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Verso l’oltre con il senso del limite nel «Messaggero di sant’Antonio» di settembre
Dossier sulla scuola al tempo del digitale, il fotoreportage dal Messico, il ginecologo che cura le vittime degli stupri di guerra, la Sacra di San Michele, Calvino “scrutatore di anime”
E ancora: fare pace con il Creato, le relazioni che fanno bene al mercato, l’equilibrio tra emozioni, intelletto e volontà
La copertina del numero di settembre del «Messaggero di sant’Antonio» descrive in una foto il senso del limite, che richiama all’interno l’articolo di avvio “Il limite che è in noi” di Luisa Santinello. Dal camminare in equilibrio su di una fune a 140 metri di altezza (come ha fatto Andrea Loreni lo scorso maggio), allo scalare oltre 8mila metri per raggiungere la vetta del Nanga Parbat (impresa di Hermann Buhl di 70 anni fa); fino all’arrivare – notizia dell’altro ieri – per prima al polo sud della Luna da parte dell’India. Che cosa spinge gli esseri umani a sfidare la natura e le leggi della fisica? Nell’indagare questo fenomeno, la giornalista passa in rassegna le risposte offerte da antropologia, filosofia e fede (pdf in allegato in anteprima).
L’editoriale del mese, dal titolo “Tutti i colori della vita”, parla di relazioni e della relazione per antonomasia, quella dell’essere umano con Dio. In una società come quella attuale, che spinge allo spontaneismo confondendolo con l’autenticità – scrive il direttore, fra Massimiliano Patassini – la strada da percorrere è forse quella «di cercare un equilibrio tra sentimenti, intelletto e volontà, senza assolutizzare un aspetto della nostra vita, ma permettendo che ciascuno di essi custodisca e metta alla prova gli altri», tenendo come punto fermo la relazione stabile con Dio.
Nel tradizionale mese in cui gli studenti ritornano ai propri banchi, l’ampio dossier di Giulia Cananzi “La scuola al tempo del digitale” si focalizza sull’istruzione. Nell’era di internet, l’insegnamento è rimasto al tempo della carta, delle lezioni frontali, della divisione dei saperi. Come superare l’impasse e costruire la scuola del futuro? (pdf in allegato in anteprima).
Si occupa invece di Messico il fotoreportage “Io sono qui” di Caterina Morbiato (testo) e Mahé Elipe (foto). Sono sempre di più, infatti, i piccoli migranti che arrivano nel Paese sudamericano ogni giorno. Per loro, a Tapachula è sorto il Centro di accoglienza dell’associazione «Hospitalidad y Solidaridad».
Con l’articolo “L’angelo delle donne”, dedicato a Denis Mukwege, Premio Nobel per la pace 2018, Romina Gobbo ci fa conoscere il ginecologo che cura le donne violentate nella Repubblica Democratica del Congo, Paese che usa lo stupro sistematico come arma di guerra. Attivista per i diritti umani, il medico porta all’attenzione della comunità internazionale e dei media questa pratica aberrante da parte dei guerriglieri, che si contendono le risorse naturali e minerarie utilizzate nei nostri telefonini e pc.
Nell’articolo “La Sacra di San Michele, tra mistero e devozione” Sabina Fadel ci porta invece alla scoperta di uno dei luoghi più affascinanti eretti dalla pietà popolare: la Sacra di San Michele, simbolo del Piemonte, santuario antichissimo, ricco di una spiritualità che ha passato indenne i secoli.
A cent’anni dalla nascita di Italo Calvino, il mensile antoniano gli dedica l’articolo firmato da Alessandro Bettero “Calvino, scrutatore di anime”, che si sofferma sul romanzo La giornata di uno scrutatore, forse il romanzo più intimo e controverso dello scrittore, frutto di una riflessione decennale su se stesso e sul senso della vita.
La consueta rubrica Semi di guerra, semi di pace, intitolata questo mese “Padroni della Terra o custodi del Creato?” e firmata da Simone Morandini, analizza il rapporto tra esseri umani e Creato, quale ambito in cui coltivare la pace. «La pace con la Terra – scrive il teologo – è inscindibilmente collegata alla pace sulla Terra: occorrono rinnovate alleanze per prendersene cura (prendendosi al contempo cura di chi la abita) e non guerre, che la devastano» (pdf in allegato in anteprima).
Tra le rubriche, segnaliamo anche Le virtù del mercato di Luigino Bruni, economista e osservatore intelligente e attento alle dinamiche economiche di questo nostro tempo. Nel nuovo numero, Bruni si occupa di relazioni: «Sono i beni relazionali, non le merci, la nostra terra promessa – scrive –. Il capitalismo lo sa, non sa vendere beni relazionali e allora fa di tutto per simularli, vendendoci merci che assomigliano alle relazioni» (“Relazioni, terra promessa” – pdf in allegato in anteprima).
Il sommario del mese in allegato e sul sito del «Messaggero di sant’Antonio» dal 1° settembre.
Dal nuovo numero di settembre, al comunicato stampa sono allegati in anteprima anche alcuni articoli integrali del mensile per cui è consentita la ripresa in toto o in stralcio sui propri organi di stampa, con obbligo di citazione di fonte «Messaggero di sant’Antonio», titolo e autore/autrice. Si ringrazia per la collaborazione.
Allegati disponibili
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54_cs_20230825_msa_settembre.doc
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2023_msa_naz_09.jpg
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il_limite_che_e_in_noi_santinello.pdf
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dossier_la_scuola_al_tempo_del_digitale_cananzi.pdf
500322 Kb -
semi_di_guerra_semi_di_pace_morandini.pdf
103009 Kb -
le_virtu_del_mercato_luigino_bruni.pdf
131571 Kb -
messaggero_sa_settembre_2023_sommario.pdf
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