Basilica del Santo | ComunicatoStampa

Triplicati i pellegrinaggi al Santo nel 2022. Con la fine delle pandemia le presenze fisiche in costante aumento

In vista della Festa della Traslazione delle reliquie del Santo, detta della Lingua, di domenica 19 febbraio, reso noto il Movimento spirituale in Basilica con i dati registrati in sacrestia lo scorso anno

14 Febbraio 2023| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice

Con la fine della pandemia, i devoti del Santo tornano a Padova, nella sua Basilica. Come di consueto, in vista della Solennità della Traslazione delle reliquie di sant’Antonio, popolarmente nota come Festa della Lingua del Santo, che si celebra quest’anno domenica 19 febbraio, la Basilica di Sant’Antonio a Padova ha reso noto il Movimento spirituale del 2022.

Lo scorso anno i pellegrinaggi “ufficiali” registrati dalla sacrestia della Pontificia Basilica di Sant’Antonio di Padova sono triplicati rispetto al 2021. 959 infatti sono stati i pellegrinaggi totali, di cui 233 gruppi italiani per complessive 10.505 persone (aumentati di 2 volte), e 726 gruppi stranieri per complessivi 31.833 devoti (quadruplicati rispetto al 2021), per un totale di 42.338 pellegrini (3 volte in più rispetto al 2021). Raddoppiati anche gli stati di provenienza dei devoti stranieri: 48 nel 2022 contro i 19 nel 2021. Certo, siamo ancora lontani dai flussi dell’era pre-covid, che nel 2019 registrava 5.612 pellegrinaggi totali con 260.389 pellegrini da 75 nazioni, ma il dato dello scorso anno, rispetto agli anni duri della pandemia con le conseguenti restrizioni di movimento, è segno di una rinnovata fiducia e di un lento ma graduale ritorno alla normalità.

Parlando delle celebrazioni e dei riti religiosi, il 2022 registra 12.580 sante messe celebrate al Santo con la distribuzione di 257.000 comunioni (sono state 208.000 le comunioni nel 2011). A celebrarle oltre ai frati minori conventuali della comunità del Santo anche sacerdoti di passaggio (1.451). Tra i molti pastori d’anime che hanno presieduto le sante messe al Santo nel 2022, 59 sono stati vescovi, arcivescovi, cardinali. Nella basilica antoniana hanno fatto visita lo scorso anno anche tre ambasciatori da Lituania, Guatemala e Sri Lanka (nda: in allegato il file con tutti i nomi).

Sempre per quanto riguarda i pellegrinaggi organizzati, lo scorso anno il Paese estero con il maggior numero di pellegrini è stato (come ormai da tempo) la Polonia con 10.162 devoti (quasi tre volte rispetto ai 3.441 pellegrini del 2021), seguito da Croazia (3.534 p., quasi 8 volte e mezza il dato del 2021 di 400 p.), USA (2.495 p.), Germania (2.357 p.) e Francia (1.556 p.), registrando così un incremento sostanziale rispetto al periodo pandemico.

L’area di provenienza dei pellegrinaggi esteri è principalmente l’Europa (23 nazioni), seguita da Medio oriente e Asia (12 n.), Americhe (11 n.), Australia e Africa (dall’Eritrea, unico stato di provenienza di devoti africani, sono arrivate 100 persone). I gruppi più piccoli sono arrivati da Inghilterra e Venezuela, con 18 pellegrini ciascuna. Da sottolineare anche la presenza di devoti da zone di conflitto, tra tutte l’Ucraina con 10 gruppi nel corso dell’anno per un totale 393 pellegrini, e la Russia con 2 gruppi per 48 pellegrini totali; ma anche da zone “calde” per varie ragioni, come la Turchia (29 pellegrini), Israele (59 p.) e Libano (252 p.).

