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Una nuova scuola che riparta dalla relazione nel dossier del «Messaggero di sant’Antonio» di marzo

Il fotoreportage sui migranti intrappolati in Bosnia-Erzegovina, la coerenza evangelica e civile del giudice Livatino, il cd francescano delle clarisse del Sussex che scala le classifiche, il museo acquistato dai cittadini a Castelbuono

5 Marzo 2021| di Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

“A scuola... di relazione” è l’emblematico titolo dell’ampio dossier di Giulia Cananzi, Sabina Fadel e Nicoletta Masetto dedicato a una riflessione sul mondo della scuola a 360° nel numero di marzo del «Messaggero di sant’Antonio». Senza tesi preconfezionate da dimostrare, le giornaliste hanno spaziato tra le varie visioni di scuola oggi diffuse tra ragazzi, insegnanti e genitori, con un salto pure nel passato e negli ipotetici scenari futuri. Se la pandemia ha da un lato ingigantito i vecchi mali della scuola, dall’altro ha messo in evidenza nuovi approcci all’insegnamento, spesso frutto di esperienze e impegno dei singoli docenti, che rappresentano le buone pratiche da cui partire per costruire la scuola del futuro. Che deve avere al centro la relazione, perché la “classe” diventata “classroom” negli schermi dei pc non è più la stessa e al 57 per cento dei ragazzi non piace.

È un invito a “Osare l’impossibile” l’editoriale di fra Fabio Scarsato di questo mese. Prendendo spunto da un aneddoto della vita di san Francesco, quello di due giovani aspiranti frati e del cavolo piantato con le radici all'insù, il direttore trae un insegnamento per le nostre vite: perché le meraviglie della novità di Dio possano irrompere nella nostra storia, a volte bisogna credere nell’impossibile ed essere disponibili a cambiare il nostro punto di vista.

Sono circa 8 mila i migranti che attualmente vivono in condizioni disumane, intrappolati in Bosnia-Erzegovina, snodo cruciale della rotta balcanica. Ma non è la Bosnia l’unica responsabile. Nel fotoreportage “Il game della vita”, Alessio Paduano ci porta a vedere le drammatiche condizioni di molti di questi giovani, provenienti in particolare da Afghanistan e Pakistan, nella colpevole indifferenza (e forse anche complicità) di molti stati europei.

Michelangelo Nasca firma l’articolo “Livatino, la voce di uno che crede” che ricorda la figura del primo magistrato beato nella storia della Chiesa, segno di coerenza evangelica e civile. La cerimonia di beatificazione del magistrato, ferocemente assassinato dalla criminalità organizzata nel settembre 1990, si terrà il prossimo 9 maggio ad Agrigento.

È un vero e proprio fenomeno musicale che ha scalato le vette delle classifiche inglesi e si appresta a diventarlo anche nel resto d’Europa. È il cd “Light for the world”, che contiene anche brani musicali sui testi di san Francesco e santa Chiara, e le cantanti sono le clarisse di un monastero nel Sussex. Dell’originale storia delle Poor Clares of Arundel ne scrive Stefano Marchetti in “Una luce da Arundel”.

Nelle pagine di cultura, Luisa Santinello ci conduce “Nella stanza delle meraviglie”, un particolarissimo museo creato a Castelbuono (PA) dagli stessi abitanti del paese, che cento anni or sono comperarono con una colletta il castello di questo antico borgo. Da poco vi è stata inaugurata una mostra di oggetti d’uso quotidiano per celebrare il bene comune.

«Scegliete di donare» è l’accorato appello che fa Flavia Petrin, appena riconfermata presidente nazionale dell'Aido, l’associazione per la donazione di organi, tessuti e cellule, nell'intervista di Alvise Sperandio “Aido, per ridare la vita”. Perché «donare è un grande gesto d’amore verso il prossimo, l’ultima soluzione che può ridare la vita a chi non ha alternativa di cure e di guarigione al trapianto».

Infine, la copertina “Davvero fratelli” è dedicata al resoconto Caritas sant'Antonio 2020, presentato in anteprima alla stampa a fine febbraio. Lo scorso anno, scrive Giulia Cananzi in “Solidarietà a doppio binario”, all’attività ordinaria, che ha registrato 96 progetti in 31 Paesi del mondo, per un totale di 2 milioni e 646 mila euro, si è aggiunta un’attività straordinaria nel nostro Paese, che ha toccato 10 regioni e ha raggiunto i 627 mila euro. Un totale di 3 milioni e 273 mila euro. Su molte scelte, l’ombra della pandemia. Leggi i dati qui: https://areastampa.messaggerosantantonio.it/content/resoconto-caritas-santantonio-2020-3-milioni-e-273mila-euro-destinati-ai-poveri-del-mondo-il

Il sommario del nuovo numero sul sito Messaggerosantantonio.it


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