Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
Un ampio dossier sul lavoro, i “diritti annegati” dei quasi 15mila migranti morti in mare, l’intervista a monsignor Dal Cin, neo delegato pontificio del Santo
Le novità dell’edizione nazionale del «Messaggero di sant'Antonio» di ottobre
“Non me lo sarei mai aspettato”, così monsignor Fabio Dal Cin, fresco di consacrazione episcopale, ha commentato al nostro mensile la propria nomina a delegato pontificio per la Basilica di Sant’Antonio in Padova. In attesa del suo ingresso ufficiale al Santo il 22 ottobre, Sabina Fadel lo intervista. Ne esce un ritratto inedito e a tutto tondo del giovane vescovo che preferisce il “don Fabio” a “Eccellenza”. «La fantasia del Signore – racconta con semplicità – mi ha spesso condotto lungo percorsi inaspettati».
Nel mese dedicato al poverello di Assisi l’editoriale “Libri di sangue” prende spunto da un aneddoto della vita di san Francesco, quello in cui donò l’unico evangeliario della fraternità a una povera donna. Il direttore fra Fabio Scarsato si interroga sul valore che ha per noi la cultura: strumento di capacità critica e discernimento, o forma di potere e metro di giudizio della dignità di un altro essere umano? La storia di copertina rimanda a “Francesco, giullare di Dio”, l’indimenticabile film del grande maestro della cinematografia italiana Roberto Rossellini, nel quarantesimo anniversario della morte del regista. “Un regista per san Francesco” è un omaggio di Goffredo Fofi alla genialità del patrono d’Italia e della narrazione di Rossellini.
“Almeno la terra ti sia lieve”, l’articolo di Nicoletta Masetto in occasione della Giornata nazionale delle vittime del mare del 3 ottobre, si sofferma sui tanti migranti morti naufraghi: 14.785 in quattro anni. Persone disperate per cui il “viaggio della speranza” si è trasformato in “viaggio di morte”, spesso rimaste senza nome o senza una tomba. Una degna sepoltura, problema etico ma anche morale, è un diritto che per molti viene (an)negato: come garantirla? Le esperienze virtuose non mancano, come dimostra il caso di Armo e Tarsia in Calabria.
Il dossier “Il lavoro che vogliamo”, che riprende il titolo della 48° Settimana sociale dei cattolici italiani a Cagliari a fine ottobre, si focalizza sulla visione cristiana e francescana del lavoro. Scritto a più mani dalla redazione del «Messaggero» (Sabina Fadel, Alberto Friso, Giulia Cananzi, Alessandro Bettero, Nicoletta Masetto e Luisa Santinello), l’ampio approfondimento mette in luce aree di crisi e opportunità, fragilità e sfide che il mondo del lavoro affronta, o dovrà affrontare nel prossimo futuro.
“Il sogno di Gandhi è ancora vivo?” di Alessandro Bettero va alla scoperta dell’India che festeggia i settant’anni dalla sua indipendenza istituzionale. Un Paese dalle mille contraddizioni; per alcuni aspetti è una potenza mondiale ed economica, per altri ha ancora molte fragilità irrisolte. L’articolo indaga se il sogno del grande Mahatma Gandhi sia destinato a non trovare più spazio in questa terra che gli diede i natali.
In “Ruote ironiche contro il pietismo” Giulia Cananzi racconta in punta di penna l’esperienza di due sorelle disabili marchigiane, Maria Chiara ed Elena Paolini, in arte Witty Wheels (ruote spiritose). Il loro blog è capace di fare dell'ironia sulla loro condizione e, soprattutto, su atteggiamenti pietistici e luoghi comuni dei “normodotati” nei confronti della disabilità.
Da segnalare infine “Rap, se la rabbia ti ingabbia” di Alberto Friso, che prendendo le mosse dal focus su ira, invidia e rabbia dell’imminente appuntamento “Giovani verso Assisi”, analizza il linguaggio del rap che canalizza questi sentimenti in maniera creativa e costruttiva, e “In missione, per conto di una donna” di Sabina Fadel, intervista a fra Raffaele Di Muro, presidente internazionale della Milizia dell'Immacolata a 100 anni esatti dalla sua fondazione.
Il sommario su www.messaggerosantantonio.it.