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Scatti d’anime sul «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di maggio

E ancora: le interviste al frate tenore di Assisi e al nuovo direttore dell'IIC di Londra, la moda dei “filò” in Brasile, il re della radio italiana a New York, la mostra su santa Rosalia a Palermo, la borsa di studio della Luiss in Australia

29 Aprile 2024| di Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice

È uno scatto di Mimmo Cattarinich a un Franco Zeffirelli che si improvvisa barbiere sul set del film Fratello sole, sorella luna (1972) aggiustando i capelli del poverello di Assisi, interpretato dall’attore inglese Graham Faulkner, a campeggiare nella copertina del «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di maggio. All’interno gli fa eco il servizio di Alessandro Bettero “Lo sguardo di Cattarinich” che racconta la mostra antologica «Backstage. Mimmo Cattarinich e la magia del fotografo di scena» curata da Dominique Lora, e allestita fino al 16 giugno al Museo Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme (Padova). Un centinaio di foto dell’archivio del grande maestro romano raccontano, dietro le quinte, l’opera di registi, attori e attrici del cinema, dagli anni ‘60 agli anni ’90 del secolo scorso.

Due le interviste del nuovo numero.

Fra Mario Conte parla a tu per tu con Alessandro Giacomo Brustenghi (1978), frate francescano minore e tenore di musica religiosa. Il suo album d’esordio, Voice from Assisi, è stato inciso negli Abbey Road Studios di Londra, resi famosi dai Beatles. Ma frate Alessandro è rimasto un umile francescano che ha fatto del suo talento un dono universale. L’intervista è intitolata “Frate Alessandro. Il tenore di Assisi”.

Arriva invece dalla Gran Bretagna “Il bello di essere italiani”, l’intervista al nuovo direttore dell'IIC di Londra, Francesco Bongarrà, di Lichena Bertinato. Siciliano, giornalista dell’Ansa, Bongarrà è stato chiamato a guidare l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrave Square, e ha un fitto programma di iniziative per promuovere la lingua, la cultura, l’arte e la musica italiane Oltre Manica.

In Brasile, nel Rio Grande do Sul spopola la rievocazione dei filò, una tradizione in voga nelle campagne venete fino a inizio Novecento, quando era consuetudine trascorrere le serate in casa o, nei rigidi inverni, nelle stalle, scaldandosi vicino agli animali, insieme ai parenti e ai vicini, per farsi compagnia, raccontarsi le giornate e tenere in vita le tradizioni popolari e religiose, prima dell’arrivo di radio e televisione. Una condivisione che, grazie ai discendenti dei nostri molti emigrati, sta tornando in auge attraverso feste, manifestazioni artistiche e musicali, e celebrazioni religiose. Ne scrive Giorgia Miazzo in “Doutor Ricardo Terra do Filó”.

È targata Stati Uniti la storia “Pasquale, il re di radio ICN” di Nicola Nicoletti. Anthony Pasquale, nato in provincia di Salerno ed emigrato con la famiglia nel 1968 a New York, iniziò giovanissimo a collaborare come speaker con ICN (Italian Communication Network), un’emittente radiofonica che nella città dei grattacieli parlava agli italiani d’America. Da allora di strada ne ha fatta molta e oggi è l’editore di ICN, che trasmette in italiano in tre Stati (New York, New Jersey e Connecticut), con oltre 20 mila contatti giornalieri, e grazie alla rete tv via cavo Cibor in tutto il mondo.

Nelle pagine di cultura Alessandro Bettero in “Palermo celebra santa Rosalia” porta i nostri connazionali all’estero all’interno della Pinacoteca di Villa Zito che, nel IV centenario del ritrovamento delle spoglie della santa patrona della città, ospita una serie di preziosi dipinti e incisioni che rivelano la vitalità iconografica legata alla santa patrona della città, amata e venerata dai siciliani in tutto il mondo, e non solo dagli isolani, in cui si fondono la spiritualità barocca e le sue espressioni artistiche. L’esposizione «Le estasi di Santa Rosalia. Antoon van Dyck, Pietro Novelli, Mattia Preti, Luca Giordano» termina il 19 maggio.

Infine, da segnalare che il 31 maggio per i nostri oriundi italiani in Australia e a Singapore scade il termine per concorrere alla prestigiosa borsa di studio «Diaspore – Italiani nel Mondo», finanziata dalla Luiss (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali di Roma, per info internationalprograms@luiss.it). Questa straordinaria iniziativa, già lanciata con successo in Africa e nelle Americhe, apre ora nuove porte all’istruzione accademica anche in altri Paesi. Maggiori info nell’articolo “La Luiss investe sugli oriundi” di Luciano Gerry Gerardi.

 

 

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