Tra i pellegrini esteri, spicca senz’altro l’aumento notevole dei croati, seguendo le orme di padre Placido Cortese, frate della basilica e direttore del «Messaggero di sant’Antonio», nato a Cherso (oggi in Croazia), che papa Francesco ha dichiarato Venerabile nell’agosto 2021, riconoscendone le virtù eroiche. Durante la Seconda guerra mondiale, Cortese si prodigò per salvare internati nel campo di concentramento di Padova, a Chiesanuova, ebrei, perseguitati politici e prigionieri alleati. Per la sua attività venne rapito, torturato e infine ucciso dalla Gestapo.

Per quanto riguarda l’Italia, nel 2022 sono state 16 su venti le regioni di provenienza dei pellegrini. La regione con il più alto numero di pellegrini registrati in sacrestia è stata il Veneto (3.768 persone), seguita da Lombardia (3.114 p.), Piemonte (598 p.), Friuli Venezia Giulia (567 p.) e Campania (509 p.). Anche in questo caso si è assistito ad aumenti sostanziali, in media 3 volte rispetto al periodo della pandemia.

Nella Cappella della Reliquie nel 2022 sono transitate 687.790 persone, contro le 352.360 persone dell’anno precedente. Il giorno di massima affluenza nel corso dell’anno è stato, oltre che il 13 giugno, domenica 1 maggio, Festa dei Lavoratori, con 12.800 passaggi. In questo giorno, ed è ormai una tradizione che si ripete da anni, la Basilica accoglie migliaia di pellegrini dello Sri Lanka, che abitano in Italia e vivono il loro pellegrinaggio annuale; il terzo giorno più significativo nell’accoglienza dei pellegrini è stato l’Anniversario della Liberazione con 5.550 passaggi. Questi numeri ci dicono che sono i giorni definiti di “ponte” a registrare la maggior affluenza, con i mesi di maggio (80.654 passaggi), agosto (77.650) e aprile (75.605).

Cresciute anche le presenze virtuali dei devoti antoniani, coloro che seguono on-line le celebrazioni quotidiane o le proposte culturali e spirituali promosse sempre dai frati della Basilica: i followers della pagina Facebook italiana “Sant’Antonio di Padova - i Frati della Basilica” nel 2022 avevano raggiunto i 430mila (più 60mila rispetto al 2021) e sono in costante aumento, mentre la pagina in lingua inglese aveva superato i 250mila, segno di una attenzione per sant’Antonio che abbraccia il mondo. Mentre nella sola giornata del 13 giugno 2022, la Solennità del Santo è stata vista sui social da oltre 1 milione di persone in Italia e nel mondo.

«È sempre motivo di grande gioia poter toccare con mano che facciamo parte di una grandissima famiglia, quella antoniana. I “numeri” ci parlano proprio di questo – commenta padre Antonio Ramina, rettore della Pontificia Basilica di Sant’Antonio di Padova –. Prendere in considerazione i flussi di pellegrini, sia in presenza sia virtualmente attraverso i social, ci aiuta a comprendere che sant’Antonio è amico davvero di tutti, accoglie ogni persona che si avvicina a lui con devozione, per trovare aiuto e per affidargli ogni preghiera e ogni sogno di bene. Nello stesso tempo, toccare con mano che i pellegrini e i devoti del Santo sono tantissimi ci sorprende sempre. Non si capisce come mai un uomo di 800 anni fa venga ancora considerato con tanto affetto. Certo: la sua intercessione è spesso invocata per tante grazie che arrivano dal Signore, per sostenere tanti momenti difficili della nostra vita familiare e personale. Vogliamo ancora una volta “fare tesoro” di questo “tesoro antoniano”, fatto di tante persone diverse, per domandare il dono della pace e, in particolare, perché i terremotati di Turchia e Siria possano sperimentare la nostra concreta solidarietà».


Allegati disponibili


  • 10_cs_20220214_dati_pellegrinaggi_basilica_anno_2022_def.docx
    103158 Kb


  • movimento_spirituale_2022.docx
    24878 Kb


  • peregrinatio_2023_basilica_s_antonio.xls
    109056 Kb


  • pastori_e_personalita_2022.docx
    23759 Kb