vita – scrive l’autore –. Fra i tabù rimasti nella cultura odierna troneggia solitaria la morte, mentre sono uno spettacolo quotidiano bassezze di ogni tipo. Violenza, insulti, volgarità, soprusi sui più deboli, crudeltà, pornografia… niente di tutto questo è più un tabù. Solo la morte spettacolare è ammessa, mostrata in tutti i suoi aspetti più cruenti e pruriginosi: le catastrofi naturali, i crimini, le guerre, la cronaca nera in generale. Ciò accade perché la morte violenta è una morte dinamica […]: un’eventualità non una ineluttabilità».

Tra le “trappole” dell’occultamento della morte nella nostra società vi è anche il cambiamento avvenuto nel linguaggio, che utilizza numerosi eufemismi per non dire «morte»: si è spento il tale; la sua dipartita; qualcuno è mancato all’affetto dei suoi cari; è salito al cielo; è scomparso… La non accettazione della morte induce a usare un linguaggio che ci illude di diminuirne l’angoscia.

Con profondità nei contenuti e lievità nello stile, l’autore dipana  come di fronte a questi rischi forse dovremmo rivalutare l’efficacia del linguaggio provocatorio e schietto degli antichi maestri e dei nostri Padri, che non si stancavano mai di ripetere che l’unica cosa certa della nostra esistenza terrena è la morte. Di più, la contemplazione della morte, per l’autore, è incredibilmente capace di trasformare la vita, di realizzare veri e propri miracoli: «chiunque abbia profonda consapevolezza della morte è capace di acquistare quella libertà che permette il dispiegamento delle vele al vento del cambiamento, il vento dello Spirito», scrive ancora Bormolini.

Da qui l’intuizione dell’autore di promuovere con l’associazione TuttoèVita Onlus anche la nascita del master in Death studies and the end of live dell’Università di Padova, «una scuola per i contemporanei che affondi le radici nelle sapienze tradizionali, una scuola come quelle antiche in cui imparare a vivere la morte per vivere oltre la morte». «Nelle pagine di questo volumetto potete assaporare solo un piccolo assaggio di questo prezioso mondo – chiosa Bormiolini –, perché non tutto può essere descritto, la parte migliore si apprende con l’esperienza, perché quanto c’è di prezioso va gustato interiormente».

Il libro Ricordati che devi morire verrà presentato dall’autore lunedì 27 luglio 2020 dalle ore 19.00 alle 19.30 in diretta sulla pagina Facebook TuttoèVita. L’evento sarà visibile successivamente anche in differita.
Inoltre, domenica 26 luglio alle 17.15 padre Guidalberto Bormolini sarà al Festival Biblico a Pedescala (VI) per dialogare con il pubblico sul tema "Parole di vita. Parole di morte". Modera Roberta Rocelli. L'evento si terrà in Piazza Garibaldi. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a questo link: https://bit.ly/paroledivita

 

 

L’AUTORE
Guidalberto BORMOLINI
, sacerdote e monaco, laureato alla Pontificia Università Gregoriana e dottorando in Teologia Spirituale presso l'Ateneo Sant’Anselmo a Roma. È docente al Master “Death Studies & the End of Life” dell’Università di Padova. Si occupa della formazione sui temi della spiritualità e del dialogo interreligioso nel fine vita presso numerosi Hospices, Asl e strutture ospedaliere. È fondatore e presidente di TuttoèVita Onlus.

 

LA COLLANA

Diretta da Guidalberto Bormolini, la collana “TuttoèVita Formazione” pubblica testi divulgativi scritti da professionisti nella cura della persona, con particolare attenzione alla dimensione umana, esistenziale e spirituale. Sono libri utili a chi si occupa di qualunque forma di crisi, di disagio o difficoltà, pensati in particolare come sussidi di formazione all’accompagnamento alla morte nella convinzione che essa non è l’opposto della vita, ma uno dei passaggi della vita stessa.

 

DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Ricordati che devi morire!
Sottotitolo: Prepararsi alla propria morte
Autore: Guidalberto Bormolini
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Settore: Attualità
Collana: Smart books tutto è vita
1a edizione 2020
Copertina: Brossura con risvolti
Formato: 10,5 x 17,5
Pagine: 100
ISBN: 978-88-250-5114-8
Scheda libro: http://www.edizionimessaggero.it/ita/catalogo/scheda.asp?ISBN=978-88-250-5114-8


Allegati disponibili


  • ricordati_che_devi_morire_abstract.pdf
    745002 Kb


  • 9788825051148-ricordati_che_devi_morire.jpg
    129102 Kb