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"A ritmo di touch. Tra tatto e contatto", Scrittura e relazione protagoniste della prima parte del convegno interdisciplinare
Oltre 900 insegnanti hanno seguito gli interventi della biblista e pastora battista Lidia Maggi e del francescano fra Fabio Scarsato
A ritmo di touch. Tra tatto e contatto, il convegno interdisciplinare promosso e organizzato da Messaggero di sant’Antonio e Ufficio di Pastorale dell’Educazione e della Scuola della Diocesi di Padova, che si sta svolgendo all’Opera della Provvidenza Sant’Antonio e a Casa Madre Teresa di Calcutta, a Sarmeola di Rubano (Pd), vede presenti 930 insegnanti di ogni ordine e grado di scuole statali e paritarie.
Ad aprire i lavori oggi, venerdì 8 settembre, primo giorno del convegno – dopo i saluti del vicario generale della Diocesi di Padova, don Giuliano Zatti, e del dirigente responsabile dell’Ufficio scolastico territoriale di Padova, Andrea Bergamo – le relazioni di contesto e di inquadramento biblico e culturale della biblista e pastora battista Lidia Maggi (La Parola senza copyright) e di fra Fabio Scarsato (Francesco e il lupo. Relazione neanche tanto virtuale). La biblista si è soffermata sulla Sacra Scrittura, come luogo, mondo non ideologico e non moralistico, che ci mette di fronte a una pluralità di lingue che parlano della realtà della vita, ed evidenziano il limite e la parzialità che abita il linguaggio umano. Ma quella della Scrittura – a differenza del web che rischia di limitare l’io nel suo sistema e nei propri parametri di riferimento – è Parola aperta, ospitale, che interroga la realtà, la interpella, non fa censure, provoca a discernere tra frutti che nutrono e frutti che avvelenano, indaga le relazioni. Una Parola aperta, senza copyright appunto, perché non è proprietà esclusiva.
Fra Fabio Scarsato ha allargato l’orizzonte al contatto relazionale, grazie alla rilettura di uno dei più noti fioretti di san Francesco, quello del lupo di Gubbio, che pone sul piatto il confronto, con l’altro, colui che spaventa, che non si conosce, per provocare a una riflessione sul riconoscimento dell’identità dell’altro, o meglio sull’accoglienza reciproca che supera la logica del conflitto, in cui il miracolo è proprio la possibilità di un percorso di relazione, là dove fino a poco prima c’era un muro e una vera e propria “guerra”.
Relazione e riconoscimento, contatto e incontro: binomi che nel pomeriggio della prima giornata di lavoro, verranno messi in relazione al mondo educativo e ai nuovi strumenti comunicativi, affrontando alcuni interrogativi che agitano i contesti scolastici e formativi: come si stanno trasformando le relazioni con i nuovi supporti digitali? La tecnologia ha cambiato solo le modalità e gli strumenti o sta modificando anche i sistemi relazionali? Come costruire un dialogo intergenerazionale a partire dai nuovi linguaggi? Come le nuove tecnologie incidono nei processi di apprendimento e nelle proposte educative? Interazione o relazione ai tempi della rete?
Ad aiutare il percorso interpretativo sono stati invitati: il pedagogista Domenico Simeone dell’Università Cattolica di Milano (Giovani e adulti nell’agorà mediatica: un incontro possibile); lo psicologo Alessio Vieno, dell’ateneo patavino (L’uso del web nell’infanzia e nell’adolescenza: rischi e risorse), lo psichiatra Luigi Gallimberti (C’era una volta un bambino: le relazioni educative con i nativi digitali); Gianni Riotta, giornalista e scrittore (Una buona comunicazione a ritmo di touch).
La mattinata conclusiva, domani sabato 9 settembre, avrà un taglio più esperienziale. Si aprirà alle ore 9 con l’intervento del vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, che racconterà il suo essere vescovo di fronte al web. A seguire Pier Cesare Rivoltella, docente di Tecnologie dell’istruzione e apprendimento alla Cattolica di Milano parlerà di Scuola digitale: le opportunità della media education. Sarà poi la volta del linguaggio cinematografico con Arianna Prevedello, esperta di cinema e responsabile della comunicazione di ACEC (Associazione cattolica esercenti cinema) nazionale che interverrà su Il cinema racconta le nuove logiche comunicative. Infine Francesco e Sergio Manfio, fondatori del Gruppo Alcuni, specialisti in animazione, parleranno di Un percorso multimediale per educare alla relazione. Le conclusioni saranno affidate a don Lorenzo Celi, direttore dell’Ufficio di Pastorale dell’Educazione e della Scuola della Diocesi di Padova.
A ritmo di touch. Tra tatto e contatto ha il patrocinio di: MIUR - Ufficio scolastico regionale per il Veneto, Facoltà Teologica del Triveneto, Istituto Superiore di Scienze Religiose – Padova, FIDAE Veneto, FISM Veneto, Fondazione “G. Bortignon” per l’educazione e la scuola, Fondazione “Lanza”; ed è sostenuto dal contributo di Mediagraf Spa e Fism provinciale di Padova.
I materiali del convegno – a cui possono partecipare solo gli iscritti – saranno comunque disponibili sul sito http://www.messaggerosantantonio.it/it/materiali-ritmo-di-touch
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