Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
Riflessioni in tempo di crisi sul «Messaggero di sant’Antonio» di aprile
Il jet-lag da pandemia, l’intervista in esclusiva a suor Ann Nu Thawng, icona cattolica del Myanmar, il fotoreportage da Porto Marghera
Numero pasquale quello del «Messaggero di sant’Antonio» di aprile, che per la copertina ha scelto i volti increduli degli apostoli Pietro e Giovanni, dipinti da Eugene Burnand, che dopo l'annuncio delle donne corrono a vedere di persona se Gesù è davvero risorto. Quella corsa e altre corse sempre nel mattino di Pasqua, come quella della Maddalena, sono richiamate dal direttore padre Fabio Scarsato: «Quando penso alla Pasqua, mi viene in mente l’immagine bellissima e poco clericale di questi uomini e donne che corrono. Beato il loro impeto! Questa è la vera “rivoluzione cristiana”. Gesù non ci chiama a una nuova religione, ma alla pienezza di una vita per gli altri. Non è alla ricerca di adepti per un club esclusivo, ma di uomini e donne disposti a mettersi in gioco con lui» (“Correre per la vita”).
Il dossier del mese “In cammino” è un dialogo a distanza, in tempo di crisi, su futuro, attesa, speranza e utopia tra Giuseppe Goisis, già ordinario di Filosofia politica all’Università Ca’ Foscari di Venezia, e Lorenzo Biagi, docente di Antropologia filosofica e di Etica, presso l’Università Salesiana della città lagunare. «Ciò che l’antropologia tende a insegnarci è che l’uomo è homo viator, l’essere che cammina – scrive Biagi –. Nomade, migrante, camminatore, viandante e perfino vagabondo ed errante. Sono posture diverse, certo, ma tute hanno in comune il fatto che camminare per noi è crescere in umanità».
Un anno trascorso tra confinamenti e Dad, zone rosse e divieti di assembramenti, preoccupazioni familiari e mancanza di contatto con gli amici, sta lasciando il segno nei più giovani. E i disturbi del sonno dei bambini e ragazzi sono diventati fenomeni molto attuali. “Giovani, vittime del jet-lag da pandemia” di Roberta Villa, medico, pandemiologa e giornalista scientifica, fotografa il fenomeno e fornisce qualche utile consiglio per i genitori.
L’attualità irrompe nell’intervista, in esclusiva per il «Messaggero di sant'Antonio», di Paolo Affatato a suor Ann Nu Thawng, icona della presenza dei fedeli cattolici in Myanmar. Le foto che la ritraggono inginocchiata davanti ai militari per implorare la cessazione delle violenze, hanno fatto il giro del mondo. «Credo che in questa fase critica per la nazione, noi religiosi possiamo offrire il nostro contributo per disarmare i cuori, difendere le persone indifese, incoraggiare al dialogo e alla pace, pregare e agire perché nel Paese non si sprofondi in un conflitto diffuso. La nostra missione è, sempre, annunciare e vivere il Vangelo dell’amore. La nostra missione, oggi, è salvare delle vite», racconta la religiosa in “Unica arma il Vangelo”.
“Passeggiata nell'altra Venezia” è il fotoreportage dal taglio originale su Porto Marghera firmato da Giorgio Boato. Un viaggio a piedi nell'area attigua al centro storico di Venezia, luogo di forti contraddizioni, con annosi problemi, ma anche notevoli risorse. Pur citando i ben noti problemi di una delle più grandi zone industriali costiere d’Europa, l’autore si sofferma sulle opportunità che quest'area offrirebbe per contribuire a garantire a Venezia un futuro che non sia solo turistico.
In “Un cardinale in tonaca”, Sabina Fadel dialoga con il cardinale Mauro Gambetti, già custode del sacro convento di Assisi e primo francescano conventuale creato cardinale dal XX secolo (l'ultimo era stato Antonio Maria Panebianco, nel 1861). Da febbraio scorso Gambetti è anche vicario generale di sua santità per la Città del Vaticano, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro, in sostituzione di Angelo Comastri.
Antonella Attili, volto noto di cinema e tv, diretta da grandi registi come Pupi Avati ed Ettore Scola, è intervistata da Alessandra Turco in “Il tempo è prezioso, curiamolo!”. «Dare valore a cose che non mi appartengono, come tutto ciò che gira intorno alla notorietà, porta via del tempo, tempo durante il quale io cerco l’ispirazione per i miei personaggi, studio, osservo», confessa l’attrice ai lettori del mensile.
L’interessante articolo “L'anima virtuale di Mosul” di Luisa Santinello è dedicato a un'iniziativa che porta sul digitale il patrimonio artistico e culturale di Mosul, ma anche i segni degli scempi della recente guerra. Una piattaforma Google che raccoglie dipinti digitalizzati, video, clip audio e ricostruzioni in 3D della città irachena durante e dopo l’occupazione dell’Isis.
Nell’ambito del progetto “Antonio 20-22” il mensile francescano tocca questo mese la Campania, dove viene affrontato il tema delle periferie, luoghi privilegiati per la misericordia di Dio e per la solidarietà dei suoi figli, come ricorda padre Fabio Scarsato in “Gente di periferia”. Il racconto del progetto Mammut coi ragazzi di Scampia è di Sabina Fadel, che firma anche quello dedicato alla festa di Sant'Antonio del Porto a Palinuro. Nicoletta Masetto si porta all’interno del Real Albergo dei Poveri di Napoli dove vengono aiutate le persone senza fissa dimora e i nuovi poveri legati al covid (progetto sostenuto questo mese da Caritas sant’Antonio), mentre padre Danilo Salezze, prendendo spunto dai Sermoni antoniani, si sofferma sulla necessità di riscoprire l'umano per affrontare i problemi annosi che affliggono alcune zone della Campania, come la Terra dei fuochi.
Il sommario del nuovo numero sul sito Messaggerosantantonio.it