Un numero al femminile quello del «Messaggero di sant’Antonio» di marzo dedicato agli “Sguardi di donne sul mondo” che in copertina ha una suggestiva illustrazione di Valentina Salmaso, collaboratrice della rivista recentemente scomparsa. Il dossier “Non chiamateci eroine” firmato da Nicoletta Masetto e Luisa Santinello racconta le storie di alcune donne che, con la loro testimonianza, offrono lo spaccato di un Paese impegnato nella costruzione silenziosa, quotidiana, ostinata del bene comune. Eroine civili dell’Italia migliore, dalla preside di frontiera a Scampia, alla volontaria 93enne tra i malati; dalle donne di Tor Bella Monaca attive per rendere più vivibile il loro quartiere, alla suora comboniana che coordina un network internazionale di religiose contro la tratta di persone; fino alla biologa genetista dello Spallanzani di Pavia che, arrivata alla pensione, ha donato tutta la sua liquidazione per cofinanziare giovani ricercatori.

Dedicato alle donne pure l’editoriale di fra Fabio Scarsato “#metoo”. «Le donne sono un dono del cielo: grandi, preziose, ostinate e necessarie – scrive il direttore –. Audaci al punto da forzare Dio e fargli cambiare idea. Lo dice il Vangelo». Con raccomandazione alle dirette interessate e mea culpa finale: «Siate con gratitudine voi stesse. E perdonateci il poco riconoscimento e il male di cui, anche nella Chiesa, noi maschi siamo causa».

Dal 26 al 28 marzo si ritrovano ad Assisi centinaia di giovani economisti e imprenditori per un evento globale voluto da papa Francesco. Una sorta di nuovo Sessantotto, di cui questa volta la Chiesa è promotrice. Perché «oggi abbiamo una nuova certezza: per quanto riguarda la salvaguardia o la custodia della Terra, dei beni comuni e dei beni relazionali il capitalismo non funziona».Ne scrive in “L’Economia di Francesco” Luigino Bruni, direttore scientifico del meeting internazionale.

Il fotoreportage dalla Repubblica Centrafricana “La guerra di Anatole Yenguete”, di Ugo Lucio Borga, Davide Lemmi, Marco Simoncelli, ci porta a Bangui, capitale di una nazione straziata dai conflitti e in mano ai signori della guerra, dove un ragazzo cristiano varca il limite del quartiere musulmano e, nella sua palestra di judo, semina la pace.

Sabina Fadel in “Il calore di un «Mantello»” racconta la sua visita all’associazione Buonincontro, ente gestore dell’emporio solidale «Il Mantello» di Pomposa (FE). Un esempio di welfare generativo nel quale si mettono al centro la persona e le relazioni e si restituiscono dignità e futuro a tante famiglie in condizione di disagio economico.

Riscoprire l’uomo nascosto nel Santo più amato al mondo, non è solo difficile, è anche rischioso. Ci ha provato il romanzo storico Antonio segreto di Nicola Vegro (ed. EMP), costruito sulle fonti e con la consulenza di fra Luciano Bertazzo, tra i maggiori studiosi di sant’Antonio. In “Antonio ritrovato” Giulia Cananzi svela quanto di originale la ricerca documentale preparatoria del libro ha messo in luce.

Lo scorso ottobre ha riaperto i battenti il Museo Nazionale di Aleppo dopo sei anni di chiusura resa necessaria dalla guerra. Al di là della straordinaria collezione archeologica tornata alla luce, ancora più eccezionale è la diaspora di quei 20 mila reperti che costituiscono le radici del popolo siriano e non solo. Il racconto di Luisa Santinello in “Il museo risorto di Aleppo”.

Dedicato a Marco Baruffaldi, in arte Baruffabomber, apprezzato rapper con la sindrome di Down, è “No al bullismo a ritmo di rap” di Stefano Marchetti. Non sono soltanto canzoni, quelle del rapper, ma spaccati di vita, racconti di una sofferenza che nella musica sono diventati grido di riscatto e impegno.

Il sommario del nuovo numero su www.messaggerosantantonio.it.